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                      Uva Pizzutella, la varietà dolcissima dalle terre rosse di Puglia nella linea Fior Fiore Coop

                      Una varietà dal gusto molto particolare, croccante e zuccherina, che si coltiva solo in provincia di Bari. L’uva Pizzutella ha ottenuto cinque anni fa il marchio IGP, e oggi rappresenta un’eccellenza locale sempre più richiesta sul mercato. Gli agricoltori pugliesi ne curano la produzione – limitata nella quantità – seguendo il disciplinare della lotta integrata: i trattamenti chimici vengono utilizzati solo come ultima possibilità, e in ogni caso interrotti molto prima della raccolta, in modo che il prodotto presenti un bassissimo livello di residui. Coop verifica e seleziona il frutto direttamente sui campi, facendo in modo che arrivi al supermercato senza passaggi intermedi, nel rispetto della filiera corta e con un minimo impatto sull’ambiente.

                      Dalla Redazione

                      Croccante, dalla caratteristica forma piramidale e soprattutto dolcissima. L’uva Pizzutella, da cinque anni prodotto a marchio IGP, è una varietà molto particolare, tipica della provincia di Bari e coltivata in due aree specifiche, Adelfia e Andria-Canosa. In queste zone, grazie alla terra rossa e petrosa e al Maestrale che soffia dal mare Adriatico, matura il suo gusto saporito e zuccherino. “È un’uva molto particolare, che non si coltiva in nessun’altra parte del mondo”, dichiara Nicola Giuliano, titolare di OP Giuliano Puglia Fruit di Turi (Ba), una delle principali aziende che producono questa varietà, in un video realizzato per Unicoop Firenze.

                      Uva Pizzutella Giuliano Puglia Fruit

                      L’uva di OP Giuliano Puglia Fruit (foto dal sito dell’azienda)

                      Coop infatti la distribuisce all’interno della sua linea Fior Fiore, selezione di prodotti d’eccellenza controllati da tecnici esperti che verificano sul campo le proprietà organolettiche, la qualità e il grado di maturazione del frutto, per poi raccoglierlo e trasportarlo direttamente al supermercato, “nel rispetto della filiera corta – anzi cortissima – e dell’ambiente, grazie all’utilizzo di un imballaggio a rendere riutilizzabile”, precisa Nicola Giuliano nel video. Un tempo conosciuta solo in Puglia, oggi l’uva Pizzutella è sempre più richiesta sul mercato, proprio grazie alla sua inconfondibile dolcezza, derivante dagli elevati gradi zuccherini (superiori ai 20).

                      L’uva Pizzutella si coltiva secondo i disciplinari di lotta integrata, attraverso il monitoraggio giornaliero dei grappoli. In condizioni normali, gli agricoltori combattono i parassiti nocivi senza l’utilizzo di prodotti chimici, introducendo insetti utili che si nutrono di parassiti dannosi e applicando il procedimento della “confusione sessuale”: grazie alla diffusione di alcuni ferormoni, l’insetto maschio non è in grado di trovare la femmina e di conseguenza di riprodursi. I trattamenti chimici vengono usati solo in caso di bisogno, e interrotti molto tempo prima della raccolta: i residui sono così in quantità molto limitata.

                      Uva Pizzutella Giuliano Puglia FruitPer proteggere le colture da fattori climatici come l’umidità vengono usate le coperture: le muffe sono nemiche di quest’uva, che essendo molto dolce le attira facilmente. La produzione della Pizzutella è bassa: in un ettaro di vite si ottengono al massimo 200 quintali di uva, ma questo garantisce la maturazione ottimale anche in annate difficili.

                      Ottima come uva da tavola, la Pizzutella si può anche utilizzare in alcune ricette dal sapore mediterraneo, come il grano cotto con fagioli cannellini, cipolla d’Acquaviva, guanciale, menta e chicchi d’uva: si rosola la cipolla nell’olio, si aggiunge il guanciale, si sfuma con il vino e si lascia evaporare, poi si uniscono i fagioli e il grano; infine l’uva, che deve solo scaldarsi. Guarnite con menta e filetti di pomodorini secchi, e il piatto è pronto.

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