L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Unimpresa: 5 famiglie su 7 scelgono il discount. Ma per Nielsen non c’è crescita

                      Secondo una ricerca di Unimpresa le famiglie italiane inseguono sempre di più risparmi e promozioni: 5 su 7 hanno provato almeno una volta i discount nel primo trimestre di quest’anno confermando una tendenza cresciuta con la recessione e consolidatasi nel 2013. Peccato che gli ultimi dati Nielsen dipingano uno scenario un po’ diverso: dopo anni di crescita anche il discount segna il passo e flette

                      Screen Shot 2014-04-25 at 9.17.35 AM

                      La recessione ha ormai radicalmente alterato le abitudini al supermercato: il 71,5% degli italiani fa economia e così rispetto al primo trimestre dello scorso anno sono più che raddoppiati, tra gennaio e marzo, gli acquisti di offerte speciali. Aumentano le persone che fanno shopping “per mangiare” nei negozi “a basso costo”. Dagli alimenti alle bevande, ma anche prodotti per la casa e abbigliamento, gli sconti fanno gola a tutti e sono la risposta fai-da-te delle persone alla crisi. Questo il risultato di un rapporto delCentro studi Unimpresa, che ha condotto un’analisi a campione tra i 18 mila esercizi commerciali associati.

                      Anche Nielsen ha però di recente detto la sua sul presunto periodo d’oro dei discount, segnalando un trend in declino, “lento ma inesorabile”. È chiaro che sotto il nome discount vivono realtà e insegne diverse: Eurospin, Lidl e Md (ha appena acquisito Ld-Lombardini) e via via le insegne più piccole. Bisognerebbe fare un’analisi più attenta, insegna per insegna. Cogliere ad esempio le differenze fra il vecchio e il nuovo concept di Lidl e vedere la reazione alle vendite, ma è impossibile, visto che i dirigenti di Lidl non rilasciano alcun numero. Probabilmente questa flessione è dovuta anche alla rigidità della formula che, alla lunga, da assuefazione negativa. Nielsen poi avverte: il 29% degli acquirenti abituali nelle principali insegne discount dichiara di aver spostato le sue scelte su brand-prodotti più economici (sarebbe interessante sapere di quali canali si tratta).

                      Screen Shot 2014-04-25 at 9.42.56 AM

                      Tornando invcece a Unimpresa, nel carrello della spesa degli italiani finiscono con sempre maggiore frequenza rispetto al passato prodotti offerti sugli scaffali con sconti, specie quelli con ribassi dei prezzi superiori anche oltre il 30% rispetto al listino ufficiale. Gli acquisti low cost nel primo trimestre del 2014 sono cresciuti del 60%. Secondo lo studio l’attenzione alle offerte speciali porta i consumatori a fare una vera e propria “incetta” di beni a basso costo: i cittadini sono diventati super esperti dei volantini, puntano le promozioni e nelle buste della spesa finisce solo quanto è proposto in offerta, mentre restano sugli scaffali dei supermercati e dei piccoli negozi su strada tutti gli altri prodotti. Obiettivo che si raggiunge soprattutto con la lettura ormai quotidiana di volantini: gli italiani li leggono sempre di più alla ricerca di sconti e prezzi bassi.

                      Tutto ciò, però, ha inevitabili conseguenze negative sui ricavi degli esercenti: secondo prime stime l’impatto sui conti potrebbe arrivare ad avere un’incidenza negativa del 65-70%. Elemento che aggraverebbe un quadro già profondamente depresso: del resto, nel 2013 i consumi sono scesi del 2,6%. Nel 2014 dovrebbe faticosamente ripartire la ripresa con una salita, seppur, minima delle vendite al dettaglio.

                      I dati del sondaggio Unimpresa indicano che i piccoli negozi sono sempre meno frequentati (-6,5%) e il trend è negativo anche per i supermercati (-2,1%); solo i discount segnano una tendenza positiva (+4,8%).