L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      La vendita delle zucche di produzione italiana nella settimana precedente la notte di Halloween è quasi triplicata rispetto alla media del mese di ottobre. E l’export vola, registrando una crescita record del 16%. È quanto stima la Coldiretti sulla base degli acquisti rilevati nella rete dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica. La produzione dell’ortaggio più grande del mondo è in forte crescita nel nostro Paese: si parla di circa 40 mila tonnellate all’anno. Al di là dell’uso ornamentale, la maggior parte del prodotto è destinato al consumo alimentare. Anche l’industria sementiera è in crescita, se parliamo di zucca made in Italy: nel 2016 sono stati prodotti circa 100 quintali di semi, sottolinea Assosementi. Il principale sbocco per l’export dei semi di zucca italiani è rappresentato dall’Inghilterra

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      La produzione italiana di zucche sfiora i 40 milioni di chili all’anno

                      Volano le esportazioni di zucche Made in Italy, che fanno registrare uno storico aumento record del 16%. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti divulgata in occasione del “Zucca day” che si festeggia in tutta Italia nei mercati di Campagna Amica. Dalla padella all’intaglio, per realizzare il caratteristico simbolo delle streghe, si registra una corsa all’acquisto dell’ortaggio più grande del mondo anche in Italia, dove la produzione nazionale è in forte crescita: si parla di circa 40 milioni di chili all’anno.

                       

                      Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare, anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da “competizione”, con esemplari che possono arrivare anche a 400 chili di peso. Accanto a varietà internazionali, molti imprenditori agricoli in Italia sono impegnati nella conservazione di quelle tradizionali come la zucca marina di Chioggia del Veneto, la zucca violina di Ferrara, la zucca di Castellazzo Bormida in Piemonte e la zucca lardaia di Siena, che molto spesso si possono trovare nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

                       

                      “L’Italia sta (ri)scoprendo la passione per la zucca, anche a livello produttivo. – sottolinea anche Assosementi in una nota – Il segno positivo caratterizza infatti sia la produzione in campo, con 40 mila tonnellate/anno su una superficie di 2 mila ettari, sia l’attività di moltiplicazione delle sementi, da cui si origina l’ortaggio (nel 2016 circa 100 quintali)”. L’associazione nazionale dell’industria sementiera precisa che “sebbene non si tratti di una coltura tipica della nostra tradizione, e quindi i numeri non siano ancora paragonabili a quelli degli ortaggi più storici, i segnali registrati, oltre a confermare l’incremento avvenuto negli ultimi anni, spingono a ritenere che l’aumento continuerà anche in futuro”. La superficie destinata alla produzione di sementi è passata in poco tempo da 17 a 27 ettari. Valori ancora contenuti se visti in termini assoluti, ma che rivelano tassi di crescita elevati. Lombardia ed Emilia Romagna sono le regioni leader dalla prospettiva sementiera, mentre il principale sbocco per l’export dei semi di zucca italiani è rappresentato dall’Inghilterra.

                       

                      Regina indiscussa delle tavole invernali nella versione dei famosi tortelli, la zucca – continua Coldiretti – è uno dei prodotti più versatili della cucina italiana e può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte. E c’è anche chi le usa per fare la birra. Nel corso del tempo si sono differenziate principalmente due tipologie di utilizzo, una relativa alla preparazione di tortelli, gnocchi, dolci e pane, l’altra come ingrediente di minestre e minestroni. Nel primo caso le varietà più adatte presentano polpa molto soda, asciutta e dolce; per gli altri utilizzi vanno bene anche zucche meno dolci.

                       

                      Oltre all’uso ornamentale, la zucca è un ortaggio principe in cucina

                      L’altra categoria di zucca che si sta affermando in Italia, come ricordato sopra, è quella ornamentale: si tratta di zucche di ogni tipo, che si differenziano per le dimensioni (di piccola taglia oppure enormi) per la forma (allungate a forma di tubo, a trombetta, a cappello, schiacciate, a spirale, tonde), per la buccia (rugosa, bitorzoluta, costoluta, liscia) e per il colore (di ogni tonalità, dal verde al rosso accesso, passando per zucche striate). Ma è indubbio che l’affermarsi della notte delle streghe ha aperto il nuovo “mercato” delle zucche intagliate, con le quali si cimentano un numero crescente di italiani.

                       

                      Per intagliare un’autentica zucca di halloween – suggerisce la Coldiretti – occorre innanzitutto scegliere una bella zucca dal peso compreso tra i cinque e i dieci chili, rotonda e senza imperfezioni perché, più liscia è la superficie, più facile è intagliarla. Con uno scalpello a forma di V poi bisogna tracciare le linee sul volto della zucca e con un coltello da cucina ben affilato e non troppo flessibile occorre scavare per intagliare i tratti del “volto” in modo da ricavare dei fori da dove fuoriesca la luce. Per inserire al suo interno una candela accesa è sufficiente scavare un buco sul fondo della zucca per ricavare una via d’entrata senza rovinare “l’opera d’arte”.

                       

                      Copyright: Fruitbook Magazine