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                      Agricooltur: le insalate a cm zero che arrivano sui banchi ancora “vive”

                      Agricooltur è una startup torinese leader nella produzione di sistemi per la coltura aeroponica che con tre brevetti innovativi produce insalate, erbe aromatiche e microgreens destinati alla Gdo e al canale horeca. Prodotti salubri, sostenibili e a filiera cortissima che arrivano al consumatore finale ancora “vivi”, ovvero con le radici intatte, mantenendo una shelf life di oltre due settimane. Con vari format espositivi e di vendita – dalla piccola serra domestica, al MicroHortus per i ristoranti e i bistrot, fino all’orto aeroponico urbano – Agricooltur offre un nuovo tipo di franchising “green oriented”. “L’obiettivo è essere capillari sul territorio italiano e in futuro anche sul panorama internazionale”, ci racconta Alessandro Boniforte, Ceo e co-founder di Agricooltur

                      di Carlotta Benini

                      Agricooltur

                      Agricooltur ha brevettato tre innovativi sistemi per le coltivazioni aeroponiche

                      Migliorare il mondo in cui viviamo partendo proprio dalle “radici”, attraverso un approccio alla coltivazione più etico e più efficace, attento alla salute – dell’ambiente e del consumatore – senza dimenticare la sostenibilità anche economica, che di questi tempi è cosa più che mai auspicabile per chi lavora in agricoltura. C’è tanta innovazione, passione, know how e anche un tocco di filosofia dietro la nascita di Agricooltur, startup torinese leader nella produzione di sistemi per le coltivazioni aeroponiche che produce insalate, erbe aromatiche e microgreens “più salutari, più freschi, più buoni”… e a filiera cortissima. Il concetto di chilometro zero, grazie ai sistemi per la produzione indoor brevettati dall’azienda, si accorcia infatti ulteriormente e diventa “centimetro zero”. Non solo: la caratteristica unica dei prodotti di Agricooltur è che arrivano al consumatore ancora “vivi”, con le radici intatte. Questo permette di prolungare la loro shelf life fino a oltre due settimane.

                      Fondata nel 2018 a Carignano (To) da tre soci provenienti dal mondo dell’automazione industriale e della consulenza agronomica, oggi Agricooltur è presente con i suoi prodotti in Gdo nei punti vendita Carrefour a Milano e Torino, in alcuni selezionati fruttivendoli locali e nel circuito della ristorazione in Piemonte, Lombardia e nella provincia di Genova. Grazie alla versatilità e alla modularità dei suoi sistemi aeroponici, la startup oggi propone un nuovo tipo di franchising “green oriented”: ce ne parla Alessandro Boniforte, Ceo e co-founder insieme ai soci Bartolomeo Marco Divià e Stefano Ferrero di Agricooltur.

                      Agricooltur

                      Insalate, aromatiche e microgreens arrivano al consumatore ancora “vivi”, con le radici intatte

                      In cosa consistono esattamente i servizi offerti da Agricooltur?

                      Il franchising Agricooltur si occupa della gestione dei siti produttivi aeroponici, della coltivazione dei prodotti e della loro commercializzazione attraverso diversi format di vendita, che vanno dall’ambito retail, a quello horeca, fino alla grande distribuzione. Con il brand Agricooltur ci occupiamo quindi di aeroponica a trecentosessanta gradi, poi nello specifico Urbancooltur è la società agricola che si occupa della gestione dei siti produttivi aeroponici, coltiva i prodotti e li commercializza. Il nostro programma, supportato da una tecnologia innovativa e da un servizio chiavi in mano, è rivolto ad aziende agricole che vogliono diversificare, a investitori e a chiunque desideri sperimentare il nuovo mestiere di contadino urbano.

                      Quali sono le caratteristiche e i vantaggi della coltura aeroponica?

                      L’aeroponica è un metodo di coltivazione innovativo che permette alle piante di svilupparsi fuori dal terreno. Le radici vengono nebulizzate con acqua e sostanze nutritive in un ambiente controllato che riduce la diffusione di parassiti e malattie tipiche della coltivazione in terra, senza quindi che sia necessario fare ricorso a insetticidi o altri prodotti chimici. Rispetto a una coltura tradizionale l’impiego di acqua si riduce del 98%, e anche il consumo di suolo è ridotto al minimo. Ma in vantaggi sono anche rispetto alla coltura idroponica: posto che entrambi i sistemi sono altamente sostenibili e l’acqua impiegata viene rimessa in circolo, con zero sprechi, nell’idroponica si parla di metri cubi di acqua necessari per la coltivazione, nell’aeroponica di litri. Va da sé che questo sistema permette di risparmiare al massimo anche nei concimi, che si dosano infatti in proporzione al volume di acqua utilizzato. Infine l’aeroponica si può effettuare anche su superfici che non supportano carichi concentrati, pertanto è una tecnologia che consente di coltivare potenzialmente ovunque.

