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                      Whole Foods, molto local (e poco Amazon) nel nuovo store a Tampa

                      Whole Foods Tampa

                      Il nuovo store Whole Foods a Tampa, Florida.

                      Whole Foods Market, catena Usa sinonimo di biologico esclusivo e qualità acquisita nel 2017 da Amazon, ha da poco aperto i battenti del suo nuovo store a Tampa, Florida. Il punto vendita, che si estende su una superficie di circa 4.500 mq, sorge al 3740 di Midtown Drive e si caratterizza per un approccio innovativo e un design lineare senza però dimenticare le radici. Il risultato è uno store che pare rivendicare più di sempre la sua identità, ben distinta da quella di “mamma Amazon”. Massima attenzione al locale – anche quando si tratta di mozzarelle (made in Florida) – e poco Amazon: niente tecnologia senza-casse né carrelli intelligenti, siamo Whole Foods!

                      di Massimiliano Lollis

                      Whole Foods Tampa

                      Il nuovo store Whole Foods al 3740 di Midtown Drive a Tampa, Florida.

                      Whole Foods Market il 7 luglio ha aperto a Tampa (Florida) al 3740 di Midtown Drive il suo nuovissimo punto vendita. Lo store incarna gli aspetti più celebri della catena di supermercati che prima di tutti, dal 1980 in poi, ha fatto del biologico il vero mantra del consumatore attento e un po’ radical.

                      La catena dal 2017 appartiene ad Amazon – la cifra record di oltre 13 miliardi di dollari staccata da Jeff Bezos ha fatto la storia del grocery moderno – ma se è vero che Whole Foods non ha mai abbandonato i suoi valori fondanti passando sotto la bandiera di Amazon, è anche vero che, stando a quanto si legge su alcuni siti specializzati Usa, in questo store Seattle – città natale di Amazon – pare più distante che mai.

                      Come scrive Gina Acosta di The Progressive Grocer, chi entra nello store di Tampa viene accolto dai classici messaggi di Whole Foods sui valori fondanti dell’azienda – alimenti naturali e biologici della più alta qualità, attenzione per le comunità e per l’ambiente, promozione della crescita professionale e umana dei propri lavoratori, condizioni commerciali eque con i fornitori – ma anche dalla certezza di non trovarsi in uno degli store targati Amazon Fresh. Impossibile non notare l’assenza delle innovazioni oramai di casa presso i 13 negozi Amazon Fresh aperti in Usa, come la tecnologia Just Walk Out o i carrelli Amazon Dash Carts, che permettono di acquistare i prodotti facendo a meno delle tradizionali casse (sia quelle elettroniche che quelle con personale in carne ed ossa).

                      “In effetti – scrive la giornalista – al Whole Foods di Midtown Tampa ci sono pochi segni visibili della proprietà di Amazon, salvo alcuni cartelli sulle promozioni per gli iscritti ad Amazon Prime. Questo nuovo format – osserva – non ha nulla a che vedere con le presunte aspirazioni di Amazon di dominare l’industria del grocery. Questo nuovo format invece – osserva – è completamente dedicato a rappresentare l’ultimissima versione degli standard grocery ideati dal CEO John Mackey quando ha fondato Whole Foods ad Austin, Texas, nel 1980”.

                      Standard alimentari che si basano in molti casi sull’attenzione all’origine del prodotto, con una predilezione smodata per il prodotto locale, alla qualità del cibo e alle condizioni di produzione. Come si legge su un cartello appeso nel bel mezzo di una corsia, “I nostri standard vietano oltre 100 conservanti, aromi, coloranti e altri ingredienti comunemente presenti nei cibi”.

                      Whole Foods Tampa

                      Le “radici” del brand sono ben sintetizzate in cartelli e indicazioni ad hoc (Foto: The Progressive Grocer).

                      Nel reparto ortofrutta è possibile scegliere tra una vasta gamma di prodotti biologici, convenzionali e certificati Sourced for Good, più prodotti locali come la salsa fresca della Sunset Salsa di Tampa e i germogli della Fullei Fresh di Miami. In tutto lo store sono oltre 800 i prodotti della Florida, messi a disposizioni da oltre 160 fornitori locali.

                      Locale è la parola chiave del reparto pesce fresco, dove il pesce della Florida fa bella mostra nel banco servito, dove si possono acquistare frutti di mare freschi e surgelati, gamberi e salmone conditi e marinati, con pesce pescato in modo sostenibile o allevato in modo responsabile. Il locale la fa da padrone anche nel reparto macelleria con la carne di manzo degli allevamenti Adams Ranch della Florida e in quello dei formaggi, dove una vasta selezione di formaggi locali e di altri Stati Usa viene servita da personale esperto che può offrire consigli su misura per ogni occasione. Inutile dirlo, qui perfino la mozzarella è local (rigorosamente Made in Florida).

                      Whole Foods Tampa

                      Il salad bar (Foto: The Progressive Grocer).

                      C’è poi la sezione gastronomia, con un’ampia selezione di piatti caldi e freddi, insalate, zuppe, pizza e salumi, oltre all’irrinunciabile salad bar statunitense. Nel reparto non mancano poi pasta fresca confezionata, piatti pronti ready-to-eat e nuove insalate gourmet, realizzate dagli chef di Whole Foods Market.

                      Completano il quadro il reparto “Bakery” – con torte personalizzate e opzioni dietetiche -, quello “Bulkdedicato alle granaglie sfuse, e quello “Wellness and Beauty”, dove si possono acquistare prodotti cosmetici naturali anche locali. Prodotti che devono ovviamente rispettare i rigorosi standard della catena, che anche in questo caso mette al bando oltre 100 ingredienti normalmente utilizzati, compresi gli ftalati, i parabeni e le microsfere.

                      Tra gli aspetti peculiari di questo nuovo store c’è anche un enorme schermo piatto con la situazione in tempo reale dei voli al vicino aeroporto di Tampa, oltre a diversi spazi dedicati alla ristorante in-store – evidentemente pensati per il post-pandemia – e la vendita di orchidee. Local, ovviamente.

                      Copyright: Fruitbook Magazine