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                      Chiquita con Yelloway sfida le malattie patogene e i cambiamenti climatici

                      Chiquita, il colosso svizzero delle banane, lancia il progetto Yelloway, una collaborazione eccezionale con KeyGene, MusaRadix e Wageningen University and Research (WUR) che mira a produrre banane resistenti sia alle malattie patogene, in particolare la Tropical Race 4 (TR4) e la Black Sigatoka, che alle minacce ambientali, contribuendo contemporaneamente a ridurre le emissioni di carbonio e a combattere il cambiamento climatico

                      Dalla Redazione

                      In qualità di azienda leader mondiale nel settore delle banane, Chiquita riconosce l’importanza fondamentale di intraprendere azioni tangibili contro il cambiamento climatico. Va in questo senso la collaborazione strategica a lungo termine avviata con KeyGene, MusaRadix e Wageningen University and Research (WUR), partner con i quali il colosso svizzero ha avviato il progetto Yelloway volto a individuare nuove varietà di banane resistenti sia alle malattie patogene che alle minacce ambientali, come si legge in una nota del gruppo.

                      Il focus primario si concentra sulla lotta contro Tropical Race 4 (TR4) e Black Sigatoka, due funghi che stanno mettendo in difficoltà le piantagioni di banane di tutto il mondo. TR4 è una malattia fungina che colpisce in particolare le banane Cavendish, le più apprezzate dai consumatori a livello globale: la ricerca contro questo fungo è attiva a livello internazionale. In Australia ad esempio il dipartimento dell’Agricoltura e della Pesca ha individuato quattro varietà di banana Goldfinger resistenti al TR4 (leggi qui) che hanno ricevuto lo stesso punteggio gustativo delle già note e commercializzate Cavendish e Lady Finger. Sempre in Australia un team di ricercatori dell’università del Queensland ha modificato la varietà di banana Cavendish in modo tale da renderla resistente alla malattia delle banane TR4: lo studio ha attirato l’attenzione di Fresh Del Monte (leggi qui), che ha finanziato gli step successivi della ricerca sulle banane resistenti al patogeno.

                      Yelloway ha inoltre un focus sulla sostenibilità, con l’obiettivo di ridurre progressivamente le emissioni di carbonio nella filiera.

                      L’iniziativa segue quattro percorsi, iniziando con la mappatura del genoma, seguita dalla selezione delle piante, dai test di laboratorio e infine dai test sul campo. Attualmente, il primo lotto di banane prodotte dalla Yelloway si trova nelle Filippine per prove sul campo.

                      “Operando nel settore ortofrutticolo da oltre 150 anni, Chiquita è stata testimone degli effetti diretti del cambiamento climatico e delle sue imminenti minacce ambientali – dichiara Peter Stedman, direttore della sostenibilità di Chiquita -. L’iniziativa Yelloway ci consente di fare la differenza per il bene comune, soprattutto quando si tratta di sicurezza alimentare e nutrizione a livello globale. Questo processo fornirà una soluzione sostenibile a lungo termine per l’industria dell’esportazione delle banane, aumenterà le varietà di banane e ridurrà le emissioni di carbonio: siamo incredibilmente orgogliosi del lavoro che abbiamo svolto”.

                      Ogni anno la Black Sigatoka, la TR4 e altre malattie costano all’industria delle banane diverse centinaia di milioni di dollari in protezione delle colture. La pratica attuale per prevenire la sigatoka nera prevede l’irrorazione aerea, che emette direttamente emissioni di carbonio. Creando varietà resistenti attraverso Yelloway, Chiquita aiuterà a salvaguardare la produzione di banane, con il risultato di ridurre il numero di aerei impiegati per nebulizzare nell’aria la protezione, diminuendo così in modo diretto le emissioni di carbonio.

                      Finora Yelloway ha consentito a Chiquita e ai suoi partner di ricerca di creare un albero genealogico della diversità delle banane basato su oltre 160 diversi tipi di banane, portando a 150 gli incroci riusciti, per un totale di 32 mila semi. Con la coltivazione in serra delle prime banane diploidi F1, si stanno sviluppando nuove varietà di banane, alcune resistenti al Fusarium e tolleranti al Black Sigatoka. L’obiettivo finale dell’iniziativa è produrre tre nuove varietà resistenti che abbiano l’aspetto, il sapore, la consistenza e la shelf life delle banane Cavendish tanto amate dai consumatori.

                      “In qualità di leader del settore, Chiquita mantiene fermamente il proprio impegno nella lotta al cambiamento climatico – aggiunge Marco Volpi, direttore marketing dei marchi Chiquita -. Yelloway è un’impresa incredibile che ci consente di sfidare sia le malattie patogene che i cambiamenti ambientali. Con il lotto inaugurale di banane Yelloway attualmente fiorente nelle Filippine, il nostro duro lavoro sta dando i suoi frutti e mostra una vera testimonianza della nostra incrollabile dedizione verso un futuro più verde”.

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