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                      Coronavirus, che fine fa il progetto Frutta e verdura nelle scuole? L’Ue risponde

                      frutta nelle scuole
                      Il progetto “Frutta, verdura e latte nelle scuole” quest’anno è stato interrotto a causa del coronavirus, che ha dettato la chiusura delle scuole. Per questo, la Commissione Europea ha fatto sapere che gli Stati membri potranno rimborsare i fornitori di frutta, verdura e prodotti lattiero-caseari la cui distribuzione gratuita agli studenti, prevista nel programma Pac per le scuole, è stata prematuramente interrotta. I prodotti non distribuiti quest’anno potranno essere donati ai più bisognosi. Nel frattempo L’UE ha stanziato per il prossimo anno scolastico 250 milioni di euro: 145 milioni per la distribuzione di frutta e verdura e 105 milioni per la distribuzione di latte e prodotti lattiero-caseari agli studenti. Nello specifico, per l’Italia, sono previsti circa 30 milioni di euro, di cui poco meno di 20,9 milioni per l’ortofrutta e 9,1 per i prodotti lattiero caseari

                      Dalla Redazione

                      frutta nelle scuole

                      Foto dall’archivio

                      “Per l’anno scolastico 2019/20 gli Stati membri dell’Unione potranno rimborsare i fornitori di frutta, verdura e prodotti lattiero-caseari la cui distribuzione gratuita agli studenti, prevista nel programma Pac per le scuole, si è interrotta a causa del coronavirus”.  Come riporta l’Ansa, lo ha chiarito la Commissione europea in occasione della pubblicazione in Gazzetta ufficiale UE dell’allocazione dei fondi per il programma Pac “Frutta, verdura e latte nelle scuole per l’anno scolastico 2020-21”.

                      “Abbiamo adottato misure per garantire che il programma di quest’anno tenga conto del fatto che le scuole hanno dovuto chiudere in tutta Europa a causa della pandemia del coronavirus. Ma è importante continuare a guardare avanti, preparare il futuro e inviare un forte segno che la vita continuerà una volta che abbiamo girato collettivamente questa pagina”, ha dichiarato il commissario UE per l’agricoltura Janusz Wojciechowski.

                      A tal proposito, i prodotti non distribuiti quest’anno potranno essere donati a ospedali, organizzazioni di beneficenza, banche alimentari o altri canali per raggiungere i più bisognosi.

                      Non solo rimborsi per l’anno in corso, l’UE ha deciso di stanziare dei nuovi fondi anche per il prossimo anno scolastico: il progetto “Frutta, verdura e latte nelle scuole” sarà attivo anche per l’anno scolastico 2020-21. L’Europa garantirà infatti un totale di 250 milioni di euro: 145 milioni per la distribuzione di frutta e verdura e 105 milioni per la distribuzione di latte e prodotti lattiero-caseari agli studenti.

                      Per l’Italia sono previsti circa 30 milioni di euro, di cui poco meno di 20,9 milioni per l’ortofrutta e 9,1 per i prodotti lattiero caseari.

                      Oltre al bilancio dell’anno prossimo, la Commissione ha anche pubblicato una relazione di sintesi sul l’adozione del programma scolastico nell’anno scolastico 2018/19. Dall’analisi è emerso che, in quell’anno, circa 155 mila scuole hanno partecipato al programma con oltre 71 milioni di kg di frutta e verdura e 167 milioni di litri di latte distribuiti ai bambini europei, accompagnati da un’ampia gamma di attività educative, con il sostegno di 192 milioni di euro provenienti dal bilancio dell’UE.

                      Il programma porta frutta e verdura a oltre 30 milioni di alunni nelle scuole di tutta l’UE delle scuole primarie di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Inoltre, con questo progetto, l’UE ha destinato alle scuole appositi programmi educativi sull’importanza di un’alimentazione corretta e su come viene prodotto il cibo. L’obiettivo, infatti, è quello di incoraggiare i bambini al consumo di frutta e verdura e sostenerli nella conquista di abitudini alimentari sane, diffondendo messaggi educativi sulla generazione di sprechi alimentari e sulla loro prevenzione.

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