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                      Zenzero italiano alla conquista della Gdo. Ora insieme alla curcuma

                      Due superfood da filiera 100% italiana si fanno strada sui banchi dei principali supermercati, anche all’estero, conquistando spazi sempre più consolidati nel mercato del fresco e della trasformazione. Zenzero e – novità in Gdo dallo scorso autunno – curcuma sono la scommessa del Consorzio Zenzero Italiano, fondato nel 2019 da Agritechno in partnership con due big del settore come Del Monte e Valfrutta. Oggi, con 20 soci produttori e un milione di piante a dimora, il Consorzio è il primo produttore europeo del pregiato rizoma dal sapore piccante e dalle innumerevoli proprietà nutraceutiche. Sicuro, tracciato e sostenibile, come certifica il bollino Residuo zero appena ottenuto, in arrivo sulle confezioni

                      di Carlotta Benini

                      zenzero italiano Del Monte

                      Dal punto di vista organolettico si distingue dal prodotto estero per la sua qualità nettamente superiore e per l’assoluta salubrità e sostenibilità. Inoltre ha un contenuto di gingerolo fino a dieci volte più alto e questo conferisce al rizoma un sapore particolarmente intenso e pungente, che gli amanti dei sapori esotici e piccanti non possono che apprezzare. Non a caso è stato scelto dalle storiche Distillerie Nonino come ingrediente esclusivo per il lancio del Nonino Ginger Spirit, il primo distillato di puro zenzero al mondo, realizzato con materia prima 100% made in Italy. Quella del Consorzio Zenzero Italiano è una scommessa che parte dal mondo del beverage per diventare nel giro di tre anni un progetto di ampio respiro, che – complice una grande richiesta da parte del mercato – oggi vede interessanti sviluppi sia nel comparto del fresco che in quello della trasformazione.

                      Dietro al progetto ci sono due big del settore come Del Monte e Valfrutta, co-founder del consorzio e partner commerciali. Il cuore è Agritechno, startup innovativa fondata dall’attuale presidente del Consorzio Zenzero Italiano Massimo Longo, che ha creduto nella possibilità di creare qualcosa di nuovo e stimolante per l’agricoltura Italiana dando vita, nel 2019, alla prima filiera nazionale dello zenzero (leggi qui). Infine la partnership coinvolge anche le già citate Distillerie Nonino e Agrintesa, che si occupa della parte logistica.

                      Lo zenzero made in Italy viene coltivato in Sicilia, Sardegna e fino all’Abruzzo da circa 20 soci produttori che hanno già raccolto e stanno impiantando quest’anno. “Il prodotto viene coltivato fuori suolo in ambiente protetto, su substrati certificati biologici, garantendo la massima salubrità e sostenibilità – esordisce il presidente del Consorzio Massimo Longo -. Nelle strutture protette stiamo facendo dei test con impianti di cogenerazione e fotovoltaici, per mantenere la temperatura costantemente sopra i 20 gradi e avere lo zenzero anche in controstagione”.

                      Tra il 2020 e il 2021 la produzione è più che raddoppiata e oggi, con un milione di piante a dimora, il Consorzio è diventato il primo produttore europeo di zenzero e l’Italia il paese di riferimento. La qualità e la tracciabilità del prodotto sono garantite dal marchio registrato Consorzio Zenzero Italiano, che spicca sul packaging insieme al brand Valfrutta o Del Monte. Ora sulle confezioni arriva anche il bollino Residuo zero: il consorzio ha infatti ottenuto proprio in questi giorni la certificazione ufficiale. “Inoltre stiamo lavorando per ottenere, entro un anno, anche il bollino Nichel free”, aggiunge Longo.

                      zenzero italiano Valfrutta

                      Confezionata in vaschette da 150 grammi in cartone con film, la radice di zenzero fresca si può trovare in alcune principali catene della grande distribuzione italiana, dove il progetto sta decollando dallo scorso autunno, in seguito al successo dei test commerciali effettuati nei primi due anni di vita del Consorzio. “Stiamo iniziando ad aprire anche possibili canali di export – racconta Jacopo Sica, direttore vendite e operazioni Europa e Africa e unit manager per la Svizzera di Fresh Del Monte, nonché membro del board del Consorzio Zenzero Italiano – con catane della Gdo interessate ad avviare un trial commerciale, per poi pianificare delle vere e proprie programmazioni nei prossimi anni”.

                      “Lavoreremo nell’ottica di promuovere il gusto unico dello zenzero italiano – gli fa eco Stefano Soli, direttore generale di Valfrutta Fresco -, così intenso e persistente, in grado di stupire con le sue note esotiche e agrumate, pensando anche a una valorizzazione del prodotto instore con il supporto di uno chef”.

                      Attualmente al canale del fresco è destinato il 35-40% della produzione, il restante 60% va al mercato della trasformazione, sul quale si stanno sviluppando importanti novità. Il contenuto di gingerolo fino a dieci volte superiore nel prodotto italiano, con concentrazioni che sfiorano gli 800 milligrammi al chilo, è di grandissimo interesse per il mondo del beverage, ma anche per la farmaceutica: lo zenzero infatti è un potente superfood, con proprietà digestive, antinfiammatorie e anche analgesiche. “È un energizzante ma di origine vegetale, non contiene grassi e zuccheri e ha lo stesso potere di un farmaco antidolorifico, ma non nuoce allo stomaco, bensì lo protegge: per queste sue proprietà stiamo studiando applicazioni anche nel mondo degli sportivi”, dichiara il presidente del Consorzio Zenzero Italiano.

                      Nato per fornire alle Distillerie Nonino la materia prima per il primo distillato di zenzero al mondo, oggi il rizoma made in Italy va alla conquista di nuove nicchie di mercato, guardando in particolare ai nuovi trend di consumo e agli stili di vita dei più giovani. “In Fresh Del Monte sono allo studio alcuni nuovi prodotti nel food and beverage, nei quali zenzero e curcuma italiana saranno ingredienti chiave”, precisa a questo proposito Jacopo Sica.

                      Le novità del Consorzio Zenzero Italiano infatti non finiscono qui. “La notizia esclusiva di questa stagione commerciale riguarda l’arrivo sui banchi di un’altra radice 100% made in Italy – rivela Stefano Soli – , la curcuma appunto, ‘cugina’ dello zenzero in fatto di metodi produttivi (anche questa viene coltivata dai soci produttori del Consorzio fuori suolo, nel massimo rispetto dell’ambiente e della food safety, ndr) e ‘sorella gemella’ del più popolare rizoma se consideriamo le sue proprietà nutraceutiche e i potenziali di sviluppo sul mercato del fresco e del trasformato”.  “C’è fermento – aggiunge il presidente del Consorzio – stiamo riscontrando un altissimo interesse per la curcuma italiana da parte del mondo della trasformazione”.

                      “Per Del Monte lo zenzero italiano e la nuovissima curcuma rappresentano un prodotto ad altissimo valore aggiunto – conclude Jacopo Sica -. Siamo molto orgogliosi del progetto del Consorzio Zenzero Italiano e stiamo investendo su tutta la filiera. È il nostro fiore all’occhiello, bandiera del nostro impegno nella valorizzazione del territorio e del prodotto locale e dell’impegno crescente del gruppo nei confronti della sostenibilità”.

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