L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Uragano Mediterraneo in Sicilia, bombe d’acqua su ortaggi e agrumi

                      Eventi climatici estremi come grandine, bombe d’acqua e repentini passaggi dal sole al maltempo sono ormai all’ordine del giorno anche nel nostro Paese, che si sta tropicalizzando, specie al Sud. Qui nel quarto weekend di ottobre un ciclone proveniente dal Mediterraneo, poi diventato un vero e proprio uragano, con venti di oltre 100 km/h, ha colpito la Sicilia e la Calabria, dove l’agricoltura è stata messa in ginocchio da forti alluvioni che hanno causato anche vittime. La Piana di Catania in particolare è ridotta a un grande lago e i danni sono incalcolabili, colpiti gli ortaggi e anche gli agrumi. Oranfrizer fa la conta dei danni su alcuni ettari

                      Dalla Redazione

                      Sicilia alluvioni uragano Mediterraneo

                      Le campagne allagate (foto Facebook Coldiretti Sicilia)

                      Verdure e ortaggi affogati, piante di agrumi abbattute nelle campagne allagate, dove è impossibile effettuare le semine ed è stata interrotta la raccolta delle olive buttate a terra dai venti di burrasca con danni incalcolabili per le aziende agricole. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti per l’allerta rossa maltempo in Sicilia e Calabria, dove i giorni scorsi si è passati improvvisamente dalla siccità ai nubifragi con effetti devastanti sul territorio e purtroppo anche vittime. “Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma – sottolinea la Coldiretti -, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, che compromettono anche le coltivazioni nei campi con costi stimati che hanno già superato i due miliardi quest’anno, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.

                      Particolarmente colpita la Piana di Catania, dove domenica 24 ottobre in sole due ore e sono caduti oltre 300 millimetri di acqua che hanno trasformato le strade in fiumi. La bomba d’acqua si è riversata in particolare nella zona di Scordia e Palagonia, dove un agricoltore è stato trovato morto in mezzo agli agrumeti allagati mentre sua moglie risulta ancora dispersa. “Irraggiungibili le aziende agricole – spiega Coldiretti Sicilia – letteralmente sommerse dalla pioggia che ha coperto soprattutto gli ortaggi, mentre gli agrumi sono stati letteralmente sradicati dalla furia dell’acqua. Intorno muri crollati e recinzioni divelte”. “Si tratta dell’ennesima prova di quanto i cambiamenti climatici impongano nuove infrastrutture – aggiunge Coldiretti Sicilia – dove l’ammodernamento di tutto il sistema è indispensabile”

                      Sicilia alluvioni uragano Mediterraneo

                      L’uragano Mediterraneo ha devastato le campagne (foto Facebook Coldiretti Sicilia)

                      “Domenica l’Uragano Mediterraneo che ha colpito la Sicilia Orientale ha coinvolto anche Oranfrizer – scrive l’azienda di Scordia leader degli agrumi sulle sue pagine social -. Un bus ha trovato rifugio presso la nostra sede e da ieri stiamo continuando a fare il possibile per supportare persone e mezzi in difficoltà, monitorando le nostre zone agrumetate con lo scopo di recuperare il loro andamento produttivo, i danni interessano alcuni ettari. La nostra solidarietà e i nostri pensieri vanno alle famiglie Gambera e Caniglia (famiglie dei due coniugi colpiti dall’alluvione, uno trovato morto, mentre per la moglie sono in corso le ricerche, ndr) e a tutte le persone ancora in gravi difficoltà, nella speranza che lavorando insieme e con l’aiuto delle istituzioni la situazione possa essere stabilizzata e i danni, per quanto possibile, contenuti”.

                      “Ci siamo messi a disposizione per come abbiamo potuto, quello che è successo ieri è tre volte peggio di quello che è successo nel 2018 – ha dichiarato Nello Alba, amministratore delegato di Oranfrizer, a Fanpage.it – Colpa dei cambiamenti climatici, certo. Ma anche dell’impegno insufficiente per contrastare il terreno che tende a franare”. “Nonostante dalla vecchia alluvione siano passati tre anni, i provvedimenti con cui si stabiliscono i ristori per le aziende agrumicole danneggiate sono stati pubblicati solo pochi mesi fa – continua Alba su Fanpage.it – Sono stati stabiliti risarcimenti per il 20 per cento dei danni subiti. Parlo a nome di tutti gli agrumicoltori e chiedo: è mai possibile? Una persona che ha avuto un incidente, accetterebbe mai di essere risarcita per un quinto dei danni che ha subito?”.

                      Copyright: Fruitbook Magazine