Dalla Redazione
Anche Fedagromercati dice di no alle fiere di settore. Durante l’ultima assemblea dei soci, la federazione – che riunisce a livello nazionale le associazioni degli Operatori all’ingrosso agro-floro-ittico-alimentare – ha deciso di non partecipare a nessuna kermesse ortofrutticola nel corso del 2017, allineandosi così alla posizione già presa da altre realtà di riferimento come Italmercati e Assomela (leggi qui).
Tale ferma posizione è stata presa in quanto – si legge in una nota ufficiale – “non si vuole più avallare un sistema fieristico frammentato e disorganizzato, che, invece di rappresentare un momento di raccordo e di unione, contribuisce alla dispersione del valore della filiera ortofrutticola”. Infatti, di fronte al molteplice numero di fiere, gli operatori grossisti e tutti gli altri attori sono costretti a sostenere costi ingenti per partecipare a tutte le manifestazioni o sono obbligati per necessità a dover rinunciare ad alcuni appuntamenti, rischiando di perdere importanti occasioni di business.
“Riteniamo quindi – continua Fedagromercati-Confcommercio nella nota – che, sulla scia della posizione presa da Assomela e da Italmercati, questa nostra decisione possa essere un chiaro segnale per il settore nella sua totalità, ma soprattutto per il governo. È infatti necessario che il Mipaaf si pronunci al fine di individuare una sola kermesse nazionale, che possa dare stabilità ad un sistema troppo dispersivo e controproducente per gli stessi protagonisti delle fiere, e che possa diventare l’unico punto di riferimento nei confronti dei nostri clienti esteri”.
Questa decisione, si sottolinea, non vuole mettere in discussione la qualità e l’organizzazione di nessuna kermesse in sé, ma rappresenta un no deciso alla dispersione e alla pluralità di manifestazioni fieristiche, che si ostacolano o addirittura si potrebbero sovrapporre (vedi Macfrut e Fruit&Veg Innovation nel 2017), disintegrando così la possibilità per le imprese di settore di apparire su un unico palcoscenico di confronto per i differenti operatori.
“Ci uniamo quindi all’appello delle altre organizzazioni nel chiedere al più presto un confronto per individuare un’unica fiera nazionale, presupposto fondamentale per rilanciare il settore, che sia effettivamente a favore di tutti gli attori della filiera e rappresenti una vetrina comune per l’estero”, conclude la federazione nella sua nota-appello.
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