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                      Barbera segmenta l’offerta di arance: ecco le Gustose e le Succose

                      Barbera lancia in Italia l’offerta di una doppia referenza: le arance bionde e rosse del gruppo vengono proposte con una separazione tra le arance da tavola, con calibri medio-grandi e ideali da mangiare a spicchi, e quelle da succo, con calibri piccoli e perfette per la spremuta.

                      “Portiamo in Italia una separazione che nel resto d’Europa è già in uso da anni. È un modo per dare un suggerimento di acquisto al consumatore, per orientarlo nella scelta”, spiega Alessandro Barbera (in foto), titolare e direttore generale dell’omonimo Gruppo con sede ad Adrano, in provincia di Catania.

                      Allo scopo, il reparto marketing dell’azienda ha realizzato un’operazione di “naming”: le arance da tavola sono diventate le Gustose Barbera, quelle da spremuta le Succose Barbera. “È attraverso il nome che il prodotto si posiziona sul mercato e che verrà ricordato dai consumatori. Per questo dedichiamo molto tempo al percorso di naming, con riunioni e confronti tra vari membri della squadra”, precisa il manager.

                      Le Gustose e le Succose Barbera sono confezionate in reti Girsac dove le bande sono state ridisegnate per essere in linea con i nuovi nomi.

                      Stagione con calibri minori

                      Per questa stagione ci si aspetta frutti di dimensioni più piccole a causa del caldo insistente che si è protratto a lungo: 30 gradi ad ottobre, e fino a 28 nella prima metà di novembre. “Abbiamo sempre continuato a irrigare con costanza, quindi le piante non sono andate in sofferenza dal punto di vista agronomico e la qualità delle arance in termini di profumo e gusto non è stata intaccata, ma gli agrumi sono maturati con lentezza – precisa Barbera -. Da alcuni giorni, però, le temperature si sono abbassate e l’accelerazione della maturazione porterà dimensione e colore a frutti già di per sé prelibati”.

                      Arance green

                      Tutta la produzione Barbera è improntata alla sostenibilità ambientale, ma è proprio nelle arance che questa vocazione si esprime in tutta la sua forza. Negli agrumeti Barbera la gestione delle risorse idriche è certificata Global Gap Spring. Un sistema di monitoraggio dei livelli di umidità comunica con un sistema di sub-irrigazione a goccia, consentendo di fornire alle piante il corretto quantitativo di acqua e solo quando necessario, con una riduzione del 30% dei consumi e un risparmio di circa 94 milioni di litri di acqua ogni anno. Altro sistema, legato alla tradizione ma gestito in modo innovativo, è il “pollaio mobile”, un pollaio su ruote che viene spostato nei vari lotti dell’agrumeto e permette alle galline di rasare l’erba e concimare il terreno nel modo più naturale al mondo. Inoltre, l’alimentazione degli impianti produttivi avviene con energia elettrica proveniente da pannelli fotovoltaici.

                      “Il futuro prossimo ci vede impegnati nello studio di sistemi di agricoltura rigenerativa che ci consentiranno di preservare ulteriormente i terreni: colture di copertura, lavorazione conservativa, pratiche per aumentare la materia organica nel suolo e promuovere la biodiversità – dichiara Alessandro Barbera -. Vogliamo tornare alle origini dell’agricoltura tradizionale, ma con l’ausilio delle moderne tecnologie”.

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