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                      Ahold Delhaize cresce in Usa con la “ricetta” omnicanale: +61% l’online

                      Ahold Delhaize – colosso della Gdo olandese – raccoglie i primi frutti dall’acquisizione dell’e-grocery statunitense FreshDirect, avvenuta nel 2020. L’e-grocery di FreshDirect, attivo nell’area di New York, traina la crescita del gruppo in Usa, che registra nel secondo trimestre un aumento del 61% delle vendite online sullo stesso periodo nel 2020, raggiungendo quota 908 milioni di dollari dai 564 milioni di dollari dell’anno precedente. Come spiega Frans Muller, chief executive del gruppo, a fare la differenza sempre più sarà la formula omnicanale, che nell’area newyorchese e limitrofa vede ora la combinazione dell’e-grocery di FreshDirect con i supermercati fisici Stop & Shop, sempre di proprietà del gruppo. Per adeguare la rete di supermercati alla nuova formula, il gruppo punta su ristrutturazioni, nuovi punti di ritiro click-and-collect e investimenti significativi nella tecnologia Mfc, mini centri automatizzati di preparazione ed evasione degli ordini

                      di Massimiliano Lollis

                      Ahold Delhaize FreshDirect

                      Risale allo scorso anno l’acquisizione da parte del colosso della Gdo olandese Ahold Delhaize dell’e-grocery statunitense FreshDirect (leggi qui). Secondo quanto riporta Grocery Dive, il gruppo distributivo – nato nel 2016 dalla fusione tra l’olandese Ahold e la belga Delhaize Group – raccoglie ora i frutti dell’acquisizione nell’area metropolitana di New York attraverso un’offerta omnicanale che coniuga il servizio e-grocery con il supermercato fisico a insegna Stop & Shop, sempre di proprietà del gruppo.

                      A confermare la “ricetta” omnicanale è Frans Muller, chief executive del gruppo olandese: “Ciò che osserviamo – spiega – è che molti clienti di FreshDirect vorrebbero avere anche un buon supermercato al loro disposizione. Abbinando gli store Stop & Shop al servizio FreshDirect siamo in grado di raggiungere i clienti di New York venendo incontro alle loro esigenze con un’offerta omnicanale”. La combinazione online e store fisico rappresenta il cardine della nuova strategia del gruppo nell’area: se da un lato l’acquisizione di FreshDirect ha permesso al gruppo di entrare nel mercato di New York, dall’altro avere un braccio di store “fisici” sotto l’insegna Stop & Shop permette di soddisfare le esigenze di un sempre maggior numero di consumatori dell’online grocery che però apprezzano anche la spesa nello store fisico.

                      Per il gruppo olandese, l’espansione nel mercato Usa è stata uno degli obiettivi principali fin dai primi anni di attività: è del 2020 la sua partnership con Instacart per fornire consegne a domicilio da più di 750 negozi dei propri store a insegna Hannaford, Food Lion, Giant Food e Stop & Shop. L’acquisizione di FreshDirect nel 2020 ha permesso al gruppo di fare il “grande salto” a New York.

                      Per adeguare i punti vendita di Stop & Shop alla nuova offerta omnicanale, il gruppo sta procedendo a un’ampia ristrutturazione della rete di store fisici: un centinaio di punti vendita (su un totale di oltre 400 nel nord-est Usa) sono stati completamente rinnovati, di cui 14 nel solo secondo trimestre.

                      Altro aspetto fondamentale sono i notevoli investimenti del gruppo nella tecnologia dei micro-fulfillment o Mfc, i mini centri automatizzati di preparazione ed evasione degli ordini sempre più utilizzati per la gestione dei click-and-collect: uno su tutti un Mfc in costruzione a Filadelfia per l’insegna Giant – altro brand statunitense di proprietà del gruppo – e diversi Mfc per Stop & Shop, come quello costruito a Hartford, Connecticut, nel 2019. La creazione di nuovi Mfc procede di pari passo con la creazione di nuovi punti di ritiro click-and-collect: nel solo secondo trimestre, il gruppo ne ha inaugurati 86, prevedendo di raggiungere quota 1.400 entro fine anno.

                      La scelta di avvicinare i brand FreshDirect e Stop & Shop – anche grazie a promozioni sui prodotti private label negli store, mirate a fidelizzare la clientela di FreshDirect nello store fisico – avviene in un momento in cui le due realtà devono far fronte alla concorrenza sempre più agguerrita, sia nell’online che nell’offline (leggasi discount, Amazon e i sempre maggiori competitor nel mondo delle consegne di grocery a domicilio). Anche per affrontare queste nuove sfide, lo scorso maggio il gruppo ha annunciato le dimissioni di David McInerney, cofondatore e Ceo di FreshDirect, e la nomina ad interim di Farhan Siddiqi, chief digital officer di Ahold Delhaize.

                      Ahold Delhaize FreshDirect

                      La tabella evidenzia la crescita delle vendite online di Ahold Delhaize, nel solo mercato Usa.

                      Nel frattempo, vengono confermate le previsioni di crescita positive. Lo scorso 11 agosto il gruppo ha pubblicato il report del secondo trimestre, che evidenzia vendite nette a livello globale per 18,6 miliardi di euro, con una crescita del 16,4% nel secondo trimestre rispetto al +14,4% dell’intero 2020. Crescita sostenuta anche dai consumi domestici nel corso della pandemia: “Con le prime aperture dopo i lockdown nel corso del secondo semestre – dichiara Muller nel comunicato ufficiale – i consumi alimentari domestici sono rimasti sostenuti. Pare infatti che molte delle abitudini formate dai consumatori durante la pandemia nel 2020 persisteranno, sostenute anche dalle nostre strategie per migliorare l’offerta omnicanale”.

                      Che le vendite online stiano diventando un elemento strutturale lo dimostrano anche i dati del report: solo in Usa le vendite online di Ahold Delhaize nel secondo trimestre 2021 sono cresciute del 61% raggiungendo quota 908 milioni di dollari dai 564 milioni di dollari dello stesso periodo nell’anno precedente. Crescita per la quale l’acquisizione di FreshDirect è stata determinante: escludendo le vendite derivanti da quest’ultimo, le vendite online Usa del gruppo sono cresciute del 29% a fronte di un quanto mai straordinario 126,8% dello stesso periodo nel 2020, in gran parte dovuto al periodo dei primi lockdown. Secondo Muller, le prospettive dovrebbero rimanere positive per tutto il 2021, con una crescita delle vendite online in Usa che per l’anno fiscale 2021 ci si aspetta raggiungerà il 70%.

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