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                      Vog, 70 anni di storia e una missione: rafforzare la competitività

                      Ecco i numeri del Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell’Alto Adige: 4.938 soci produttori che, su una superficie di circa 10.700 ettari, realizzano un raccolto di frutta pregiata di circa 650 mila tonnellate annue. Il direttore del Consorzio Gerhard Dichgans: “La struttura commerciale basata su di esse non solo ha garantito la sopravvivenza delle piccole aziende frutticole, prevalentemente a conduzione famigliare, ma ha reso inoltre possibile nel corso degli anni l’evoluzione verso una coltivazione delle mele specializzata, moderna e competitiva”

                       

                      Vog 70“Oggi VOG festeggia il suo 70° anniversario, una tappa molto importante che ci offre l’opportunità di ricordare la nostra storia e al tempo stesso di tentare di delineare le prospettive per il futuro”. C’era soddisfazione ieri, in occasione della conferenza stampa organizzata a Bolzano, nelle parole di Georg Kössler, il presidente del Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell’Alto Adige che conta oggi quasi 5mila soci produttori che, su una superficie di circa 10.700 ettari, realizzano un raccolto di frutta pregiata di circa 650mila tonnellate annue.

                       

                      È il 24 agosto 1945 la data ufficiale che segna la nascita del VOG, il Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell’Alto Adige. Divenuta oggi la più grande organizzazione per la commercializzazione delle mele in Europa e una delle più importanti realtà nell’economia altoatesina, il VOG fu fondato alla fine della Seconda Guerra Mondiale in un clima di ricostruzione e grandi difficoltà. In quel lontano 1945 l’Europa è ridotta in macerie, il Passo del Brennero è stato chiuso a ogni passaggio e la Germania è occupata dagli Alleati. Molti mercati sono andati persi e la situazione della frutticoltura altoatesina è quasi disperata. Presto ci si rende conto che l’arduo compito di risollevarla non può essere assolto da una sola cooperativa: è allora che Josef Ungericht, presidente della Cooperativa Frutticoltori CAFA, di carattere forte e mentalità emancipata, riesce a convincere altre cooperative della necessità di una collaborazione più stretta, per superare insieme la nuova e complessa situazione economica. Nasce così il Consorzio VOG. Alle 9 cooperative iniziali se ne aggiungono presto molte altre. Nel 1999 avviene l’unione con ESO, un’altra organizzazione di produttori in Alto Adige. Da 33, dopo le varie fusioni, nel 2011 le cooperative sono 16, una delle quali specializzata nella lavorazione del prodotto biologico.

                       

                      “Il sistema delle cooperative, che in Alto Adige conosce una tradizione ben più antica dei settant’anni del Consorzio VOG, è strettamente legata allo sviluppo dell’agricoltura della nostra terra – ha spiegato ieri Gerhard Dichgans, direttore del Consorzio – La struttura commerciale basata su di esse non solo ha garantito la sopravvivenza delle piccole aziende frutticole, prevalentemente a conduzione famigliare,ma ha reso inoltre possibile nel corso degli anni l’evoluzione verso una coltivazione delle mele specializzata, moderna e competitiva, in grado di raggiungere un altissimo livello qualitativo”.

                       

                      Il VOG e i suoi soci si sono dovuti continuamente adattare ai cambiamenti del mercato che hanno portato a nuovi metodi di coltivazione, ad un assortimento varietale in linea con i gusti dei consumatori, a nuovi investimenti nelle strutture di conservazione, della lavorazione e del confezionamento dei frutti. “Il 2010 ha segnato una tappa fondamentale della nostra strategia aziendale: la commercializzazione è stata centralizzata nel Consorzio VOG. L’obiettivo è quello che sempre ci ha guidato anche nel passato: rafforzare la nostra competitività sul mercato, per garantire a nostri associati anche per i prossimi decenni un futuro”, ha spiegato il direttore. “Il VOG è riuscito a rendere la mela dell’Alto Adige un prodotto sinonimo di alta qualità a livello mondiale – conclude Kössler – Abbiamo potuto scrivere questa storia di successi soltanto grazie alla collaborazione dei 4.938 soci del consorzio, che in tutti questi anni ci hanno dato la loro fiducia. A loro diciamo grazie. Continuare a scrivere questa storia di successo anche nel futuro è la nostra missione”.

                       

                      In occasione del 70° anniversario VOG cambia anche il logo. Come ha spiegato Sabine Oberhollenzer, PR Manager del VOG, il nuovo logo presenta una grafica di particolare forza espressiva che dà all’immagine del Consorzio un’impronta più moderna, pur in armonioso equilibrio con le scelte cromatiche e stilistiche del passato.