L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
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                      Coronavirus e ortofrutta, aumenta la richiesta di imballaggi in plastica. Come mai?

                      Coronavirus-imballaggi-Cartonpack-UK

                      Albicocche in vassoio in plastica con topseal in vendita in UK

                      Come stanno evolvendo le abitudini di acquisto e consumo degli italiani nelle settimane del coronavirus? E come stanno cambiando le richieste alla filiera dell’ortofrutta da parte dei gruppi della grande distribuzione? Quali i materiali favoriti negli imballaggi primari e secondari? Intervista a Massimiliano Persico, marketing manager di Carton Pack Spa, tra le aziende leader in Italia negli imballaggi per ortofrutta, con sede a Rutigliano (Bari)

                      Dalla Redazione

                      Coronavirus-imballaggi-Cartonpack-UK

                      Albicocche in vassoio in plastica con topseal in vendita da Morrisons in UK

                      Come si sta evolvendo l’attività della vostra azienda in questo contesto di crisi del Covid-19 nel mercato italiano e nei mercati esteri?

                      Carton Pack Spa, appartenendo alla filiera dell’industria agroalimentare, ha potuto svolgere la sua attività produttiva senza soluzione di continuità. A causa della corsa incontrollata agli approvvigionamenti domestici, è stato rilevato un aumento della domanda soprattutto per gli imballaggi termoformati in plastica riciclata (RPET) e film flessibili; questi ultimi possono infatti maggiormente garantire l’isolamento e l’integrità dei prodotti a scaffale. I consumatori sono maggiormente rassicurati da un packaging che possa garantire un elevato livello di sicurezza nella preservazione degli alimenti.

                      Sul fronte operativo, in azienda sono state adottate tutte le misure igienico sanitarie necessarie e indicate dai vari decreti emanati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. La logistica ha subito una situazione di maggior stress dovuta alle difficoltà e i rallentamenti registrati sulle spedizioni internazionali a causa delle misure preventive e di sicurezza adottate dai vari Paesi a controllo delle frontiere e del flusso delle merci.

                      L’emergenza COVID-19 rappresenta un momento estremamente delicato in cui Carton Pack Spa si sta impegnando attivamente e responsabilmente come produttore a supporto di una filiera, quella agroalimentare, d’importanza strategica in un momento come questo in cui il Paese è devastato da una crisi sanitaria ed economica di natura eccezionale.

                      Il confinamento sta cambiando le abitudini di consumo dei cittadini e si è saputo che il virus può vivere solo 24 ore sul cartone, mentre in altri materiali come la plastica vive 3 giorni. Si sta notando tutto questo nelle vendite di diversi tipi di packaging (a livello di materiali) o di formati familiari piuttosto che individuali, per esempio?

                      Francamente crediamo poco a questi “studi on-demand” che creano solo maggior confusione nelle menti dei consumatori, già destabilizzati dalla situazione. Peraltro, non è stato mai certificato che la carica virale resti effettivamente attiva. Ci riserviamo la dissociazione quindi dagli esiti non meglio certificati di questi studi.

                      Sul fronte tecnico, Carton Pack Spa è produttore di imballaggi in plastica (PET riciclato, PP, PE, etc.) e in carta e cartone. Sappiamo molto bene i limiti e i pregi che ogni materiale utilizzato presenta. Ci sono limiti operativi e funzionali per il cartone, che teme l’umidità, protegge relativamente il prodotto e ha dei costi maggiori. Non dimentichiamo che molti imballaggi “apparentemente” in cartone, in realtà sono plastificati all’interno o all’esterno con sottilissimi strati di PE per poter garantire certe prestazioni funzionali.

                      La domanda per gli imballaggi in plastica, nonostante queste informazioni e studi, paradossalmente è cresciuta. Il motivo è semplice: l’imballaggio in plastica può essere sanitizzato facilmente anche dal consumatore con un panno e del disinfettante, il cartone no e nemmeno la carta. Si utilizzano guanti mono-uso, maschere e occhiali in materiali plastici anche nelle strutture sanitarie per lo stesso motivo di facile sanitizzazione.

                      Si rileva in sostanza che, a buona ragione in questo periodo di emergenza sanitaria, il consumatore si orienti maggiormente verso imballaggi in plastica percependo una maggior garanzia di igiene, integrità nel trasporto, facilità di conservazione. In realtà tutti gli operatori del settore packaging stanno seguendo i protocolli sanitari indicati dalle autorità per evitare contaminazioni e i problemi più grossi potrebbero invece derivare da imballaggi aperti per eventuali contaminazioni nel punto vendita.

                      Come inciderà la crisi nelle previsioni che avevate per quest’anno?

                      È difficile a dirsi. La situazione è inconsueta e tutti noi facciamo parte di una o più generazioni che non hanno dovuto mai misurarsi con eventi globali di così grave impatto socioeconomico. Tutto dipende dall’evolversi delle situazioni; perché nonostante la nostra produzione continui, siamo necessariamente legati all’operatività nei trasporti, alla grande distribuzione, alla capacità di acquisto dei consumatori, alle situazioni e decisioni di molti Paesi europei ed extra-europei. Non dimentichiamo l’impatto che certe decisioni politiche e di governo portano nella vita economica dell’industria. Sicuramente lavoreremo con tenacia e responsabilità augurandoci una rapida ripresa di tutta la situazione, soprattutto sanitaria.

                      Che misure di sicurezza hanno messo in atto nella sua azienda?

                      In Carton Pack c’è sempre stato un elevato livello di attenzione alle condizioni sanitarie e di sicurezza per i lavoratori. Gli ambienti di lavoro offrono spazi molto ampi e distanze inusuali tra le persone, sia negli uffici che nei reparti produttivi. Questa situazione di fatto ha aiutato moltissimo nella gestione dell’emergenza. Sono state adottate tutte le misure di contenimento di possibili contagi con l’utilizzo di mascherine protettive, guanti, soluzioni alcoliche disinfettanti, come previsto dalle indicazioni igienico sanitarie nei vari decreti emanati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

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