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                      Alibaba si allea con Auchan e rileva il 36% degli ipermercati Sun Art Retail

                      Il colosso dell’e-commerce Alibaba è sempre più offline: appena firmato un accordo per acquisire il 36% della catena di supermercati cinese Sun Art Retail, per il 33% partecipata dal gruppo Auchan Retail. Un affare da 2,9 miliardi di dollari, che ricorda l’operazione di Amazon con Whole Foods e che conferma una tendenza: i colossi dell’e-commerce cercano l’integrazione con i negozi reali, dove ancora oggi avviene la maggior parte degli acquisti. Intanto si inseguono voci su possibili alleanze europee da parte di Amazon, magari con la stessa Auchan. Secca la smentita da parte del direttore generale di Auchan Retail, Wilhelm Hubner, che osserva: “Credo che Amazon abbia un approccio al commercio molto industriale e molto poco “umano”, e questa non è la nostra visione”

                      di Massimiliano Lollis

                      Auchan Alibaba

                      Jack Ma, fondatore e Ceo di Alibaba, il gigante cinese dell’e-commerce

                      A pochi giorni dal record di vendite online in occasione del Singles’ Day (leggi qui), Alibaba torna a far parlare di sé, e lo fa con un accordo milionario. Il gruppo cinese, che in cassa ha ben 475 miliardi di dollari, ha infatti appena annunciato un accordo per acquisire il 36% della catena di supermercati cinese Sun Art Retail Group Ltd., per la cifra di 2,9 miliardi di dollari. 

                      Che si tratti di un affare promettente lo dicono i numeri: la catena comprende infatti 450 ipermercati sparsi per la Cina ad insegna RT-Mart e Auchan – il gruppo francese Auchan Retail ne possiede il 33% – e viene oggi riconosciuta come una delle realtà più redditizie del suo genere. Come riporta oggi Reuters, gli analisti di Morgningstar avrebbero già previsto una crescita del 6% nei ricavi nel corso dei prossimi 5 anni, tenendo conto del risparmio derivante dalle minori perdite per le attività online della catena: una su tutte, la gestione del portale di e-commerce feiniu.com.

                      Auchan Alibaba

                      Il portale di e-commerce feiniu.com della catena Sun Art Retail Group Ltd.

                      Come parte di un’alleanza con i francesi di Auchan Retail e il gruppo taiwanese Ruentex Group, Alibaba acquisirà quindi le quote di Ruentex, mentre Auchan Retail innalzerà le proprie. L’alleanza andrà alla conquista di un mercato – quello del retail alimentare – di 500 miliardi di dollari, mentre il gruppo di Jack Ma è sempre più determinato ad investire nei negozi reali – il cosiddetto offline – dove si effettuano ancora l’85% delle vendite. Daniel Zhang, chief executive officer di Alibaba, è convinto che la dimensione fisica del commercio sia ancora determinante: “I negozi reali giocano un ruolo fondamentale nell’esperienza del consumatore – afferma Zhang in un comunicato – e dovrebbero essere potenziati attraverso la tecnologia dei big data e dei servizi personalizzati nell’economia digitale”.

                      A questo punto, il parallelismo con l’acquisizione di Whole Foods da parte di Amazon è praticamente immediato: in effetti, quando si tratta di cercare di dotarsi di un’infrastruttura di negozi reali – in inglese, il cosiddetto “brick and mortar business” – già presenti sul territorio e ben collaudati, gli obiettivi di Alibaba e di Amazon convergono. Con la differenza, però, che il gruppo cinese è già da tempo attivo su questo fronte, avendo investito dal 2015 a oggi ben 9,3 miliardi di dollari.

                      Lo shopping di Jack Ma in Cina è molto ambizioso, potendo contare – oltre a un quinto delle quote della Suning Commerce Group (specializzata in elettronica) – anche investimenti nei supermercati Hema, in quelli della catena Lianhua e nella catena discount Sanjiang Shopping. Ma la rappresentazione più scenografica e reale della presenza offline di Alibaba sarà il centro commerciale di 40.000 mq “More Mall” a Hangzhou, che come è ormai noto da tempo, verrà inaugurato ad aprile 2018 e ospiterà, tra gli altri, proprio i supermercati Hema.

                      Ora ci si chiede se ci possa essere una “controffensiva” di alleanze europee da parte di Amazon. Il mese scorso, la catena di supermercati francese Leclerc ha reso noto di essere stata contattata da Amazon riguardo una possibile collaborazione logistica, mentre alcune voci di corridoio parlano di possibili accordi tra il colosso di Seattle e le catene Casino e Carrefour. A questo punto, sarebbe forse lecito ipotizzare un “gioco” su due livelli da parte di Auchan, con Alibaba in Cina e con Amazon in Europa? 

                      Come riporta oggi Reuters, dal responsabile del gruppo Auchan Retail Wilhelm Hubner arriva un secco no, accompagnato però da una “stoccata” nei confronti del colosso di Seattle, cosa che non dispiacerà ai soci cinesi: “No. Non siamo stati contattati da Amazon in Europa o in qualsiasi altro Paese. In ogni caso, credo che Amazon abbia un approccio al commercio molto industriale e molto poco “umano”, e questa non è la nostra visione. Per questa ragione, non avremmo nemmeno potuto iniziare a dialogare con Amazon”. 

                       

                      Auchan Alibaba

                      Wilhelm Hubner, direttore generale di Auchan Retail Groupe

                      Al di là del fatto che molti a questo punto si chiederanno in cosa consista la presunta dimensione umana nel business del colosso cinese rispetto a quello statunitense, viene perlomeno fatta chiarezza sulle aree di competenza della partnership con Alibaba. Hubner è stato netto sul fatto che per il momento questa si concentrerà sulla Cina, pur non escludendo la possibilità di scenari futuri oltreconfine: “Questa partnership – afferma Hubner a Reuters – riguarda la Cina e la priorità è farne un successo. Il futuro dirà se ci saranno altre collaborazioni con Alibaba in altri Paesi”.

                      Sempre secondo l’agenzia Reuters, Hubner avrebbe anche riferito riguardo un interesse – da parte di Alibaba – ad approvvigionarsi attraverso Auchan di prodotti francesi, italiani e spagnoli per le proprie piattaforme di e-commerce e per il mercato cinese: un dettaglio decisamente interessante anche per le prospettive del made in Italy in estremo Oriente. In ogni caso, la Cina non è un mercato inedito per Auchan, che vi è presente dal 1998: il gruppo francese ricava infatti dal “Paese di mezzo” il 30% del proprio fatturato annuale, un dato che fa della Cina il suo secondo mercato più importante. 

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