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                      Uk, Morrisons sperimenta freezer più caldi contro CO2 e costi energetici

                      Morrisons freezer

                      Un congelatore presso il punto vendita Morrisons a Starbeck, Harrogate (Foto: Morrisons).

                      In Uk l’insegna della Gdo Morrisons firma la lettera di intenti della coalizione Move to -15°C, un’alleanza industriale nata nel 2023 nel settore della logistica per ridefinire gli standard di temperatura degli alimenti surgelati, ridurre le emissioni di CO2 e tagliare i costi della supply chain. Nel concreto, a partire da questo mese (agosto 2024) Morrisons “taglierà” di tre gradi la temperatura dei congelatori nei suoi store, portandola da -18°C a -15°C. Un’iniziativa che per il momento verrà testata su 10 pdv selezionati e che, assicurano dalla catena, consentirà di risparmiare molto senza alcun impatto sulla sicurezza alimentare

                      Di Massimiliano Lollis

                      Morrisons freezer

                      Un congelatore presso il punto vendita Morrisons a Starbeck, Harrogate (Foto: Morrisons).

                      Nel Regno Unito la catena Morrisons l’ha annunciato questa mattina: a partire da questo mese, i congelatori di 10 suoi store selezionati in tutto il Paese saranno più caldi di tre gradi. Per la precisione, il termometro salirà da -18°C a -15°C.

                      Secondo l’insegna britannica che ha avviato l’iniziativa in via sperimentale, questo piccolo cambiamento consentirà di risparmiare una quantità significativa di energia senza alcun impatto sulla sicurezza alimentare. “L’attuale standard industriale di fissare la temperatura dei congelatori a -18°C – fa sapere l’azienda in un comunicato – è stato fissato quasi 100 anni fa e da allora non è stato aggiornato, nonostante i miglioramenti nella refrigerazione. Morrisons è lieta di essere la prima insegna della Gdo britannica a fare la sua parte aderendo alla coalizione Move to -15°C”.

                      La coalizione Move to -15°C – si legge sul sito ufficiale – è stata avviata nel 2023 dell’azienda logistica globale DP World in quanto alleanza a livello industriale che “mira a ridefinire gli standard di temperatura degli alimenti surgelati per ridurre le emissioni, tagliare i costi della supply chain e garantire le risorse alimentari per la popolazione mondiale in crescita”.   

                      Un’alleanza che – secondo quanto dichiarato dai promotori – si basa su solide fondamenta scientifiche: a favorire il suo “lancio” sarebbe stata infatti la pubblicazione del rapporto Three Degrees of Change, un documento accademico sostenuto dall’azienda logistica globale DP World e redatto da esperti dell’International Institute of Refrigeration di Parigi, dell’Università di Birmingham e della London South Bank University.

                      Secondo il rapporto, il passaggio da -18°C a -15°C porterebbe un impatto ambientale positivo significativo senza compromettere la sicurezza alimentare. Si taglierebbero infatti 17,7 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, l’equivalente delle emissioni annuali di 3,8 milioni di autovetture, per un risparmio energetico pari all’8,63% del consumo energetico annuale del Regno Unito. Per le supply chain, la riduzione dei costi varierebbe dal 5 al 12%, a seconda delle aree del Paese.

                      Come si legge sul comunicato, per Morrisons, i risparmi sulle emissioni di CO2 rappresentano un’importante spinta verso il suo obiettivo di raggiungere l’azzeramento delle emissioni di anidride carbonica derivanti dalle proprie attività entro il 2035. Se l’iniziativa sarà confermata in futuro, i significativi risparmi sui costi consentiranno a Morrisons di “ridurre ulteriormente, mantenere o promuovere i prezzi nei suoi circa 500 supermercati e circa 1.600 mini-market in tutto il Paese nel lungo termine”.

                      Morrisons

                      Thomas Eskesen, presidente della coalizione Move to -15°C (foto: Move to -15°C)

                      “Gli standard del settore oggi – afferma Ruth McDonald, direttrice dei servizi aziendali del gruppo Morrisons – si basano sulla sicurezza, sulla scienza o sulla convenienza. La temperatura standard per la conservazione e il trasporto dei cibi surgelati oggi sembra semplicemente una convenzione vecchia di quasi 100 anni. Oggi – continua – disponiamo di congelatori di gran lunga migliori e di tecnologie e monitoraggi moderni che ci forniscono un quadro preciso delle temperature degli alimenti surgelati lungo tutta la supply chain. Ci congratuliamo con la coalizione Move to -15°C per l’originalità e la volontà di mettere in discussione uno standard accettato da tempo, identificando così un’opportunità significativa di progresso positivo sia per l’ambiente che per l’industria alimentare. Incoraggeremo i nostri fornitori e soci a fare lo stesso”.

                      “Affinché il passaggio a -15°C abbia successo – dichiara Thomas Eskesen, presidente della coalizione Move to -15°C approdato alla nomina lo scorso maggio, dopo oltre 35 anni di esperienza presso la società di logistica Maersk – è fondamentale avere sostenitori in ogni fase della catena del freddo, per cui l’ingresso di un grande retailer britannico come Morrisons per noi è un importante passo in avanti. Alzando la temperatura dei suoi congelatori in 10 negozi del Regno Unito, Morrisons dimostra che il cambiamento è possibile e sappiamo che questo apparentemente piccolo cambiamento può portare a un significativo impatto ambientale positivo”.

                      Se Morrisons è il primo retailer ad aderire alla Coalizione, non è certo il primo attore di “peso”: l’iniziativa ha recentemente ottenuto il sostegno di Nomad Foods, il principale produttore europeo di alimenti surgelati e proprietaria di brand conosciuti come Bird’s Eye, Findus e Iglo. Ma la lista dei sostenitori è lunga, con grandi nomi nel settore della logistica e dell’industria alimentare, come ad esempio, oltre ai giganti A.P. Moller – Maersk e DP World, l’azienda alimentare danese Danish Crown, gli operatori logistici Blue Water Shipping, il secondo operatore europeo di logistica del freddo Constellation Cold Logistics e Indicold, fornitore di soluzioni logistiche e di stoccaggio del freddo per l’India.

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