Dalla Redazione
Parte a luglio il progetto “L’angolo del Mercato” che vede coinvolta la struttura all’ingrosso del Mercato ortofrutticolo di Cesena, i rivenditori e gli agricoltori del territorio romagnolo. Grazie ad un accordo fra le varie parti, per tutta l’estate i punti vendita andranno a valorizzare pesche, nettarine, albicocche, ciliegie, susine e le verdure prodotte dai coltivatori romagnoli.
“Non è una forma di autarchia – spiega il presidente Domenico Scarpellini presidente del Mercato -, ma piuttosto la voglia di far conoscere ai consumatori quello che è a disposizione a chilometro zero. È la nostra la vera filiera corta. Nel giro di poche ore la frutta passa dall’albero al negozio e quindi a casa delle famiglie”.
Nei negozi aderenti dalle prossime settimane arriverà materiale informativo cartaceo e i gestori avranno l’accortezza di spiegare nel dettaglio l’evolversi della produzione, consigliando i clienti in base alle loro reali esigenze. Si tratta di una formula di vendita assistita che, nei grandi supermercati, non è possibile praticare per via delle tempistiche e delle quantità in gioco. Nei piccoli negozi, invece, il rapporto umano è ancora fondamentale e con questo ne trae giovamento la qualità.
Poi sarà a disposizione anche un ‘vademecum’ che riporta la successione stagionale di frutta e verdura e le proprietà nutritive di ogni vegetale. Ciò si inserisce nella scia di quanto il Mercato fa da anni, cioè l’educazione alimentare. Durante l’inverno questa passa attraverso gli alunni delle scuole, mentre d’estate si punta direttamente alle famiglie.
Nel punto vendita i titolari allestiranno un ‘angolo’ ben visibile dove apparirà la locandina “Freschezza e tipicità”. In questo corner troveranno spazio solo prodotti locali e stagionali: ora vanno per la maggiore pesche, nettarine, albicocche e susine, mentre per la verdura si è già in piena raccolta di lattuga, fagiolino e pomodoro.
Scarpellini conclude dicendo che “ogni punto vendita potrà mettere in risalto gli articoli che più soddisfano la propria clientela. L’importante è che ne esalti la provenienza del territorio”.
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