L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Boom rincari, la Gdo unita si appella al Governo. Pedroni (Coop): “Energia al +300%”

                      “Per il settore della distribuzione dal 2019 al 2023 il costo dell’energia passa da 1,5 miliardi a quasi 6 miliardi di euro, di più del 300%”: è l’allarme lanciato oggi dal presidente di Coop Italia Marco Pedroni alla conferenza che ha riunito a Roma i vertici di ANCC-COOP, ANCD-Conad, Confcommercio e Federdistribuzione, sul fronte comune per chiedere al Governo un intervento immediato contro il caro bollette. “Siamo imprese che usano energia, ma non siamo classificate come energivore”, è il paradosso messo in luce da Coop e Conad. “Sarebbe giusto tassare gli extraprofitti di chi ha vinto la lotteria delle bollette”, chiosa l’Ad di Conad Francesco Pugliese. Intanto l’Istat comunica i dati preliminari della nuova fiammata dell’inflazione, che sale all’8,4%, con il carrello della spesa al + 9,7%, ai massimi storici dal 1984

                      Dalla Redazione

                      rincari Gdo conferenza

                      Da sinistra Pedroni (Coop), Frausin (Federdistribuzione), Stoppani (Confcommercio), Prampolini (Fida-Confcommercio) e Pugliese (Conad). Foto: Federdistribuzione

                      Oggi alle 12 i commercianti e i punti vendita della grande distribuzione si sono uniti in un’azione simbolica per sensibilizzare il Governo sulla situazione insostenibile derivata dai rincari di luce e gas, che stanno mettendo in difficoltà l’intero settore. Luci abbassate per 15 minuti in tutti i negozi e i supermercati italiani: con questa iniziativa ANCC-COOP, ANCD-Conad, Confcommercio e Federdistribuzione – che oggi si sono riunite in conferenza stampa a Roma, presso la sede di Confcommercio, per discutere della crisi energetica – chiedono un intervento immediato contro il caro bollette. All’incontro sono intervenuti Marco Pedroni, presidente di ANCC-COOP e Coop Italia, Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, Lino Stoppani, vice presidente vicario di Confcommercio, Alberto Frausin, presidente di Federdistribuzione e Donatella Prampolini, presidente di Fida-Confcommercio.

                      “Oggi la Distribuzione Moderna è unita e non è scontato – twitta Francesco Pugliese durante la conferenza stampa -. La situazione è grave ed è per questo che abbiamo deciso di spegnere delle lampadine nei nostri punti vendita, per significare qual è il momento di difficoltà che stiamo vivendo”. “Nell’emergenza va spento prima il fuoco più forte – continua l’Ad di Conad nel suo live tweet -. In volumi i consumi sono già calati e se non si interverrà sulle imprese e sulle famiglie, le difficoltà saranno tante. Per questo serve intervenire ora sulla crisi energetica”.

                      “Per il settore della distribuzione dal 2019 al 2023 il costo dell’energia passa da 1,5 miliardi a 5,9 miliardi, di più del 300%”: sono dati drammatici quelli riportati da Marco Pedroni, presidente di ANCC-COOP e di Coop Italia, che sul caro energia chiede “un intervento di politica economica, non solo un intervento strutturale sul nostro settore, che lenisca l’impatto inflattivo, fortemente recessivo”. “In termini di vendite, l’energia pesava 1 punto e mezzo sulle vendite, nel 2022-23 peserà fino a 5 punti – continua -. È tantissimo, perché la grande distribuzione ha di utile medio 1 punto e mezzo”. “E spero che le imprese non chiuderanno, ma aumenteranno i prezzi”, chiosa il presidente di Coop, come riporta Ansa. “La distribuzione – afferma Pedroni – per ora ha trasferito solo una parte degli aumenti sui consumatori. A questo si andrà ad aggiungere il resto. Quindi si avrà un doppio effetto, non solo sull’equilibrio imprese, ma sull’impatto che avremo sui consumatori finali. Finora la distribuzione ha assorbito a monte delle variazione importanti, per ora ha trasferito a valle la metà, ma quanto può fare da ammortizzatore verso i consumatori, non lo so”.

                      rincari Gdo Pedroni

                      Il presidente di ANCC-COOP e Coop Italia Marco Pedroni

                      Le imprese del terziario si sono ritrovate a fare il punto sulla crisi energetica e sulle misure di contrasto e sostegno da mettere in campo per arginare la situazione proprio mentre, sempre da Roma, l’Istat lanciava l’allarme  sulla nuova fiammata dell’inflazione. Secondo i dati preliminari ad agosto i prezzi sono saliti dell’8,4% su base annuale, segnando il record dal 1984, e dello 0,8% su base mensile. Maxi accelerazione anche per il carrello della spesa, che sale del 9,7%, sempre ai massimi degli ultimi 38 anni.

