di Eugenio Felice
L’Austria, come la vicina Germania, ha avuto storicamente grandi rapporti commerciali con l’Italia per quanto riguarda il settore frutta e ortaggi. In anni recenti è cresciuto però il peso di altre origini. Sicuramente la Spagna, che ormai è da anni il primo fornitore di ortofrutta dell’Austria (e dell’Europa), ma anche i Paesi Bassi, la Grecia, la Turchia, il Marocco. C’è poi quel fenomeno, diffuso in tutto il continente, che è la valorizzazione della produzione nazionale, che oggi vuol dire anche ortaggi coltivati in serre tecnologiche. Quindi, qual è oggi il ruolo di frutta e ortaggi made in Italy nei supermercati austriaci? Per scoprirlo abbiamo fatto visita a un punto vendita Aldi, che in Austria si chiama Hofer, nella cittadina di Innsbruck, che è la capitale del Tirolo.
Senza giri di parole, il 1 marzo, giorno della nostra visita da Aldi / Hofer, la presenza di frutta e ortaggi made in Italy era scarsa. Gli unici frutti presenti erano le arance rosse di medio calibro in rete da 2 kg a 2,79 euro e le mele Pink Lady in vassoio di cartoncino da 1 kg a 2,99 euro. O meglio, nel cartellino era scritta l’origine Italia ma nell’etichetta sulle confezioni era indicata un’origine Francia. Leggermente più nutrita la presenza di prodotti made in Italy negli ortaggi, con cavolfiori, broccoli e cavolo rapa. A chiudere le fila il prezzemolo in mazzi e alcune referenze di insalata in busta pronta al consumo, anche in versione biologica, tenute a temperatura ambiente. Nel complesso, quindi, nel reparto ortofrutta abbiamo contato meno di dieci referenze made in Italy.
Chiudiamo con alcuni elementi che ci sono saltati all’occhio. Grande valorizzazione del prodotto nazionale, identificato da ampi cartellini con la bandiera austriaca con tanto di cuore. Non solo le classiche patate e mele, ma anche alcuni ortaggi coltivati in serre tecnologiche come pomodori e peperoni. L’ortofrutta viene venduta prevalentemente sfusa oppure in confezioni di cartoncino: ridotto all’osso l’uso della plastica, per lo più per i frutti di bosco e, ovviamente, per le insalate già lavate e pronte al consumo. Abbiamo riscontrato diverse confezioni in cartoncino con il prodotto che era uscito, in particolare pomodori e avocado. Il kiwi era solo di origine Grecia e le pere di origine Paesi Bassi. Discreta la presenza del biologico. Assenza totale di banchi refrigerati.
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