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                      Villari, 60 anni all’insegna di qualità e innovazione. Ora si guarda a Oriente

                      Villari Limoni hd
                      Raggiunge i 60 anni di attività il Gruppo Villari, specializzato nella produzione, lavorazione e confezionamento di agrumi, con una grande vocazione per i limoni. Se la concorrenza turca e spagnola si fa sentire, la realtà di Roccalumera (Messina) – dal 1995 ha anche un centro distributivo per servire la GDO a Brescia – risponde puntando ai limoni non trattati e continuando a investire negli impianti, con uno sguardo verso l’Asia, dove la richiesta di limoni di qualità non manca

                       

                      di Eugenio Felice (da Fm, edizione gennaio 2015)

                       

                      Villari limoniTra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso erano una trentina i magazzino che lavoravano agrumi nel Messinese. La posizione è sempre stata strategica: il Continente è lì, a portata di mano, oltre lo stretto. Oggi ne sono rimasti due, la C.A.I. e Villari. Era il 1955 quando il bisnonno di Attilio Villari, che abbiamo incontrato a metà dicembre presso lo stabilimento di Roccalumera, iniziò l’attività. Generazione dopo generazione, il Gruppo si è trasformato da piccola azienda agricola in una realtà produttiva di primo piano a livello nazionale. Tra le grandi intuizioni, quella di aprire una “succursale” nel nord Italia, a Brescia, nel 1995 – la Agro Fruit – per rifornire la grande distribuzione non solo di agrumi ma di tutti i tipi di frutta e ortaggi richiesti, anche di importazione.

                       

                       

                      (…) Negli anni l’azienda siciliana non ha mai smesso di investire, sia nella fase di produzione che in quella di lavorazione. È stata la prima nell’isola a installare un braccio antropomorfo, come si usa nel  settore automotive, per svuotare le casse e per le operazioni di pallettizzazione e depallettizzazione. “Rispetto alle macchine convenzionali – ci riferisce Attilio Villari – occupa meno spazio e ha una grande sensibilità e flessibilità”. È stata anche la prima a installare una calibratrice Global Scan della Mafroda che fa una selezione degli agrumi in base a calibro, colore e qualità. “Vorremmo anche investire nel nuovo modello, ancora più performante”, ci confessa Attilio Villari. L’azienda ora punta con decisione sui limoni non trattati, sia convenzionali che biologici, e sull’apertura di nuovi mercati in Oriente dove è forte la richiesta di prodotto di qualità anche se prima bisogna superare alcuni ostacoli logistici. “La domanda c’è, ma dei limoni biologici non possono affrontare 40 o 50 giorni di nave. Per questo – ci dice Villari – ci stiamo organizzando per il trasporto via aerea”.

                       

                      Braccio Villari

                       

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