Cambio al vertice del Gruppo Apofruit. Il consiglio di amministrazione della grande cooperativa ortofrutticola con sede centrale a Cesena e centri di ritiro e lavorazione in diverse regioni italiane, ha conferito a Ernesto Fornari l’incarico di direttore generale, carica ricoperta per sei anni da Ilenio Bastoni. Ernesto Fornari, 61 anni, romagnolo, cresciuto professionalmente all’interno delle società del Gruppo, vanta una consolidata esperienza e una profonda conoscenza delle dinamiche del mondo della produzione, del mercato e delle relazioni con la base sociale. Membro della direzione generale, ha guidato per 23 anni la controllata Canova Srl, la società commerciale del Gruppo specializzata nel settore del biologico. Voci sul cambio al vertice circolavano da alcuni giorni a seguito dei malumori emersi nel corso dell’ultima assemblea dei soci. A pesare, in particolare, il recente divorzio dalla cooperativa trentina SFT

Dalla Redazione

Ernesto Fornari, nuovo direttore generale di Apofruit Italia

Cambio al vertice del Gruppo Apofruit. Il consiglio di amministrazione della grande cooperativa ortofrutticola con sede centrale a Cesena e centri di ritiro e lavorazione in diverse regioni italiane, ha conferito a Ernesto Fornari l’incarico di direttore generale. Ernesto Fornari, 61 anni, romagnolo, cresciuto professionalmente all’interno delle società del Gruppo, vanta una consolidata esperienza e una profonda conoscenza delle dinamiche del mondo della produzione, del mercato e delle relazioni con la base sociale. Membro della direzione generale, ha guidato per 23 anni la controllata Canova Srl, la società commerciale del Gruppo specializzata nel settore del biologico e licenziataria del marchio Almaverde Bio per tutto il comparto ortofrutta fresca.

Ernesto Fornari prende così il testimone da Ilenio Bastoni, che ha ricoperto la carica di direttore generale per sei anni (leggi l’articolo). Prima di lui Renzo Piraccini, oggi presidente di Macfrut. Bastoni è un manager di grande spessore: figlio di un frutticoltore romagnolo, cresciuto all’interno della cooperativa cesenate con ruoli di sempre maggiore responsabilità, architetto dei successi di un gruppo che è arrivato a fatturare oltre 300 milioni di euro nel 2019. Bastoni rimane (per ora) presidente di Almaverde Bio e Origine Group. La decisione era nell’aria a seguito dei malumori emersi nel corso dell’ultima assemblea dei soci che ha approvato i dati di bilancio, che hanno evidenziato una flessione del 5% del fatturato e del 12% dei volumi lavorati nel 2019, con una liquidazione ai soci pari a 1/3 del fatturato (104 milioni su 310).

A pesare sull’avvicendamento, avvenuto in un’annata drammatica per la frutta estiva a causa delle calamità naturali, sarebbe stato il recente divorzio dalla cooperativa trentina SFT, forte in particolare nelle mele, anche biologiche, con volumi annuali attorno alle 40 mila tonnellate. SFT era uscita anni fa da La Trentina per provare a camminare da sola con OP Valli Trentine per poi entrare nel 2015 nell’orbita del Gruppo Apofruit, che ad Aldeno aveva mandato anche un suo manager, Enrico Zignani, con funzioni di responsabile vendite. Nel frattempo la SFT ha attraversato anche alcuni guai giudiziari. Si dice che la cooperazione trentina non abbia mai digerito l’intromissione romagnola, così come la politica locale. Il divorzio è così arrivato negli ultimi mesi: fuori Apofruit (e alcuni progetti sulle mele) e dentro Sant’Orsola. E quando si perde una partita importante, di solito a pagare dazio è l’allenatore.

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo una nota inviata dal Gruppo Apofruit che riportiamo integralmente: ++”In merito all’articolo pubblicato oggi su Fm – Fruitbook Magazine dal titolo “Apofruit, Fornari nuovo direttore generale. Su gestione Bastoni pesa caso SFT”, esigiamo una vostra dichiarazione/rettifica che quanto scritto circa le motivazioni del cambio al vertice sono vostre supposizioni e che vi assumete le responsabilità di quanto scritto“.++ Da parte nostra aggiungiamo che abbiamo chiesto ad Apofruit Italia le motivazioni di questo repentino cambiamento ai vertici – Ilenio Bastoni non era a fine mandato e a lui non è dedicata nemmeno una parola nelle cinque righe di comunicato stampa inviato il 18 settembre –  ma abbiamo raccolto solo parole sgarbate.

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