Da Chiquita un esempio concreto di sostenibilità (ambientale, sociale e dei consumi), di lotta allo spreco e di educazione del consumatore. Si trova tutto nel sito web – ma la campagna di comunicazione è in corso anche online e su altri canali – che affronta in modo chiaro e utile queste tematiche, riuscendo a informare dettagliatamente il suo cliente consumer e al contempo a renderlo parte attiva della policy aziendale, educandolo all’acquisto, alla conservazione a casa e al miglior consumo possibile della mitica banana dal Bollino Blu. Elemento di grande impatto, che si trova in più parti del sito e del blog, è la lotta allo spreco alimentare, che si traduce in un vademecum sui diversi stadi di maturazione della banana

di Anna Parello, consulente marketing e comunicazione per l’ortofrutta

Sul sito Chiquita si parla di sostenibilità

Sostenibilità, lotta allo spreco, economia circolare, Farm to Fork sono concetti che stanno plasmando e orientando sempre più l’agricoltura. Nella comunicazione, però, tali termini sono a volte utilizzati come meri slogan, non accompagnati da adeguate spiegazioni alle persone. E sì che sono numerose le indagini di mercato che indicano che il consumatore è sempre più consapevole, vuole sapere sempre di più su ciò che acquista, e ritiene importante il suo contributo attivo alla lotta all’inquinamento ambientale e allo spreco alimentare.

Tutte queste tematiche sono affrontate da Chiquita in maniera chiara e utile per l’utente sul sito www.chiquita.it, riuscendo a informare dettagliatamente il suo cliente consumer e al contempo a renderlo parte attiva della policy aziendale, educandolo all’acquisto, alla conservazione a casa e al miglior consumo possibile della mitica banana dal Bollino Blu.

Una sezione del sito è interamente dedicata alla sostenibilità, raccontata in tutte le sue sfaccettature. La pagina accoglie il visitatore con la domanda: Sai davvero cosa c’è “dietro il Bollino Blu”? Sbucciami. Da lì il racconto della strategia, dell’impegno e delle garanzie offerte dall’azienda: codice etico dell’agricoltore, niente spreco di banane, risparmio d’acqua, sicurezza sul lavoro, retribuzione e rappresentanza dei dipendenti, filiera produttiva e attività a basse emissioni di carbonio, salvaguardia della biodiversità, aiuto alle comunità locali, per finire con l’invito a fare il virtual trip.

Elemento di grande impatto, che si trova in più parti del sito e del blog, è la lotta allo spreco alimentare, che si traduce in un vademecum sui diversi stadi di maturazione della banana, su come scegliere il livello più vicino ai propri gusti ed esigenze nutritive e su come consumare il frutto in ricette studiate ad hoc per ogni specifico stato di maturazione, addirittura usando anche la buccia. L’invito insomma è di non sprecare mai nemmeno un po’ delle banane che si hanno in casa.

Chiquita è riuscita a fare in modo di non penalizzare mai alcuna banana, né sul punto vendita, né a casa (quando pensi stia iniziando a marcire, è il momento giusto per mangiarla!). Spiega come ogni frutto, quale che sia il colore della buccia, dunque la maturazione, apporti diversi benefici, sviluppi un gusto specifico e possa essere utilizzato in cucina con piena soddisfazione.

Nel sito Chiquita si trovano anche le ricette per valorizzare ogni tipo di banana

Spiega come conservare correttamente le banane in casa e a scoprire i benefici delle banane sia mature che acerbe (invito: Qual è la migliore banana per te?). Dalla comunicazione di Chiquita c’è molto da imparare, non solo come produttori di ortofrutta. Il compito di sensibilizzare le persone allo spreco alimentare spetta anche ai retailer, perché la lotta allo spreco per un prodotto deperibile e delicato come l’ortofrutta parte proprio dal punto vendita.

L’educazione alla scelta d’acquisto “non invasiva” e alla corretta conservazione e utilizzazione a casa di frutta e verdura può e deve essere fatta a partire dal punto vendita. Una campagna studiata in particolare per le specie più delicate e più spesso oggetto di manipolazione sbagliata da parte degli shopper può trasformare lo sfrido del reparto ortofrutta da costo ad opportunità di fidelizzazione all’insegna e al punto vendita, garantendo al contempo un’esperienza di consumo a casa più appagante per i consumatori con ovvi ritorni positivi per i produttori.

Un campo perfetto, dunque, quello delle campagne di educazione alla lotta allo spreco alimentare sul punto vendita e a casa per vedere all’opera distribuzione e produzione insieme.

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