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                      Covid-19, focolaio alla SOP, azienda ortofrutticola di Polignano a Mare

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                      Focolaio Covid-19 in crescita alla SOP, azienda ortofrutticola di import-export di Polignano a Mare (Bari). Oltre 100 i positivi accertati. Tutto è iniziato con una dipendente che accusava dei sintomi riconducibili al coronavirus e che dopo gli accertamenti del caso è risultata positiva. A quel punto sono scattati i controlli di routine su tutti gli altri dipendenti dai quali è emerso un vero e proprio focolaio con un tampone su due risultato positivo. Mentre l’azienda procede alla sanificazione, il comune e il dipartimento di prevenzione della Asl di Bari hanno messo in moto il meccanismo di sorveglianza epidemiologica. Non è da escludere che gli accertamenti possano far lievitare il numero dei contagi. Il cluster Covid-19 di Polignano a Mare inizia così a preoccupare non solo per l’aumento dei contagi nel comune, ma anche perché ormai riguarda anche altre zone limitrofe. Ad esempio, nella provincia di Taranto già 16 casi sono attribuibili all’azienda ortofrutticola, che ha deciso nel frattempo di sospendere l’attività

                      Dalla Redazione

                      Covid-19

                      +++ Aggiornato il 16 settembre +++

                      Sembra crescere il focolaio Covid-19 di Polignano a Mare, nel Barese, dove, dopo la chiusura per Covid-19 degli uffici comunali (per una stagista risultata positiva) e del Comando di Polizia locale, è scoppiato un altro focolaio in una grande azienda ortofrutticola specializzata nell’import-export e nella fornitura alla grande distribuzione, la SOP. Dopo la segnalazione di una lavoratrice positiva al Covid-19 sono state attivate le procedure di sorveglianza epidemiologica all’interno dell’azienda, che hanno portato a 78 soggetti positivi su 159 tamponi effettuati. Il numero è però in crescita, infatti nella notte tra martedì 8 e mercoledì 9 settembre se ne sono aggiunti 25. E l’attività di screening non è ancora terminata.

                      Come riporta la Gazzetta del Mezzogiorno, il dipartimento di prevenzione della Asl di Bari ha così attivato le procedure di sorveglianza epidemiologica mentre nel frattempo l’azienda SOP ha provveduto alla sospensione dell’attività e alle opere di sanificazione.

                      l’Asl Bari, intanto, ha deciso di montare una tenda vicino al campo sportivo per tutti coloro che vorranno effettuare il tampone con modalità drive-in, dopo la prenotazione al link predisposto dalla stessa azienda sanitaria, a cominciare dai contatti più stretti dei positivi. “Purtroppo ci sono 78 positivi al Covid-19 in un’azienda di Polignano – ha scritto ieri su Facebook il sindaco di Polignano a Mare, Domenico Vitto -. Non sappiamo ancora quanti di questi positivi vivono a Polignano, ma è evidente che la situazione è delicata come non mai. Ho appena sentito il Prefetto dott.ssa Bellomo […], il dirigente Asl dott. Domenico Lagravinese e il capo dipartimento della protezione civile dott. Mario Lerario, per concordare le strategie da mettere in campo per affrontare al meglio questa situazione. Nelle prossime ore sarà montata una tenda nei pressi del campo sportivo per tutti coloro che vorranno effettuare il tampone con modalità drive-in, dopo la prenotazione al link predisposto dalla Asl, a cominciare dai contatti più stretti dei positivi […]. Invito chi è in attesa di conoscere l’esito del tampone a mettersi in isolamento in via precauzionale […]. È il momento di unire le forze e di mettere da parte per un attimo le beghe politiche perché c’è in gioco la salute di tutti noi”.

                      Covid-19

                      Esterno dell’azienda. Gazzetta del Mezzogiorno.

                      Nel frattempo, Massimiliano Del Core, presidente della Commissione Italiana Uva da Tavola – CUT, l’organismo di filiera che tutela e promuove le attività del distretto dell’uva da tavola, esprime “piena solidarietà agli imprenditori, alla forza lavoro e all’intera comunità di Polignano” e all’azienda di import-export, che è associata alla CUT. “La filiera dell’uva da tavola italiana è strutturata e pronta a far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19 in corso nel Paese – prosegue -. Siamo nel pieno della lavorazione, un momento cruciale della campagna dell’uva da tavola, un contesto operativo dinamico che sin dall’inizio della pandemia ha adottato tutte le misure necessarie per poter produrre, lavorare e far lavorare in sicurezza”.

                      Il rischio zero, però, non esiste – prosegue Del Core –. L’azienda di Polignano, e di questo ho certezza, ha attivato tutti i protocolli sanitari previsti per impedire potenziali contagi da Covid-19, ma è impossibile per chiunque dirsi immune dal pericolo. Per questo motivo la scelta dell’azienda di interrompere temporaneamente le attività assume ancora più rilievo. Una scelta dovuta, ma al tempo stesso coraggiosa – conclude Del Core – che dimostra la consapevolezza dell’importanza della salute della comunità e il senso di responsabilità degli operatori del settore e dei nostri associati. Ora più che mai è assolutamente necessario che le autorità sanitarie offrano una collaborazione immediata ed efficiente cosi che i lavoratori e l’azienda possano tornare a svolgere i propri processi produttivi in sicurezza in tempi brevissimi”.
                      Appresa la notizia, Cgil Bari e Flai Bari hanno rinnovato “l’invito a tutti lavoratori, cittadini, aziende, a non abbassare la guardia a mantenere alta l’attenzione sulla possibilità che si creino nuovi focolai di Covid-19, ad essere vigili sull’applicazione finalizzate al contenimento della diffusione della malattia e quindi distanziamento e mascherina per scongiurare ulteriore diffondersi dei contagi”.
                      Il cluster Covid-19 di Polignano a Mare inizia così a preoccupare non solo per l’aumento dei contagi nel Comune, ma anche perché ormai riguarda anche altre zone limitrofe. Ad esempio, nella provincia di Taranto già 16 casi sono attribuibili all’azienda ortofrutticola. Realtà produttiva che vede appunto arrivare i propri lavoratori anche dal tarantino e dal brindisino. Spesso con mezzi pubblici.
                      covid

                      da La Gazzetta del Mezzogiorno

                      Mentre il numero dei contagi continua a salire (168 casi al 14 settembre) e la SOP rimane chiusa, non sono mancate le polemiche per le fotografie postate sul profilo Facebook del figlio del titolare della SOP che lo ritraggono con Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, e Raffaele Fitto, candidato governatore per il centro destra, uno accanto all’altro senza distanziamento sociale o mascherine di protezione, durante la visita alla SOP il 25 agosto. Così c’è chi obietta, come il segretario regionale di Sinistra Italiana, Nico Bavaro, che il mancato distanziamento e l’uso di protezioni è un comportamento individualista senza alcuna forma di responsabilità collettiva. L’evento non era comunque sfuggito alla Asl di Bari, ma al Dipartimento di prevenzione i tempi erano sembrati difficilmente compatibili con la dinamica del focolaio. Dopo il suo tour in Puglia, Giorgia Meloni si è sottoposta a tampone, risultato negativo, e lo stesso ha fatto anche Raffaele Fitto, che più volte si è sottoposto a tampone in questi mesi (sempre risultato negativo) a tutela delle molte persone che ha incontrato in questi mesi .

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