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                      Banane e malattia TR4, la Costa Rica dichiara lo stato di emergenza

                      Il presidente e il ministro dell’agricoltura della Costa Rica hanno firmato un decreto legislativo che dichiara lo stato di emergenza fitosanitaria nazionale come misura preventiva per impedire l’arrivo nel Paese della TR4, fungo che colpisce le piantagioni di banane e per la quale non c’è ancora una cura efficace. Il decreto semplifica così il rilascio di risorse da un fondo statale per i servizi fitosanitari volti a contrastare il possibile arrivo della malattia, che già sta dilagando in Sud America e che potrebbe mettere a rischio un’importante settore economico del Paese. Infatti, anche se la Costa Rica esporta molte più ananas che banane, queste ultime generano comunque 140 mila posti di lavoro tra diretti e indiretti, per 1 miliardo di dollari di export circa di banane ogni anno. Nel frattempo, l’associazione nazionale delle banane della Costa Rica (Corbana) ha firmato un accordo di cooperazione e ricerca con l’associazione di ricerca agricola del Brasile (Embrapa) con l’obiettivo di promuovere la ricerca scientifica nel trovare soluzioni che proteggano le colture di banane e piante da frutto dalla TR4 e Black Sigatoka

                      Di Valentina Bonazza

                      Costa Rica

                      In Costa Rica lo spettro della TR4 fa sempre più paura. Dopo aver colpito le produzione dell’Asia e dell’Oceania, da poco più di un anno il fungo che colpisce le banane è arrivato anche in America Latina, a partire dalla Colombia. Così, a giugno 2020, Corbana, l’associazione nazionale delle banane della Costa Rica, ha firmato un accordo di cooperazione e ricerca con Embrapa, l’associazione di ricerca agricola del Brasile, con l’obiettivo di promuovere la ricerca scientifica per trovare delle possibili soluzioni che proteggano le colture di banane e piante da frutto da malattie come la TR4 e Black Sigatoka (un’altra malattia delle foglie delle piante di banana causata da un fungo). In questo modo: “Corbana e Embrapa hanno coordinato gli sforzi per sviluppare varietà resistenti al Fusarium TR4, una delle principali minacce per le piantagioni di banane, e al Black Sigatoka. Questo importante sforzo congiunto – sottolineano Alberto Vilarinhos di Embrapa e Jorge Sauma di Corbana  – contribuirà a risolvere una minaccia molto grande per la stabilità globale dell’industria delle banane”.

                      È invece di luglio 2020 la notizia che il presidente Carlos Alvarado e Renato Alvarad, ministro dell’Agricoltura e dell’Allevamento, hanno firmato un nuovo decreto governativo (n. 42392) che consente alle risorse del Servizio Fitosanitario dello Stato di combattere i parassiti nuovi o esistenti che possono causare danni all’agricoltura nazionale ma anche azioni preventive volte a tutelare l’attività produttiva. Di fatto, questo decreto dichiara lo stato di emergenza sanitaria per far sì che si possa semplificare il rilascio di risorse da un fondo statale per i servizi fitosanitari. Il tutto per prevenire che l’avanzata della malattia delle banane TR4 (Fusarium) in Sud America possa colpire la Costa Rica, unico Paese esportatore di banane dell’America Latina che vanta la prima – e ad oggi unica – indicazione geografica registrata per le sue banane. Un riconoscimento frutto del suo impegno sociale e ambientale.

                      Costa Rica

                      Piantagione di banane affetta da TR4 (Fusarium)

                      In una dichiarazione, il presidente ha affermato che l’obiettivo è “ridurre un rischio che potrebbe essere una minaccia per i produttori di banane e al contempo proteggere il nostro settore agroalimentare e le migliaia di persone che lavorano in questa attività”. L’agente patogeno non è ancora presente in Costa Rica ma per evitare che ciò avvenga i fondi saranno destinati ad investimenti, formazione e sensibilizzazione di tecnici, produttori e del pubblico in generale e ad intensificare le attività di sorveglianza continua nelle piantagioni di banane.

                      Qual’ora questo fungo dovesse arrivare nel Paese, causerebbe gravi danni all’economia. Infatti, anche se le coltivazioni di banane in Costa Rica coprono l’1% del totale del suolo coltivato (in gran parte utilizzato per la produzione dell’ananas), queste restano comunque un prodotto importante per l’economia del Paese e l’avanzare della TR4 in Sud America di certo non rassicura. Nello specifico, secondo Corbana, l’industria delle banane genera 40.000 posti di lavoro diretti e 100.000 posti di lavoro indiretti e il tutto genera 1 miliardo di dollari di export circa di banane ogni anno.

                      banana

                      “È necessario uno sforzo a livello nazionale, ma bisogna andare anche ben oltre – sottolinea Jorge Sauma di Corbana a elPais -. Abbiamo anche bisogno di un sostegno internazionale; si tratta di mantenere un lavoro articolato a beneficio dell’industria delle banane e dei suoi lavoratori”.

                      TR4, anche conosciuto come Fusarium, è un fungo che colonizza, infetta e distrugge le piante di banana della varietà Cavendish, che rappresentano la stragrande maggioranza delle banane commercializzate e vendute in tutto il mondo. Ha già causato gravi danni alle piantagioni di banane in alcune parti dell’Asia, con altri casi segnalati più di recente in Australia, Giordania, Mozambico e Pakistan. Non avendo ancora una cura specifica, si capisce come il potenziale impatto della TR4 sul business delle banane può essere grave in l’America Latina, che vede quattro dei primi cinque esportatori di banane del mondo.

                      Inoltre, l’agente patogeno si diffonde trasportato dal materiale vegetale che resta sugli oggetti: dalle strumentazioni alle suole delle scarpe, dai veicoli agli indumenti delle persone, ma anche dall’acqua, utilizzata ad esempio per l’irrigazione. Come un virus per il quale non c’è ancora una cura, l’unica cosa da fare è igienizzare tutti gli oggetti utilizzati nelle piantagioni o abbandonare del tutto la piantagione se risulta infetta (ne avevamo parlato qui).

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