                      Per contrastare la crisi, sono tre le principali proposte avanzate oggi da ANCC-COOP, ANCD-Conad, Confcommercio e Federdistribuzione, che arrivano a un Governo agli sgoccioli, che tra meno di un mese cederà il posto all’entrante. Tuttavia, spiegano le associazioni del commercio e della distribuzione, non c’è tempo da perdere: se non si agisce subito, da qui ai primi sei mesi del 2023 sono a rischio circa 120 mila imprese del terziario e 370 mila posti di lavoro (leggi qui). Innanzitutto è necessario incrementare il credito d’imposta per il caro energia elettrica dal 15% al 50% nel caso di aumenti del costo dell’energia superiori al 100%, misura che andrà estesa anche all’ultimo trimestre dell’anno. Richiesto anche l’ampliamento dell’orizzonte temporale per la rateizzazione delle bollette almeno fino a dicembre 2022. Inoltre si richiede un incremento fino al 90% della copertura offerta dal Fondo di garanzia per le PMI anche per i finanziamenti richiesti dalle imprese per far fronte alle esigenze di liquidità determinate dall’aumento del prezzo dell’energia elettrica.

                      Un tema, poi, su cui si è discusso nell’incontro di oggi a Roma è quello della definizione di “azienda energivora”. La Distribuzione Moderna non rientra nella classificazione dei settori “energivori”, eppure ha consumi per oltre 12,2 TWh, su cui impattano principalmente la gestione della catena del freddo e dei banchi refrigerati. Un paradosso, secondo in vertici di Coop e Conad. “La distribuzione moderna ha circa 17 milioni di mq di superfici di vendita, una fetta importante del nostro Paese che ha bisogno di energia per il funzionamento delle catene del freddo – puntualizza Pedroni -. Il consumo medio di queste strutture è di 590 kW all’anno per metro quadro: siamo imprese che usano energia, ma non siamo state classificate energivore”. “La Gdo deve imparare a usare meno energia, anche se è necessaria per garantire qualità e servizio – gli fa eco Pugliese  – . Noi siamo un settore energivoro, la crisi energetica lo mette in evidenza”.

                      La Distribuzione Moderna, secondo l’analisi presentata oggi dalle associazioni del commercio e della distribuzione, è impegnata da molti anni in investimenti su impianti di nuova generazione per il raffreddamento e per la produzione di energia rinnovabile. Quasi la totalità delle aziende ha già investito sull’illuminazione a basso consumo (Led) e su impianti di riscaldamento e aria condizionata a pompe di calore. Il comparto distributivo sarà impegnato anche in futuro in azioni concrete per contenere i consumi di energia, ma saranno interventi che avranno necessariamente un effetto limitato sui consumi energetici. Alcuni consumi di energia sono incomprimibili: si pensi ai banchi refrigerati, il cui assortimento, fatto di prodotti deperibili, è vitale per molte filiere produttive di eccellenza del Made in Italy ed è un servizio fondamentale per i consumatori, che possono accedere a un assortimento di prodotti di qualità. I prodotti deperibili, rappresentano oltre il 45% delle vendite medie di un supermercato, e in gran parte rappresentano eccellenze produttive nazionali, prevalentemente del territorio.

                      “L’Italia è tra i paesi migliori nelle rinnovabili e per questo chiederemo al prossimo governo di svincolare prezzo energia da gas – twitta in conclusione della conferenza stampa Francesco Pugliese -. Per questo è anche giusto tassare gli extraprofitti di chi ha vinto la lotteria delle bollette”.

                      Il quadro completo delle misure di contenimento e di sostegno presentate oggi a Roma da ANCC-COOP, ANCD-Conad, Confcommercio e Federdistribuzione è consultabile qui, compreso il decalogo delle azioni per il risparmio energetico dei punti vendita.

                      Copyright: Fruitbook Magazine