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                      Bioshopper, ora si possono portare anche da casa. Nuovo caos in Gdo?

                      Il Consiglio di Stato ha approvato l’utilizzo delle bioshopper nuove portate da casa, da usare per imbustare frutta e verdura acquistate sfuse al supermercato. Il caso era scoppiato dopo l’ingresso nel decreto Mezzogiorno della norma che obbliga l’uso dei sacchetti biodegradabili a pagamento per la spesa. Su richiesta del Ministero della Salute, da Palazzo Spada arriva anche un’altra novità: la possibilità di usare anche sacchetti di carta o altri contenitori che non siano di plastica. Il controllo? Sarà in capo al negoziante, che potrà vietare solo l’utilizzo di contenitori “non idonei”

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      bioshopper

                      Il Consiglio di Stato ha dato l’ok alle bioshopper nuove portate da casa, da usare al supermercato

                      Bioshopper per l’ortofrutta al supermercato? Ora si potranno portare anche da casa: lo ha stabilito Consiglio di Stato, con un parere sollecitato dal Ministero della Salute, per offrire una soluzione alternativa a quante famiglie italiane, da gennaio, sono ancora indignate in seguito all’introduzione della nuova normativa che prevede il pagamento di un centesimo (o anche qualche centesimo in più, a seconda dei casi) per ogni sacchetto utilizzato per imbustare i prodotti acquistati sfusi. Questo a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Mezzogiorno (leggi qui la nostra news dedicata ai pareri della Gdo), che ora impone appunto agli esercizi commerciali di distribuire solo shopper biodegradabili, imponendo anche la fissazione di un costo per il sacchetto, separato dal costo della merce e ben individuabile.

                       

                      Il consumatore, come riporta anche un articolo su Repubblica, può “utilizzare sacchetti autonomamente reperiti” per comprare frutta e verdura nei supermercati, anziché acquistare quello commercializzato nel punto vendita, purché “idonei a preservare l’integrità della merce e rispondenti alla caratteristiche di legge”. E l’esercizio commerciale non può “vietare tale facoltà“, spiega il Consiglio di Stato.

                       

                      Palazzo Spada si è spinto oltre affermando che una scelta green non può vietare ai consumatori di usare anche sacchetti di carta o altri contenitori che non siano di plastica. Il controllo? Sarà in capo al negoziante, che potrà vietare l’utilizzo di contenitori “solo se non conformi alla normativa di volta in volta applicabile per ciascuna tipologia di merce, o comunque in concreto non idonei a venire in contatto con gli alimenti”.

                       

                      Quali dinamiche si delineano, dunque, nel futuro prossimo, con questo nuovo provvedimento? Il primo pensiero è sia piuttosto improbabile che i consumatori si organizzino in autonomia per portarsi con loro le bioshopper, ogni volta che vanno al supermercato. E come si organizzerà, poi, la Gdo per effettuare i controlli di dovere? A nostro avviso sarà solo un nuovo, ulteriore caos…

                       

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