La ricerca della qualità, hanno riferito i relatori durante la presentazione, è il valore cardine che ha ispirato l’intero progetto e, come tale, deve essere declinato a 360 gradi. Sicurezza, tracciabilità e “sapore” sono le caratteristiche indispensabili per offrire al consumatore un prodotto superiore, in grado di scalare i mercati nazionali ed esteri. Proprio in questi termini un gruppo di lavoro composto dai tecnici rappresentanti delle diverse società è già al lavoro: l’obiettivo è redigere entro l’anno un “Protocollo Unitario di Controllo” da estendere a tutti i prodotti in transito nei Centri Agroalimentari di Italmercati e per i quali si sta pensando ad un nuovo marchio ad hoc.
Un secondo gruppo di lavoro è alla ricerca di soluzioni efficienti per la gestione dell’energia elettrica in grado di sfruttare le economie di scala generate dalla Rete, mentre con ogni probabilità a breve se ne costituirà un terzo per la gestione del gas. L’ambizione di Italmercati è chiara: assumere un ruolo centrale all’interno della catena di distribuzione a vantaggio dell’intero settore. Italmercati è composto da cinque dei maggiori Centri Agroalimentari italiani: C.A.A.T. di Torino, So.Ge.Mi di Milano, Mercafir di Firenze, C.A.R di Roma e C.A.A.N di Napoli.
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“Siamo aperti ad intraprendere un dialogo costruttivo di prospettiva con quanti vorranno condividere con noi questo progetto, a iniziare dai produttori fino alla grande distribuzione, senza dimenticare gli altri Centri Agroalimentari e le associazioni dei consumatori”, ha dichiarato Ottavio Guala, vicepresidente del C.A.A.T e membro del Comitato di Gestione di Italmercati. “Il nostro è un progetto ancora giovane ma l’intenzione è di crescere e diventare forti, certamente mangiando tanta frutta e verdura”, ha concluso con una battuta Falchetti. L’incontro è stata anche l’occasione per presentare il nuovo sito internet: www.italmercati.com