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                      Cartello del cartone ondulato, al via class action per chiedere il risarcimento

                      Cartone-ondulato
                      La maggior parte delle aziende produttrici di imballaggi in cartone ondulato sono state condannate per aver formato un cartello, finalizzato a tenere alti i prezzi a danno delle aziende utilizzatrici, per la durata di 13 anni. Ora è il momento di agire per chiedere il risarcimento dei danni e per questo sono in corso delle class action. Quanto si può recuperare? Che probabilità ci sono di avere un risarcimento? Con che tempi e costi? Lo abbiamo chiesto a Luisa Capitanio, country director Italia di unilegion GmbH, che sta portando avanti una di queste class action

                      di Eugenio Felice

                      Cartone-ondulato

                      Il cartello del cartone ondulato è durato dal 2004 al 2017

                      Le condanne sono definitive? Si possono già intraprendere class action per chiedere il risarcimento dei danni? Che probabilità ci sono di avere un indennizzo?

                      L’AGCM ha riscontrato l’esistenza dei cartelli, rispettivamente per i fogli di cartone ondulato e per le scatole di cartone ondulato. In seguito ai ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, parte delle sanzioni sono state annullate o alleggerite. Ma ciò che è importante per le aziende danneggiate è la conferma dell’impianto accusatorio dell’AGCM – cioè l’esistenza di queste due intese restrittive della concorrenza – sia da parte del TAR del Lazio che da parte dei Consiglio di Stato.

                      Teoricamente le decisioni possono essere ulteriormente impugnate. Può essere fatto però solo in circostanze limitate e per il caso in questione non ce lo aspettiamo affatto. C’è anche da dire che i ricorsi possono essere presentati entro un certo limite di tempo, che sarà passato quando noi presenteremo la nostra class action. Dunque, in quel momento, le decisioni saranno comunque definitive.

                      Non possiamo garantire a priori il successo della class action. Non sarebbe professionale. Di contro, possiamo presumere che vi siano alte possibilità di successo, proprio per il fatto che ciò che ha rilevato l’AGCM, è stato confermato anche dal TAR del Lazio e dal Consiglio di Stato. Ci sono altri due aspetti che vanno considerati: il primo è l’aspetto dimensionale, con oltre il 90% delle aziende produttrici che hanno fatto cartello; il secondo è la durata, ben tredici anni, dal 2004 al 2017. Si tratta di due indicatori che fanno presumere un rilevante impatto dei cartelli sul mercato.

                      È per questo che noi riteniamo che le possibilità che il danno possa essere provato e rivendicato con successo siano elevate.

                      Di quanto è stato negli anni la media di sovrapprezzo pagato dalle aziende utilizzatrici? Con la class action quanto si potrebbe recuperare di quel maggior prezzo pagato?

                      Non possiamo dare risposte precise. Il sovrapprezzo pagato saremo in grado di definirlo solo dopo aver analizzato tutta la documentazione probatoria degli acquisti. Si tratta di un’attività molto complessa, che richiede competenza e preparazione. Tale attività è affidata ai nostri partner CRA (Charles River Associates), una delle più importanti società di economia della concorrenza a livello mondiale. Il loro compito sarà proprio quello di dimostrare che i cartelli hanno causato un aumento generale e considerevole dei prezzi a danno delle aziende e quindi di calcolare l’ammontare dei danni, secondo metodi econometrici riconosciuti.

                      Solitamente i cartelli generano un aumento cospicuo dei prezzi, dunque si può presumere che tutti i clienti che hanno acquistato scatole o imballaggi di cartone ondulato dai cartellisti, direttamente o indirettamente, durante il periodo rilevante (2004-2017) abbiano diritto a sostanziali richieste risarcitorie.

                      L’importo che è possibile recuperare varia a seconda dei casi, ma è stimabile tra il 10 ed il 20% o più del prezzo di acquisto corrisposto. A tale valore, in caso di giudizio e laddove risulti che il cartello si sia protratto per un lungo periodo di tempo – e questo è il nostro caso – all’importo del danno stabilito dal Tribunale, si aggiungono gli interessi maturati per ogni annualità fino alla data del risarcimento.

