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                      Aldi Usa, al via i nuovi obiettivi di sostenibilità fino al 2030

                      Aldi Usa annuncia i nuovi obiettivi relativi alla sostenibilità che comprendono la diminuzione di emissioni di gas serra, la riduzione di rifiuti generati, la rivisitazione dei materiali utilizzati per l’imballaggio dei propri prodotti e la riduzione dello spreco alimentare. Entro il 2025, infatti, il discount mira a ridurre le sue emissioni di gas serra del 26% mentre i materiali che utilizza per l’imballaggio verranno da un lato ridotti del 15%, dall’altro il discount li sostituirà con materiali riutilizzabili, riciclabili o compostabili. Entro il 2030, inoltre, Aldi dimezzerà la quantità di rifiuti alimentari che produce attualmente. L’annuncio arriva in un momento in cui Aldi, già da qualche anno impegnata sul fronte della sostenibilità, sta crescendo rapidamente negli Stati Uniti e Ahold Delhaize e Kroger – così come anche altre catene – si stanno facendo sempre più “green” nelle azioni di tutti i giorni e negli obiettivi da raggiungere

                      Dalla Redazione

                      Aldi

                      Aldi prosegue nella svolta sostenibile, non solo in Italia (leggi qui) o in UK (leggi qui). Anche negli Stati Uniti l’insegna tedesca dei discount sta avviando numerosi obiettivi rivolti a una maggiore sostenibilità: dalla riduzione delle emissioni di gas serra ai rifiuti che l’insegna produce, dalla diminuzione delle spreco alimentare a una revisione dei materiali utilizzati per gli imballaggi in un ottica più green. Nello specifico, Aldi ha fatto sapere con un comunicato che entro il 2025 ridurrà del 26% le emissioni di gas serra. Come? Virando il proprio approvvigionamento energetico verso fonti di energia solare ed eolica. Ad oggi Aldi conta pannelli solari in 111 negozi e 12 centri di distribuzione in tutti gli Usa e aggiungerà pannelli solari ai magazzini in Alabama e Kansas, oltre a circa 60 negozi entro la fine del 2022. già ora Aldi è riconosciuta dall’EPA (Environmental Protection Agency) come leader dell’energia verde, tanto che attualmente Aldi si rifornisce di energia rinnovabile sufficiente per alimentare i suoi più di 2.000 negozi, 25 magazzini e uffici.

                      Tra gli obiettivi anche quello di riciclare più del 90% dei rifiuti entro il 2030. I piani per raggiungere questi obiettivi sono in fase di sviluppo e dovrebbero includere il compostaggio, la donazione di prodotti non alimentari e l’ampliamento di iniziative di riciclo e recupero degli alimenti. Già nel 2020, Aldi ha riciclato quasi 300.000 tonnellate di materiale, evitando l’equivalente di emissioni di gas serra di quasi 34 milioni di litri al mese. Sempre entro il 2030, Aldi ha in programma di ridurre i rifiuti alimentari del 50%. Già nel 2020, per combattere lo spreco alimentare e aiutare chi era in difficoltà, Aldi ha donato più di 29 milioni di di prodotti alle banche alimentari locali, come Feeding America.

                      Aldi Usa

                      Entro il 2025, Aldi ridurrà inoltre del 15% i materiali utilizzati per l’imballaggio e convertirà tutti gli imballaggi dedicati ai prodotti Aldi utilizzando materiali riutilizzabili, riciclabili o compostabili. Obiettivo non da poco visto che più del 90% dei prodotti che Aldi vende sono a marchio proprio. Entro la fine di quest’anno, inoltre, lo Styrofoam (polistirene estruso) sarà rimosso da tutti gli imballaggi dedicati ai prodotti. Ad oggi, Aldi ha riprogettato gli imballaggi dei propri prodotti al fine di rimuovere o ridurre la plastica in eccesso dal packaging di alcuni prodotti come il tè e il pane. In alcuni negozi selezionati, Aldi sta anche introducendo imballaggi alternativi per prodotti deperibili come mirtilli e pomodori, che usano il 20% in meno di plastica rispetto ai contenitori tradizionali, e per i peperoni misti, che usano il 44% in meno di plastica.

                      Inoltre, il discount sta inserendo nelle etichette informazioni per promuovere il riciclo a casa. Altri test sono in corso in alcuni punti vendita per far sì che la propria clientela utilizzi solo sacchetti di carta riciclabili e compostabili per le mele, così come cercare di eliminare tutti i sacchetti di plastica multiuso da sei negozi a Richmond, Virginia. Inoltre, Aldi stima che la “buona pratica” di non utilizzare bag per la spesa monouso in plastica ha evitato che 15 miliardi di shopper finissero in discariche o negli oceani. Gli obiettivi di sostenibilità di Aldi si basano su diverse misure che l’azienda in parte sta già adottando. Se da un lato Aldi sta portando avanti già da qualche anno iniziative volte a una maggiore sostenibilità, dall’altro, questi obiettivi, sembrano rispondere a una domanda crescente, da parte dei clienti e non solo, di una maggiore sostenibilità.

                      L’annuncio arriva in un momento in cui Aldi sta crescendo esponenzialmente negli Stati Uniti e insegne come Ahold Delhaize e Kroger si stanno facendo sempre più “green” nelle azioni di tutti i giorni e negli obiettivi da raggiungere. Kroger, ad esempio, ha affermato di voler rendere il suo packaging a marchio privato più sostenibile passando a materiali riciclabili, compostabili o riutilizzabili al 100% e togliendo qualsiasi tipo di imballo in eccesso. All’inizio dell’anno, inoltre, The Giant Company ha annunciato che si sta indirizzando verso alternative di refrigerazione più “green” per ridurre le emissioni del sistema di refrigerazione. Ahold Delhaize invece sta lavorando per dimezzare i suoi rifiuti alimentari entro il 2030, mentre United Natural Foods, Inc, ha presentato nuovi obiettivi di sostenibilità a gennaio, secondo i quali dimezzerà entro il 2025 i suoi rifiuti alimentari.

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