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                      Arance Moro e Sanguinello: si apre il mercato Giapponese

                      Oltre alle arance Tarocco si può ora esportare nel più avanzato dei Paesi asiatici anche le varietà rosse “minori” Moro e Sanguinello. Solo “tecnicamente” però. Nella pratica, per via della logistica complicata e della mancanza di massa critica, rimane quasi impossibile esportare in Giappone

                      “Lo sblocco delle esportazioni delle arance italiane Moro e Sanguinello in Giappone è una notizia assai positiva per l’ortofrutta italiana, un comparto che dedica sempre maggiore attenzione ai mercati esteri per trovare sbocchi alle nostre produzioni di qualità”.

                      Il sottosegretario di Stato al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione, ha così commentato la conclusione del negoziato per l’autorizzazione alla commercializzazione in Giappone delle arance Moro e Sanguinello. Finora le arance italiane esportabili in Giappone erano unicamente quelle Tarocco, la varietà di punta tra le arance rosse, protetta anche a livello comunitario con l’Igp.

                      Le autorità di Tokyo hanno reso noto di aver completato la revisione della normativa interna in modo da poter adesso consentire la commercializzazione nel Paese delle arance Moro e Sanguinello, previo controllo fitosanitario.

                      Rimangono delle perplessità sul fatto che sia fattibile nella pratica esportare arance in Giappone. Per attivare una campagna commerciale, infatti, bisogna organizzarsi con anticipo, e per quest’anno è probabilmente troppo tardi. Esistono inoltre concreti problemi legati alla logistica navale, resa complicata anche dall’assenza di tratte dirette, giustificata dall’assenza di quantitativi adeguati. Le cose potrebbero cambiare – e diventare più interessanti anche per gli armatori – se il mercato giapponese si aprisse anche al kiwi italiano.