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                      Vetro: mangiare sano e a km 0 nelle serre dei Giardini Margherita. Con Alce Nero

                      È un network di freelance, startupper e operatori culturali nato due anni fa nel cuore di Bologna per promuovere idee e servizi ad alto valore sociale e ambientale. Si chiama Kilowatt e pone al centro il cibo e la cultura del mangiare sano, con prodotti della terra biologici e a filiera cortissima. Ortaggi, piante aromatiche, verdure dimenticate e specie spontanee edibili sono infatti coltivate dallo staff insieme a una community di cittadini nelle antiche serre ottocentesche riqualificate presenti all’interno dei Giardini Margherita. I produttori collaborano portando i loro prodotti e vendendoli in un gruppo di acquisto solidale. E i frutti della terra e dell’orto urbano sono valorizzati nella cucina di Vetro, un progetto innovativo in collaborazione con Alce Nero

                       

                      di Carlotta Benini

                       

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                      gARTen, l’orto urbano coltivato dalla community bolognese

                      Uno spazio sostenibile, ecologico ed “eco-chic” nel cuore di Bologna, dove il cibo e l’atto del mangiare hanno un ruolo fondamentale nella costruzione di un modello di vita che rimette l’uomo e l’ambiente al centro, e che vede nella condivisione, nel benessere e nell’innovazione i suoi cardini. Si chiama Vetro ed è il progetto di punta nato all’interno di Kilowatt, un network di imprese, liberi professionisti, startupper, operatori culturali e associazioni nata due anni fa nella città felsinea con l’intento di promuovere idee e servizi ad alto valore sociale, culturale e ambientale.

                       

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                      Lo spazio di Vetro, ecologico ed eco-chic

                      Nel cuore verde dei Giardini Margherita, lo staff di Kilowatt ha rigenerato le antiche serre pubbliche di fine Ottocento, cadute in disuso, e l’annessa casa del custode per restituire questo spazio alla città riempiendolo di progetti e attività. Oggi c’è l’area di coworking, attiva i giorni lavorativi, ci sono i laboratori e gli spazi ludici del servizio educativo Kw Baby, la rassegna estiva di spettacoli, concerti ed eventi culturali Kw Summer, la community GARTen che gestisce l’orto urbano, il Gruppo di Acquisto Solidale (GAP) e uno spazio eventi all’interno della Gabbia del Leone (così chiamata per i due grandi felini che abitavano questo spazio fino agli anni Settanta, quando i giardini erano un piccolo zoo urbano).

                       

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                      Centrifugati e cocktail con frutta e ortaggi a filiera cortissima

                      E poi c’è Vetro, lo spazio di pausa e ristoro dedicato a chi vive le serre, come spazio di lavoro e come luogo di cultura. Dopo il successo delle prime due stagioni estive, dal ottobre 2016 Vetro ha accolto l’inverno con una nuova sfida gastronomica che esprime l’essenza stessa di Kilowatt e delle Serre dei Giardini: la collaborazione per l’innovazione, con un’attenzione all’impatto sociale e ambientale. La collaborazione e la condivisione questa volta sono con Alce Nero, che porta i suoi prodotti biologici di qualità nella cucina del locale, incentrata sul valore del cibo sano, naturale e in armonia con il pianeta.

                       

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                      Le “panche orto”, tavoli all’interno dei semenzai, riscaldate in modo sostenibile in inverno

                      Il progetto si arricchisce con la sperimentazione avviata nell’orto delle Serre, dove una community di più di 200 partecipanti coordinata dal giardiniere Enrico Costanza promuove la cultura della sostenibilità e dell’inclusione grazie a pratiche di buona coltivazione, seminando verdure dimenticate o valorizzando specie spontanee edibili, dando spazio a semi provenienti da luoghi lontani che narrano le storie delle persone che li portano. La community di gARTen è anche uno spazio aperto a workshop, eventi e laboratori dedicati a tutta la cittadinanza. L’ultimo attivato a fine dicembre coinvolge i più piccoli: si tratta di un campo invernale a cura di Archilabò con percorsi didattici ed educativi nel verde per tutti i bambini dai 6 ai 12 anni.

                       

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                      I piatti fantasiosi della cucina di Vetro

                      Dalla colazione, al pranzo, fino alla cena, Vetro propone dei menù degustazione con cui sperimentare la produzione ortiva delle serre e la sua interpretazione in cucina. “È un momento di congiunzione tra la campagna e la città. – sottolinea Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero – I prodotti si incontrano e vengono valorizzati in un luogo di alleanza. Grazie alle mani sapienti di Simone Salvini emerge il grande valore di questi prodotti, che prima di tutto abbiamo vicino. Dagli agricoltori impegnati, miranti e perseveranti, arriva un inno alla nuova città metropolitana che sia di relazione e contenuto. Questo diventerà un punto di formazione e la casa di una cucina vegetale innovativa e rispettosa, accessibile e buona”.

                       

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                      Nell’orto delle serre si coltivano anche piante aromatiche e altre specie edibili

                      Alla felice riuscita del progetto collabora anche la rete di fornitori locali, che condividono con Kilowatt la stessa idea di fondo: il cibo come mezzo attraverso cui generare relazioni, conoscenza, esperienze di piacere e felicità. I produttori hanno costituito anche un Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) dove ogni 15 giorni è possibile acquistare prodotti di stagione provenienti da agricoltura biologica o integrata, consegnati a pochi giorni dalla raccolta e senza passaggi intermedi. Ci si può iscrivere al gruppo online sulla piattaforma SimplyFood e quindi riempire il carrello virtuale.

                       

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