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                      La nuova selezione di meloni premium Antonio Francescon

                      Arriva il prossimo giugno sui mercati la nuova linea premium Antonio Francescon, che garantisce eccellenti caratteristiche organolettiche, grazie agli investimenti fatti sia in campagna che nel magazzino di lavorazione con tecnologie di selezione di ultima generazione. La linea firma la migliore qualità del melone della tipologia retato, proveniente da terreni selezionati del Mantovano, e si presenta con “finiture” di pregio, come la ceralacca rossa e un bugiardino con numerazione univoca su ogni frutto. Ecco il progetto, spiegato da Bruno Francescon e Alessio Orlandi, rispettivamente presidente e direttore commerciale di AOP Mantuafruit

                      di Eugenio Felice (articolo completo su Fruitbook Magazine, edizione febbraio 2022)

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                      Antonio Francescon è il nome del nonno di Bruno Francescon, presidente di AOP Mantuafruit

                      Come adeguare la propria proposta commerciale a un mercato che sta evolvendo velocemente e sempre più polartizzato? Un esempio virtuoso arriva da OP Francescon, l’Organizzazione di produttori che ha sede a Rodigo, nel Mantovano, parte di AOP Mantuafruit, che nel 2022 porta sui mercati nazionale ed esteri, da giugno a settembre, la nuova linea premium Antonio Francescon, Selezione del fondatore. “Le ricerche di mercato ci dicono che In Italia abbiamo sempre più due tipi di consumatori – ci spiega il presidente Bruno Francescon – quello che ha basso budget per la spesa e chi vuole mangiare bene senza compromessi. La nuova selezione si rivolge a questi ultimi, che potranno acquistare un super melone, di qualità garantita”.

                      Vogliamo segmentare il mercato del melone, non solo tra varietà liscia e retato, per portare valore aggiunto al cliente, che potrà così scegliere tra un prodotto standard buono e uno premium eccellente”, aggiunge Alessio Orlandi, da pochi mesi direttore commerciale di AOP Mantuafruit, di cui fa parte anche OP Giudizzolo. “Abbiamo una grande opportunità, quella di offrire qualcosa che oggi manca sul mercato – sottolinea Alessio Orlandi – ovvero il melone retato in versione premium, un segmento finora coperto da linee a private label, di solito con il liscio, una tipologia che non è apprezzata in egual modo in tutte le regioni italiane e che quando le temperature sono molto alte non sempre esprime il meglio di sé a livello qualitativo“.

                      Antonio, detto Tony, era mio nonno – racconta Bruno Francescon – a lui abbiamo voluto dedicare questa linea premium, anche per sottolineare il fatto che la nostra famiglia produce meloni dalla seconda metà degli anni ’60. Venivamo dal Veneto, il nonno si occupava anche di allevare vacche da latte, oltre a produrre diversi tipi di ortaggi, oltre al melone, che poi venivano portati giornalmente nei mercati all’ingrosso. Una passione e un know-how che quindi sono iniziati lontano, con sempre al centro un grande rispetto per la natura e i suoi ritmi. La nuova linea Antonio Francescon andrà proprio a valorizzare questo know-how, sarà coltivato sui terreni più adatti, solo quelli di proprietà dei soci, dove le acque scorrono meglio, terreni del Mantovano che conosciamo da decenni”.

                      “Era da qualche anno che avevamo in mente questo progetto – prosegue Bruno Francescon – e oggi è venuto a maturazione, grazie in particolare a due fattori. Da una parte una ricerca di 7-8 anni su un pool di varietà molto pregiate, non solo con grado zuccherino molto elevato e con grande aromaticità, ma anche con la giusta consistenza, che non vuol dire per forza duro e croccante, ma con una certa morbidezza, perché forse negli ultimi anni il mercato si è spinto un po’ troppo in là per garantire una shelf life superiore. Dall’altra parte abbiamo investito nella tecnologia Unitec in magazzino per poter selezionare in modo scientifico alcuni parametri come il grado zuccherino interno dei meloni, che per la linea Antonio Francescon sarà di almeno 14 gradi Brix“.

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                      La nuova selezione di meloni premium Antonio Francescon

                      “Considerando che lavoriamo per stagione dalle 300 alle 400 tonnellate al giorno di meloni – aggiunge Bruno Francescon – potremmo destinare alla nuova linea premium fino al 10% della produzione, vale a dire circa 2.500-3.000 tonnellate di meloni l’anno. Un melone premium con questi volumi finora in Italia non si era mai visto: questo rappresenta una grande opportunità per il cliente finale, che potrà mangiare sempre frutti fantastici, ma anche per la distribuzione, italiana ed estera, che potranno aumentare i fatturati per questo frutto. Sono state proprio alcune insegne della grande distribuzione estera a spingerci a selezionare un melone retato premium e siamo orgogliosi di poter soddisfare, oggi, questa richiesta”.

                      La linea Antonio Francescon, che debutterà sui mercati il prossimo giugno, sarà subito identificabile grazie alla ceralacca rossa certificata ad uso alimentare sul peduncolo di ogni melone, ceralacca che, oltre a impreziosire il prodotto, avrà anche la funzione di proteggerlo dalle infezioni e di fermare il bugiardino che giocherà, come l’imballaggio in cartone 30 x 40 da 4 o 5 pezzi, sui colori nero e oro oltre a contenere un numero univoco legato a quel singolo frutto. “Ci ispiriamo al mondo del vino – concludono Bruno Francescon e Alessio Orlandi – per la segmentazione della qualità: crediamo fortemente che questo si possa e si debba fare anche nel mondo dell’ortofrutta, a beneficio di tutta la filiera”.

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