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                      Bestack a Geo (Rai Tre): focus sull’imballaggio Attivo contro gli sprechi in ortofrutta

                      Martedì 17 dicembre Claudio Dall’Agata, direttore di Bestack, il Consorzio dei produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, è ospite in diretta della trasmissione di Rai Tre condotta da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi per parlare dell’innovazione del packaging Attivo contro gli sprechi in ortofrutta, “un brevetto democratico, a disposizione di tutta la filiera”
                      Dalla Redazione
                      Dall'Agata Bestack

                      Il direttore di Bestack Claudio Dall’Agata

                      L’imballaggio Attivo del Consorzio Bestack, l’innovativo packaging in cartone ondulato in grado di allungare la vita di scaffale dei prodotti ortofrutticoli riducendo significativamente gli sprechi, è protagonista della nuova puntata di Geo, la storica trasmissione di Rai Tre oggi condotta da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi. Martedì 17 dicembre il direttore di Bestack Claudio Dall’Agata è ospite in studio per la diretta televisiva, in onda dalle 16.05, a parlare dei benefici della speciale confezione per ortofrutta che il Consorzio ha brevettato insieme all’Università di Bologna, frutto di sette anni di studi e ricerche. Questo imballaggio in cartone ondulato di ultima generazione è pre-sanificato e più sicuro, consente di conservare la qualità di frutta e verdura per più tempo, allungando la loro vita di scaffale fino a tre giorni e riducendo in modo significativo gli scarti dalla produzione al consumo. Considerando il consumo annuale di ortofrutta in Italia (pari a circa 8 milioni di tonnellate), si parla di 800 mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli (ovvero il 10% di frutta e verdura messe nel carrello dagli italiani) che ogni anno potrebbero evitare di finire nella spazzatura grazie all’utilizzo di questo packaging.

                      I numerosi test e le analisi effettuate lato consumo prelevando il prodotto direttamente presso i punti vendita, effettuate negli anni con la collaborazione dell’Università di Bologna – nello specifico con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari (Distal) guidato dalla prof.ssa Rosalba Lanciotti – dimostrano in maniera scientifica che la scelta dell’imballaggio può incidere in modo significativo nel contenimento dello spreco alimentare, sia sui banchi del supermercato che a casa del consumatore. Per tutti i prodotti presi in considerazione (pesche e nettarine, albicocche, fragole, ciliegie, lamponi, uva) i risultati parlano di percentuali di contenimento dello spreco superiori al 10% (a seconda di prodotti e stagionalità) se la confezione utilizzata per movimentare i prodotti ortofrutticoli è in cartone ondulato Attivo, rispetto ad altre tipologie di imballaggio.

                      Bestack imballaggio Attivo

                      Quello messo a punto da Bestack insieme all’Università di Bologna è un brevetto “democratico. Tutte aziende socie del Consorzio lo realizzano, è al servizio di tutta la filiera ortofrutticola ed è un’innovazione 100% italiana. Costituisce quindi un vantaggio competitivo per la produzione ortofrutticola italiana nel mercato internazionale, oltre a essere un elemento che, grazie alla maggiore shelf life del prodotto, fornisce un vantaggio a tutti, sia ai produttori che ai distributori. Ma soprattutto è un vantaggio per il consumatore finale, che compra un frutto che rimane fresco e buono per più tempo. Gusto, bontà e freschezza, oltre a sostenibilità e salute: queste sono le parole chiave per far innescare il consumo di frutta e verdura, quelle che spostano la motivazione di acquisto dalla necessità all’edonismo e quindi consentono di creare valore lungo la filiera. Se la vera sostenibilità è non sprecare ciò che produciamo, allora per chi si occupa di imballaggi per alimenti questo significa certamente produrli in maniera sostenibile, da fonti rinnovabili, massimizzando il riciclo e azzerando i rifiuti, ma soprattutto evitando che si butti via il prodotto.
                      Quindi consentire al consumatore di avere più tempo per mangiare ortofrutta buona e fresca, riducendo così la quantità di scarti che finiscono nella spazzatura a livello domestico, è da un lato la premessa per dare valore al nostro settore, dall’altro è lo stimolo per migliorare la sostenibilità di tutta la filiera.

                      L’imballaggio Attivo di Bestack è arrivato all’attenzione della redazione di Geo grazie a un recente premio vinto dal Consorzio, l’ultimo di tre riconoscimenti nazionali che sono stati attribuiti negli ultimi 12 mesi all’innovazione del packaging in cartone ondulato antispreco. “Essere chiamati a raccontare in diretta di fronte alle telecamere Rai la genesi, i benefici e le potenzialità di questa nostra innovazione è una grande soddisfazione, nonché la dimostrazione di come l’innovazione che coglie le necessità del consumatore finale possa permetterci di superare le ‘colonne d’Ercole’ di quell’autoreferenzialità comunicativa che spesso è un limite del nostro settore ortofrutticolo, permettendoci anche di raggiungere, anche senza budget, palcoscenici mediatici fino a poco tempo fa irraggiungibili – dichiara il direttore di Bestack, Claudio Dall’Agata -. L’auspicio è che diventi un’ambizione di tutta la filiera trovare dei contenuti adatti per parlare meglio al consumatore finale, con un unico obiettivo: che sotto ai riflettori ci sia l’ortofrutta made in Italy con tutte le sue eccellenze”.

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