                      Agricooltur

                      Nei supermercati Carrefour le insalate e i basilici di Agricooltur sono distribuiti nello lo speciale packaging in cartone

                      E poi c’è la filiera corta, anzi cortissima…

                      Il nostro obiettivo è quello di coltivare il più possibile vicino al consumo, facendo investimenti non in grandi strutture ma in piccoli poli di prossimità. Puntiamo al centimetro zero, in sostanza.

                      Che soluzioni offrite per il retail?

                      Agricooltur nasce proprio grazie a un progetto per la Gdo (leggi qui): era il 2018 e fummo incaricati di realizzare una serra aeroponica nel reparto ortofrutta del rinnovato punto vendita Auchan di corso Romania a Torino. Non esistevano ancora soluzioni di questo tipo nel retail italiano. Oggi abbiamo un accordo con Carrefour: siamo presenti nei punti vendita di Milano e Torino con una linea di insalate e basilici vivi, con le radici ancora intatte, collocati in espositori dedicati nel reparto ortofrutta e confezionati in uno speciale packaging in cartone, rivestito in materiale compostabile ma in grado di trattenere l’acqua, che protegge il prodotto e la sua shelf life, lunga fino a 15 giorni, senza bisogno della catena del freddo.

                      Agricooltur

                      Una piccola serra aeroponica indoor per l’horeca

                      E per il settore horeca?

                      Per offrire a bistrot, ristoranti e cocktail bar soluzioni personalizzate e che si integrano perfettamente con l’ambiente circostante, Agricooltur propone tre moduli di coltivazione ed espositivi: MicroHortus, Aerofresh e MiniHortus. Si tratta di serre indoor di dimensioni diverse (vanno da 54 centimetri a 2,3 metri di altezza, ndr) che permettono ai prodotti di continuare a crescere fino al momento del consumo, mantenendo intatte tutte le loro qualità organolettiche.

                      Dove sono ad oggi i vostri siti produttivi?

                      Il quartier generale, dove ha sede la società agricola Urbancooltur, è a Carignano (To), poi abbiamo un punto di coltivazione a Milano City Life e uno a Genova, sotto il ponte Morandi. Inoltre lo scorso autunno abbiamo attivato il primo franchising al Caat di Torino, dove siamo presenti con una serra hi-tech.

                      Che referenze avete in catalogo?

                      Oggi le referenze che produciamo per la Gdo sono l’insalata Salanova, riccia e liscia, rossa e verde, e i basilici, dal classico che fa i volumi maggiori alle varietà aromatiche (basilico Thai Magic, basilico rosso, basilico foglia fine, basilico limone, basilico cannella). Per l’horeca inoltre abbiamo altre erbe aromatiche come salvia ananas, menta marocchina e menta bergamotto, coltivazioni speciali usate anche per guarnire i piatti (amaranto, kale green e red, mizuna green e red, nasturzio, pimpinella, tatsoi, vene cress) e micrortaggi (riso, senape, rucola, ravanello, porro, lenticchia, cavolo rosso, pisello, crescione, bietola).

                      L’orto aeroponico del Marin di Genova

                      In quali altri contesti possono essere utilizzati i vostri moduli espositivi?

                      Nelle mense aziendali ad esempio, attraverso la fornitura alle cucine di prodotti sempre freschi e buoni, coltivati direttamente nella sede aziendale, con la possibilità di attivare servizi per i dipendenti come il takeaway e il micromarket. Sono soluzioni adatte anche al real estate e a un’architettura green: pensiamo ad esempio a serre sui tetti o nelle facciate dei palazzi. Abbiamo anche un modulo trasportabile di coltivazione urbana, l’Hortus, un container recuperato che si adatta a vari contesti e può trasformarsi in un vero e proprio sito di produzione aeroponica, a disposizione dei cittadini. Infine ci rivolgiamo anche alle scuole, primarie e secondarie, con dei progetti di “Edu Farm” per educare i cittadini del futuro a scelte di consumo etiche e responsabili.

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