                      Quanto costa la class action alla singola azienda?

                      unilegion lavora secondo la modalità “no cure-no pay”: pur offrendo la massima assistenza legale ed economica alle aderenti, non chiediamo alcuna anticipazione. Soltanto al raggiungimento dell’obiettivo (cioè quando otterremo il risarcimento), e dopo un rimborso proporzionale dei costi sostenuti, verrà calcolata – e dunque detratta – la nostra commissione, che va dal 22% per volumi di acquisto oltre i 250 milioni di euro al 34% per volumi di acquisto fino a 1,3 milioni di euro.

                      Le associazioni di categoria, le federazioni, i consorzi, giocano un ruolo fondamentale quando riescono a far aderire più associati: in tal caso, i volumi dei singoli vengono aggregati e la percentuale di commissione applicata sarà corrispondente a quella del volume totale raggiunto.

                      Verosimilmente che tempi ci sono per la class action?

                      Il nostro obiettivo è organizzare la class action tra la fine del terzo e il quarto trimestre 2023. Quindi novembre è una deadline attendibile.

                      Chi è unilegion?

                      unilegion è sinonimo di United Legal Action, che tradotto significa azione collettiva. È una società giovane e dinamica, con sede a Monaco di Baviera, che organizza e finanzia richieste di risarcimento danni, avvalendosi della collaborazione di qualificati studi legali ed esperti professionisti del settore antitrust.

                      Siamo specializzati nella organizzazione e gestione di class action per casi nei quali un gran numero di aziende siano state colpite dal medesimo evento. Capita di frequente che le singole richieste di rimborso o risarcimento siano insufficienti a giustificare una rivendicazione legale individuale, decisamente onerosa e probabilmente poco efficace.

                      In questi casi permettiamo alle parti interessate di far valere i propri diritti, riunendo le rivendicazioni di numerose aziende e facendole valere congiuntamente in un’azione collettiva. unilegion è specializzata in particolare nella organizzazione di azioni collettive antitrust.

                      Abbiamo al nostro attivo già due progetti di successo: la class action di 800 aziende in cinque Stati membri dell’UE, per oltre 150 milioni di euro contro il cartello dei camion, che è attualmente all’esame del tribunale di Amsterdam; la class action di oltre 3.000 agricoltori contro il cartello tedesco dei grossisti di prodotti fitosanitari, che sarà depositata in tribunale quest’anno.

                      Attualmente, oltre al caso del cartone ondulato in Italia, stiamo raccogliendo adesioni per i casi dei buoni pasto in Francia e dei pedaggi autostradali in Germania.

                      Perché un’azienda dovrebbe rivolgersi a voi?

                      Perché le nostre class action offrono ai partecipanti una notevole serie di vantaggi:

                      • Ci assumiamo l’intero rischio dei costi del procedimento, e questo è importante soprattutto nell’eventualità che la causa vada persa.
                      • Forniamo un servizio end to end che è di grande valore per gli aderenti: creiamo consapevolezza, forniamo supporto e risposte ai clienti in modo personalizzato.
                      • Ci avvaliamo della collaborazione di studi legali altamente specializzati e di rinomati economisti della concorrenza, dotati della necessaria esperienza per affrontare la forte posizione della controparte.
                      • Le aziende danneggiate si confrontano con i cartellisti in modo unitario e numeroso e non devono quindi temere ritorsioni individuali.
                      • Grazie alle dimensioni della nostra class action, abbiamo un forte potere negoziale nei confronti dei cartellisti.
                      • Siamo noi di unilegion a condurre l’intero procedimento: i partecipanti devono solo fornirci le prove di acquisto dei prodotti interessati. Al resto pensiamo noi.
                      • Solo in caso di successo, dopo un rimborso proporzionale dei costi sostenuti, unilegion riceverà una contingency fee calcolata sui proventi ottenuti. Abbiamo quindi lo stesso interesse dei nostri partecipanti: concludere il caso con il massimo successo possibile.

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