di Eugenio Felice
Si mantengono decisamente in salute le catene distributive che hanno sede nel capoluogo scaligero. Intanto un dato non scontato: nessuna delle otto società oggetto della nostra indagine ha chiuso il bilancio 2015 con una perdita. Sono quindi tutte sane, macinano utili e, cosa ancora più rilevante di questi tempi, hanno fatturati in crescita: si va dal +3,97 per cento di Maxi Di, società aderente a Selex GC, di cui Dario Brendolan, patron di Maxi Di, è anche presidente, al +16,87 per cento di EcorNaturasì, a testimonianza del momento particolarmente favorevole che sta vivendo il biologico nel nostro Paese. Di rilievo anche il +13,55 per cento di Supermercati Tosano, il gruppo più dinamico del lotto, ormai sopra il mezzo miliardo di euro.
Vanno bene anche altre catene “locali” di Verona: Rossetto Trade, Migross (i Mion sono anche tra i quattro soci fondatori di Eurospin) e Supermercati Martinelli continuano con le nuove aperture, con i fatturati che sono cresciuti nel 2015 tra il 7 e il 10 per cento. E veniamo alla testa della classifica: Lidl Italia è quella che cresce di più e vince la sfida con Eurospin, dato che le vendite sono cresciute di 332 milioni di euro (+10,91 per cento), mentre Spesa Intelligente, che fa parte di Eurospin, è cresciuta del 6,72 per cento (+107 milioni di euro). Non è da escludere che nel 2016 o 2017 Spesa Intelligente possa superare Maxi Di e prendere la seconda posizione. I maggiori utili sono registrati proprio dai due discount: oltre 50 milioni a testa.
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