Dalla Redazione
Per due giorni piazza Ghiberti a Firenze si trasforma in una vertical farm del futuro, ospitando una serra urbana mobile per la coltivazione in idroponica di insalate. Il prototipo è stato inaugurato giovedì 3 agosto e resterà visibile al pubblico fino a venerdì 4 nel cuore della piazza, per poi essere trasferito presso l’istituto agrario delle Cascine, dove diventerà un utile strumento per scopi didattici.
Si tratta del risultato del progetto Ur.C.A. (Urban Contemporary Agricolture), nato dalla collaborazione fra il Centro di ricerca Abita del dipartimento di Architettura e il dipartimento di Scienze delle produzioni agroalimentari dell’Università di Firenze, che propone l’agricoltura urbana come strategia per la riqualificazione di aree inutilizzate e marginali della città. Realizzato in partnership con l’azienda agricola Cammelli e finanziato dalla Regione Toscana, con i fondi destinati alla ricerca agroalimentare, il prototipo è stato materialmente messo a punto da Idromeccanica Lucchini.
Una serra rimovibile, dove le verdure crescono con un decimo dell’acqua richiesta da un terreno agricolo, senza bisogno di suolo e di concimi, come spiega Repubblica che ha pubblicato anche una photogallery.
La struttura, sottolinea Marco Sala, docente di Tecnologia dell’architettura e responsabile scientifico del progetto, “è il simbolo di un sistema sperimentale, innovativo, temporaneo e potenzialmente itinerante di come possono essere impiegati spazi altrimenti in disuso”. Infatti la tecnologia idroponica utilizzata, che non richiede la presenza di terreno, rende questo progetto funzionale alla città e ai cittadini, con la creazione di spazi verdi condivisi e di coltivazioni di ortaggi in spazi protetti e sostenibili.
Realizzata con una particolare attenzione al design e alla qualità architettonica, la serra si inserisce perfettamente nell’ambiente urbano e offre la possibilità di creare network alimentari alternativi e a chilometro zero.
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