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                      Bollini laser, la soluzione green di Retarder per frutta e ortaggi

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                      L'uso del bollino laser è partito in Nord Europa (foto: Eosta)

                      Il “tatuaggio laser” che sostituisce il classico bollino, e volendo anche l’etichetta, è l’alternativa green ai sistemi tradizionali? Parrebbe proprio di sì. Niente materiali, niente colla, carbon footprint quasi nullo, nessuna produzione di rifiuti. Però, lo diciamo subito, non si può fare colorato come sul corpo umano. Non ancora almeno. Il laser labelling esiste già da diversi anni e si può vedere su frutta e ortaggi bio, presso alcune insegne della grande distribuzione del Nord Europa. Negli anni questa tecnologia si è perfezionata e oggi è diventata di grande attualità, viste le normative sempre più orientate a ridurre i materiali di confezionamento e le emissioni di gas serra. Ne parliamo con Luca Rivoira di Retarder Srl, azienda leader nelle soluzioni di conservazione e confezionamento per il settore ortofrutticolo

                      di Eugenio Felice

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                      Bollini laser, negli ultimi anni è aumentata notevolemente la velocità di esecuzione

                      Ne ha parlato a inizio gennaio anche il Corriere della Sera: il “tatuaggio laser” che sostituisce il classico bollino, e volendo anche l’etichetta, è l’alternativa green ai sistemi tradizionali. Nell’articolo, tra le altre cose, si legge che il laser usato per incidere la buccia di frutta e ortaggi, emette meno dell’1% dell’anidride carbonica necessaria alla produzione di un’etichetta o bollino delle stesse dimensioni. Alla base di questa tecnologia c’è un macchinario che si inserisce nelle linee di lavorazione presenti nelle centrali ortofrutticole e incide una parte infinitesimale della buccia per far apparire un’etichetta o un logo che sembrano un tatuaggio, il tutto con un consumo energetico ridottissimo.

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                      Bollini laser per kiwi biologici

                      Per gli addetti ai lavori non è una novità – spiega Luca Rivoira, responsabile vendite e marketing di Retarder Srl – essendo il laser labelling una tecnologia presente sul mercato da diversi anni e già richiesta per il biologico da alcune insegne della grande distribuzione del Nord Europa (qui l’avocado bio da Delhaize). Con le vigenti normative che richiedono, per frutta e ortaggi, un confezionamento sempre più green e la riduzione delle emissioni di gas serra, è una tecnologia che diventa di grande attualità. Va detto anche che in questi anni la tecnologia di laser labelling si è perfezionata, ha un campo di applicazione più ampio e ha raggiunto una notevole velocità di esecuzione, che può arrivare fino a 100 mila frutti o ortaggi all’ora”.

                      Retarder Srl è un’azienda piemontese con sede a Verzuolo (CN), leader nelle soluzioni di conservazione e confezionamento per il settore ortofrutticolo. Recentemente ha stretto una partnership con la tedesca EcoMark GmbH, specializzata dal 2013 proprio nelle incisioni con marcatura laser, per lo sviluppo del mercato italiano. “Si tratta di un’azienda leader in Europa per questa tecnologia, con grande esperienza”, sottolinea Luca Rivoira. “Ci rivolgiamo sia alle centrali ortofrutticole che ai gruppi della grande distribuzione italiana. Il laser labelling si può fare oggi su quasi tutti i tipi di frutta e ortaggi e rappresenta una grande e concreta opportunità, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo”.

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                      Bollini laser per cetrioli biologici

                      Non ci aspettiamo che il laser labelling vada a sostituire l’etichettatura tradizionale”, mette in chiaro Luca Rivoira. “Un brand famoso è legato indissolubilmente anche alla palette colori, che non si può riprodurre con la tecnologia laser, non ancora almeno. Siamo però a un punto di svolta, il consumatore finale, in particolare quelli più attenti all’ambiente e alla sostenibilità, chiede una confezione essenziale e solo quando necessaria, il laser labelling permette di rispondere a questa esigenza ma al tempo stesso di personalizzare e quindi di dare un’identità a frutta e ortaggi. Il laser labelling è sicuro, flessibile, efficiente, delicato, economico, ideale oggi per la marcatura bio e dei prodotti dall’elevato profilo green”.

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