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                      Conad-Auchan, l’ok dell’Antitrust con l’obbligo di cessione di 29 negozi

                      L’Antitrst ha autorizzato l’acquisizione dell’intero capitale sociale di Auchan da parte di Bdc, società veicolo appositamente costituita e controllata da Conad. L’operazione sarà possibile a una condizione: Conad dovrà cedere a “un soggetto terzo e indipendente, attivo nella distribuzione al dettaglio di prodotti alimentari e non” 29 punti di vendita complessivi (15+14 coperti da Omissis). È lontana quindi l’iniziale cifra di 147 negozi, inizialmente considerati in sovrapposizione . L’articolata disamina finale di 51 pagine dell’Antitrust (Provvedimento n. 28163) ha infatti rilevato delle “problematicità” in 33 mercati locali (4 superette, 19 supermercati e 10 ipermercati) che porterebbero a una concentrazione di Conad tale da minare la concorrenza

                      Dalla Redazione

                      Conad Auchan

                       

                      L’Antitrust ha autorizzato l’acquisizione dell’intero capitale sociale di Auchan da parte di Bdc, società veicolo appositamente costituita e controllata da Conad. L’operazione, viene precisato nel bollettino dell’Autorità, è “suscettibile di autorizzazione solo in presenza di misure, nei 33 mercati locali individuati, idonee a sterilizzarne gli effetti anti-concorrenziali e a salvaguardare efficacemente l’operatività del confronto concorrenziale”.

                      Infatti l’Agicom, con la pubblicazione dell’ultimo bollettino, ha definitivamente autorizzato l’operazione di acquisizione della rete vendita di Auchan Italia da parte di Conad, dando il via libera finale a una delle operazioni più importanti della storia della distribuzione moderna italiana che coinvolge circa 16mila ex dipendenti Auchan presenti in Italia. Il tutto però a una condizione: Bdc Italia, Conad Consorzio Nazionale Dettaglianti e i sei grandi gruppi cooperativi da questa rappresentati devono cedere “a un soggetto terzo e indipendente, attivo nella distribuzione al dettaglio di prodotti alimentari e non”, 14 punti vendita e 15 ulteriori punti vendita. Sono quindi molto lontani i 147 negozi inizialmente considerati in sovrapposizione.

                      Nella sua ultima disamina l’Antitrust ha rilevato delle “problematicità” in 33 mercati locali relativamente a 4 superette, 19 supermercati e 10 ipermercati che andrebbero a creare un’eccessiva concentrazione di Conad che minerebbe quindi la libera concorrenza.

                      Così l’Antitrust, all’interno della sua lunga e articolata analisi finale (Provvedimento n. 28163, da pag. 197) di 51 pagine, ha affermato che qualora non vengano indicati gli acquirenti dei punti vendita, le parti dovranno cederli conferendo un mandato irrevocabile a un apposito fiduciario preventivamente approvato dall’Autorità, ovvero al monitoring trustee preposto al monitoraggio del rispetto delle misure.

                      L’integrazione tra Conad e Auchan nel frattempo avanti anche sul fronte dell’ammodernamento dei punti vendita, sia sul fronte dei dipendenti e degli esuberi. Gli ipermercati procedono nella loro riconversione in Spazio Conad mentre in autunno si metterà mano alla rete dei negozi di prossimità per poi arrivare a un nuovo portale e-commerce.

                      Sul fronte dei dipendenti, lo scorso 14 febbraio Margherita Distribuzione (la nuova ragione sociale che dallo scorso 29 ottobre rappresenta tutte le ex attività che facevano capo ad Auchan) ha presentato dei nuovi dettagli sul piano di “salvaguardia del lavoro” dei dipendenti ex-Auchan che prevede percorsi di ricollocazione e riqualificazione professionale,  uscite su base volontaria e incentivata, anche con attivazione della NASPI e attivazione della cassa integrazione straordinaria per la gestione sia degli interventi di ristrutturazione e risanamento dei punti vendita ex-Auchan (leggi qui), sia degli impatti organizzativi sulle strutture di sede ex-Auchan.

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