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                      Anecoop, è campagna record: bio e IV gamma in crescita, fatturato a 663 milioni

                      È campagna record per Anecoop: nel 2016/17 registrate vendite per 663 milioni di euro (+3,8% sull’esercizio precedente) e 835.000 tonnellate in volume (+6,8% rispetto alla stagione precedente). Mai così bene per la cooperativa spagnola, che riunisce 69 aziende agricole. Tra gli ambiti più performanti di Anecoop c’è la produzione di ortofrutta bio, con vendite cresciute da 6 a 40 milioni di euro negli ultimi 5 anni, e l’offerta di IV gamma, con vendite quasi raddoppiate, a 2 milioni di euro. L’anguria rimane uno dei prodotti di punta dell’azienda con 130.000 tonnellate vendute, seguita dai cachi (100.000 tonnellate). Unico neo della stagione eccezionale sono gli agrumi, che a causa del clima sfavorevole registrano bassa produttività, con vendite simili a quelle dell’anno precedente

                       

                      di Massimiliano Lollis

                       

                      Anecoop

                      Un momento dell’assemblea dei soci di Anecoop del 15 marzo a Valencia

                      Ottimi risultati per Anecoop, la cooperativa spagnola dell’ortofrutta che riunisce 69 aziende agricole. Nel corso dell’assemblea annuale dei soci – tenutasi a Valencia lo scorso 15 marzo – l’azienda ha infatti presentato i dati relativi alla campagna 2016/17, che rilevano 835.000 tonnellate in volume commercializzato (+6,8% rispetto alla stagione precedente) e un fatturato da 663 milioni di euro, in aumento del 3,8% sull’esercizio precedente. Il risultato consolidato supera il milione di tonnellate e gli 851 milioni di euro di vendite (+6% sul precedente esercizio).

                       

                      “Il successo di Anecoop – ha affermato il presidente di Anecoop, Alejandro Monzón – è reso possibile grazie alla ottima gestione imprenditoriale: per questo proseguiremo in questa direzione, mettendo al primo posto i soci e la loro integrazione. Tutto questo ci permette di essere più competitivi affrontando le sfide del mercato con nuovi progetti che siano in armonia con i trend di consumo”. È proprio grazie all’attenzione dell’azienda nei confronti delle preferenze dei consumatori se oggi Anecoop può vantare risultati senza precedenti soprattutto sul fronte delle vendite dell’ortofrutta bio (commercializzata dalla filiale Solagora) – lievitate da 6 a 40 milioni di euro negli ultimi 5 anni -, e su quello dell’offerta di IV gamma (con marchio Janus Fruit SL) che ha visto vendite quasi raddoppiate, a 2 milioni di euro.

                       

                      Ma quali sono state le categorie di prodotto più performanti della stagione? Al primo posto ci sono le angurie, che si confermano essere core business della cooperativa, avendo totalizzato nel corso dell’esercizio vendite per 130.000 tonnellate grazie alla continua innovazione varietale sostenuta dalla cooperativa. Bene anche le vendite di cachi100.000 tonnellate -, così come quelle di melograni, kiwi e frutta esotica, alla quale l’azienda ha dedicato una società specifica – la “Exóticos del Sur” – specializzata in papaya di alta qualità per il mercato europeo (leggi qui). Oltre alle buone performance di meloni, frutti di bosco e uva, c’è la frutta a nocciolo. In questo ambito si distingue la ciliegia, la cui coltivazione si sta consolidando in diverse zone della penisola iberica, come nella Valle del Ebro.

                       

                      Anecoop

                      Anecoop commercializza papaya per il mercato europeo con il marchio “Exóticos del Sur”

                      Nel quadro della stagione da record di Anecoop si è però riscontrata anche la bassa produttività degli agrumi, soprattutto a causa del clima non favorevole: circostanza che ha fatto sì che questa fosse una campagna atipica per la frutta, che ha infatti superato per la prima volta gli agrumi sul fronte dei volumi. “La campagna di arancia e mandarini – afferma l’azienda – è stata caratterizzata da bassa produttività, con vendite simili a quelle dell’anno precedente. Per limoni e pompelmi c’è stato un significativo calo dei prezzi, compensato però dalla crescita nella produzione”. L’azienda ha fatto presente che gli agrumi – prodotto tradizionalmente legato alla cooperativa fin dalla sua nascita – sono però al centro di una serie di sperimentazioni di nuove varietà e di nuove iniziative commerciali.

                       

                      Buone performance anche per gli ortaggi, che hanno visto una crescita sostenuta dei prezzi. In termini di volume è stata una campagna molto simile alla precedente: pomodori al primo posto, seguiti da insalate, broccoli e prodotti coltivati in serra. In questo caso, l’attivitità di Anecoop France – la filiale francese – ha permesso di portare a casa vendite in crescita del 40% nel corso della campagna. Infine – last but not least -, la produzione vitivinicola, che per la prima volta nella storia quarantennale della cooperativa ha superato i 30 milioni di euro di fatturato, con una crescita vicina al 17% rispetto all’anno precedente.

                       

                      Fondato nel 1975, il Gruppo Anecoop – uno dei maggiori operatori a livello mondiale di agrumi e primo operatore di angurie e cachi in Europa, con una rete commerciale che va dall’Europa alla Cina, passando dalla Russia – oggi vede la presenza di 69 soci ortofrutticoli e vitivinicoli, di cui 6 entrati a far parte del gruppo nel corso degli ultimi due anni.

                       

                      L’export rimane centrale per il gruppo, che oggi esporta in 73 Paesi, con l’Europa a fare la parte del leone (90%). Tra i Paesi Ue è la Francia ad acquistare più di tutti (192.000 tonnellate), seguita da Spagna (171.000 tonnellate) e  Germania (123.000 tonnellate). Il mercato dell’Europa orientale è invece quello che ha visto la crescita più veloce, con vendite in aumento del 10% nel 2016/17 grazie all’espansione della filiale polacca Anecoop Polska.

                       

                       

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