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                      Amazon Go Grocery: debutta a Seattle il primo supermercato senza casse per famiglie

                      Amazon Go Grocery

                      Copyright: Lauren Thomas, CNBC.

                      Ha aperto oggi a Seattle Amazon Go Grocery, il primo vero e proprio supermercato di Amazon “senza casse”, che si differenzia dai 25 punti vendita Amazon Go per dimensione (oltre 960 mq contro circa 200) e per offerta. Se infatti i negozi Amazon Go sono pensati soprattutto per gli impiegati degli uffici, il nuovo format – con un assortimento di 5mila referenze – è rivolto alle famiglie e a chi ha intenzione di fare una spesa più consistente. La tecnologia però è la stessa: centinaia di occhi elettronici tracciano ogni nostro movimento e ci permettono di uscire con la spesa senza nemmeno tirare fuori il portafoglio, poiché l’importo della spesa viene automaticamente conteggiato sulla carta di credito associata all’account del cliente. Molti ora si chiedono se questa sarà la fine di Whole Foods, rilevata da Amazon nel 2017. La risposta – per ora – è negativa: “Non stiamo cercando di imitare Whole Foods qui, né di sostituirlo” spiega Cameron Janes (Amazon), che mette in chiaro che l’offerta di Amazon Go Grocery affiancherà quella biologica di Whole Foods

                      di Massimiliano Lollis

                      Amazon Go Grocery

                      Foto: Lauren Thomas, CNBC.

                      Ha aperto oggi a Seattle, nel quartiere di Capitol Hill, il primo supermercato senza casse Amazon Go Grocery. Lo store – che vede la luce dopo cinque anni di lavoro da parte del colosso di Jeff Bezos – rappresenta l’applicazione della tecnologia senza casse dei suoi convenience store firmati Amazon Go ad un contesto più grande, quello di un vero e proprio supermercato. 

                      Come riporta la Cnbc, lo store, che si estende su una superficie di oltre 960 mq – ridotta se paragonata con la superficie media dei supermercati Usa, circa 3.700 mq – utilizza la stessa tecnologia utilizzata negli Amazon Go (oggi sono 25 i punti vendita attivi in Usa): il cliente accede al tornello del punto vendita con il suo codice Qr tramite la app per smartphone, sceglie e mette nel carrello i prodotti che gli interessano, mentre un sistema molto complesso di videocamere riprende e registra ogni suo movimento. A quel punto basta uscire dal negozio senza nemmeno tirare fuori il portafogli, poiché l’importo della spesa viene automaticamente conteggiato sulla carta di credito associata all’account del cliente. Lo store richiede una presenza minima del personale, anche se ci sarà sempre un certo numero di commessi per rispondere alle domande dei clienti e riempire gli scaffali. 

                      “In questo negozio potete vedere un sacco di progressi – ha detto alla Cnbc Cameron Janes, vice presidente della divisione che si occupa dei punti vendita fisici di Amazon – soprattutto nel reparto l’ortofrutta. Ma questo è solo l’inizio: qui e in tutti i nostri negozi fisici cerchiamo di lavorare venendo incontro alle esigenze del cliente, puntando sulla nostra capacità di differenziarci”.

                      Amazon Go Grocery

                      Foto: Lauren Thomas, CNBC.

                      Cameron Janes, che non ha svelato ai giornalisti se questo sarà solo il primo Amazon Go Grocery di una lunga serie o meno, ha spiegato che, se gli store Amazon Go sono pensati soprattutto per servire gli impiegati nei quartieri degli uffici, a colazione e nelle pause pranzo, questo nuovo Amazon Go Grocery è rivolto in particolare alle famiglie e a chi si reca al supermercato per preparare qualcosa di buono per cena, o a riempire la dispensa per la settimana.

                      L’assortimento dello store – definito da Janes una sorta di “neighborhood market”, o mercato rionale – comprende circa 5mila referenze inclusi prodotti ortofrutticoli e caseari, carne e pesce, così come prodotti da forno, ma anche la classica offerta di prodotti grocery per la casa e una selezione ampia di vini e birre, oltre ad un angolo caffetteria self-service. Alcuni di questi prodotti, soprattutto nel reparto ortofrutta, provengono dagli stessi fornitori di Whole Foods, ma tra gli scaffali si trovano anche i brand più conosciuti a livello nazionale ed una varietà di prodotti a marchio proprio di Amazon, come Happy Belly.

                      Ogni prodotto ha il suo prezzo, per cui non è necessario pesare il prodotto, sia esso frutta o verdura. Per esempio, nota sempre la Cnbc, il prezzo delle banane è 19 centesimi di dollari l’una, mentre gli avocado arrivano a 49 cent. Ma sviluppare una tecnologia in grado di seguire ogni azione di ogni cliente nel reparto ortofrutta (scelta del prodotto e inserimento nel carrello, o nel sacchetto) non è stato facile: “Questa – continua Janes – è stata la più grande sfida: permettere ai clienti di non preoccuparsi di nient’altro se non della loro spesa, senza doversi occupare della tecnologia”.

                      Amazon Go Grocery

                      Foto: Lauren Thomas, CNBC.

                      Quello che ora in molti si chiedono è se questo nuovo format soppianterà Whole Foods. La risposta è negativa: “Non stiamo cercando di imitare Whole Foods qui, né di sostituirlo” spiega Janes, che mette in chiaro che l’offerta di Amazon Go Grocery semplicemente affiancherà quella specialmente biologica e naturale di Whole Foods. 

                      In un mondo, quello della grande distribuzione Usa, che vede una competizione sempre più serrata – tecnologie di punti vendita senza casse stanno per essere testate e sviluppate anche da altri competitor di Amazon come 7-Eleven e Walmart – e margini di profitto sempre più risicati, Amazon sa bene che, per quanto in crescita, le vendite grocery online in Usa sono solamente il 3% del totale. E lo sa talmente bene che nel 2017 ha deciso di investire in modo importante sul grocery “fisico”, acquisendo la catena – tempio del cibo e bio naturale – Whole Foods Market e tutti i suoi punti vendita per la cifra record di 13,7 miliardi di dollari. Secondo diversi esperti, Amazon, forte del suo potere – oltre un trilione di dollari il suo valore totale di mercato in borsa, con una crescita delle sue azioni di oltre il 20% nell’ultimo anno – oggi ha la possibilità di sperimentare più di altre catene nel campo del retail, senza doversi preoccupare eccessivamente del profitto.  

                      Tornando alla tecnologia “cashierless” o senza casse che contraddistingue questo nuovo format, è spontaneo chiedersi – come fa Usa Today – se il sistema sia in grado di prevenire anche i furti non essendoci alcun cassiere in carne ed ossa, ed essendo il motto dello store “Just walk out”. “Lavoriamo nella convinzione che il 99,9% dei nostri clienti siano onesti – spiega Janes a Usa Today -, in ogni caso il furto per noi non ha mai rappresentato un problema rilevante”. In effetti, osserva il giornale statunitense, il furto può non essere una buona idea vista la presenza di centinaia di occhi elettronici puntati su di noi quando entriamo in uno di questi negozi. E se la sensazione di essere spiati per qualcuno potrebbe non essere entusiasmante, Janes rassicura: “Abbiamo aperto 25 store senza casse, e non ci sono mai state lamentele”. Per quanto guarda infine l’accuratezza della tecnologia nel registrare ogni acquisto, Janes risponde netto: “Le nostre videocamere sono accurate al 100%, è raro che un cliente ci segnali anomalie”.

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