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                      Aldi Usa si apre alle vendite online: partnership con Instacart in tre città

                      Il colosso tedesco del mondo discount si lancia nell’e-commerce alimentare negli Stati Uniti e testa a Los Angeles, Dallas e Atlanta il servizio a Instacart, startup californiana leader nel settore del food delivery, nata nel 2012 e già utilizzata da altri big della Gdo americana come Target, Whole Foods Market e Costco. Il nuovo servizio parte a fine agosto: la spesa si effettua tramite il sito e la app di Instacart e la consegna avviene direttamente a casa dell’utente in meno di un’ora

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Entro il 2022 Aldi negli Stati Uniti passerà dagli attuali 1.600 a 2.500 pdv (credits: Aldi Usa)

                      Aldi Usa ha annunciato a metà agosto di avere stretto una partnership con Instacart, l’unicorno della Silicon Valley, che ha applicato il modello di Uber ed Airbnb al settore del food delivery (il servizio dispone infatti di singoli individui indipendenti e delle loro auto per portare cibo dai negozi a domicilio). A partire da fine mese il colosso tedesco del discount e la start up californiana daranno quindi il via di concerto all’e-commerce alimentare in tre grandi città test: Los Angeles, Dallas e Atlanta.

                       

                      La spesa si effettua direttamente tramite il sito e la app di Instacart (che percepisce solo una tassa di consegna). La società ritira la merce acquistata dai punti vendita Aldi e la consegna direttamente a casa del cliente in meno di un’ora.

                       

                      L’esperimento pilota sarà in futuro esteso gradualmente ad altre importanti città statunitensi.

                       

                      Instacart consegna la spesa a domicilio in meno di un’ora con fattorini indipendenti

                      “Attualmente non offriamo ai clienti la possibilità di fare acquisti online direttamente dal nostro sito”, ha dichiarato Scott Patton, vice presidente Corporate Buying di Aldi Usa all’agenzia Reuters. La partnership con Instacart infatti è solo un modo per testare la domanda on-line di generi alimentari. “La spesa online – continua il vice presidente – rappresenta una percentuale di mercato ancora relativamente bassa del business aziendale, ma è in continua crescita”.

                       

                      Sul mercato statunitense Instacart è già convenzionato anche con altri importanti retailer come Target, Whole Foods Market e Costco.

                       

                      Un rapporto della Food Marketing Institute realizzato in collaborazione della società di ricerche di mercato Nielsen, nel gennaio 2017, ha stimato che l’e-commerce di generi alimentari nel periodo 2016-2025 continuerà a crescere negli Stati Uniti. Dall’attuale 4,3% del totale delle vendite di food & beverage nel canale retail si passerà a una percentuale di oltre il 20%, con un fatturato che potrebbe sfiorare i 100 miliardi di dollari. Solo nel 2016 le vendite di generi alimentari online sono ammontate a circa 20,5 miliardi di dollari.

                       

                      Il reparto frutta e verdura di un discount americano (credits: Aldi Usa)

                      La scelta di Aldi Usa avviene in un momento non facile, all’interno del quale le principali catene distributive del Paese, sono concentrate su una “guerra dei prezzi”. Cresce la concorrenza. La rivale tedesca Lidl ha iniziato ad aprire negozi negli Stati Uniti (leggi qui), mentre sul fronte dell’e-commerce c’è da fare i conti con l’avanzata inarrestabile di Amazon, che, dopo avere acquisito la catena di supermercati Whole Foods Market, ora sta facendo nuovi test sui punti vendita fisici con il servizio Instant Pickup (leggi qui).

                       

                      Per meglio posizionarsi sul mercato americano, Aldi nel mese di giugno aveva annunciato che avrebbe investito circa 3,4 miliardi di dollari per espandere la sua rete commerciale negli Stati Uniti, passando dagli attuali 1.600 punti vendita a 2.500 discount entro il 2022.

                       

                      Parlando di prezzi, a maggio Jason Hart, amministratore delegato di Aldi Usa, aveva detto sempre a Reuters che la catena avrebbe avuto i prezzi più bassi, impegnandosi sull’acquisizione di marchi “in-house” per conquistare quella fetta di clienti più sensibili al prezzo.

                       

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