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                      Covid-19, Marks & Spencer annuncia 7.000 esuberi e investe sull’online

                      Ocado M&S

                      Un punto vendita M&S

                      La catena di vendita al dettaglio britannica Marks & Spencer (M&S) ha annunciato che taglierà 7.000 posti di lavoro nei prossimi tre mesi a causa dell’impatto della pandemia. Il gruppo, che impiega più di 80.000 persone in tutto il mondo, precisa in una nota sul suo sito che la riduzione della forza lavoro avverrà principalmente su base volontaria o tramite prepensionamento, il tutto per “adattarsi alle mutevoli abitudini dei consumatori e concentrarsi sulle sue attività online”. Infatti, tutte queste decisioni rientrano all’interno del programma “Never the Same Again” (Mai più lo stesso), sviluppato dall’azienda e volto ad accelerare la trasformazione e capitalizzare ciò che la crisi causata dal Covid-19 ha causato al Gruppo

                      Dalla Redazione

                      Marks & Spencer

                      Un punto vendita M&S

                      Il 18 agosto, la catena britannica Marks & Spencer (M&S), che conta una delle reti di supermercati più trendy del Paese assieme al rivale Waitrose, ha comunicato che, dopo una serie di analisi iniziate già a a maggio, ha deciso di avviare un programma che secondo le previsioni porterà alla riduzione di circa 7.000 posti di lavoro nei prossimi 3 mesi. Tra questi, una parte significativa riguarderà licenziamenti su base volontaria e prepensionamenti. Nel mirino di questa decisione rientrano sia i dipendenti della sede centrale sia quelli che si occupano della gestione regionale o lavorano per i punti vendita nel Regno Unito, a testimonianza del fatto che l’impatto della pandemia è stato avvertito a tutti i piani dell’azienda.

                      Contemporaneamente, Marks & Spencer lavorerà nell’ottica della creazione di nuovi posti di lavoro, in quanto l’azienda investirà nella digital innovation e nell’e-commerce ma anche in un nuovo magazzino di prodotti alimentari, rimodellando il portafoglio nel corso dell’anno. I licenziamenti sono così per il gruppo un passo importante per ridurre i costi del Gruppo e al contempo permettere al colosso britannico di uscire dalla crisi restando al passo con i tempi.

                      Se a risentire maggiormente della crisi sono stati i suoi comparti abbigliamento&casa che hanno registrato significativi cali, tanto che i ricavi totali nelle ultime 13 settimane sono diminuiti del 38,5% e nelle 8 settimane dalla riapertura dei negozi le vendite totali sono diminuite del 29,9%, con un trend però in miglioramento, il settore food ha superato la prova, anche se M&S ha capito che il suo futuro sarà sempre di più legato all’ammodernamento tecnologico e agli ingenti investimenti nel digitale.

                      Infatti, le vendite di M&S Food con la pandemia sono cresciute costantemente grazie ai cambiamenti della domanda dovuti alla misure di contenimento del virus. Nelle ultime 13 settimane le vendite totali di prodotti alimentari sono così aumentate del 2,5% per Marks & Spencer. Inoltre, da settembre 2020 – quando il contratto tra Ocado e Waitrose scadrà – sarà operativa la joint venture di Ocado con M&S (ne abbiamo parlato qui), che prevede l’acquisto da parte della catena del 50% delle azioni di Ocado per 750 mln di sterline.  Il passaggio sta già portando a M&S benefici economici e commerciali e il lancio di oltre 500 nuovi prodotti nei negozi M&S dalla gamma online ampliata creata per il passaggio al digitale. Inoltre, come si legge nella nota stampa: “Marks & Spencer sta facendo buoni progressi nella supply chain ‘Vangarde’ in collaborazione con il partner logistico GIST, insieme al nuovo magazzino alimentare di Milton Keynes con il partner XPO Logistics”.

                      Marks & Spencer

                      “Un elemento centrale della strategia di trasformazione Marks & Spencer è quello di fornire una percentuale molto più alta di vendite attraverso i canali digitali e rilanciare la nostra piattaforma sotto l’insegna di Sparks. Le vendite di abbigliamento e casa online hanno registrato una forte crescita dall’inizio dell’anno con 1,9 milioni di nuovi clienti. Dopo un rilancio dell’App a luglio, 8,2 milioni di clienti sono ora membri del nuovo programma Sparks e oltre 800.000 hanno scaricato l’App M&S dal lancio” si legge nel comunicato.

                      “A maggio abbiamo delineato i nostri piani per far fronte alla crisi causata dal Covid-19 – sottolinea l’amministratore delegato di Marks & Spencer Steve Rowe – e accelerare così la nostra trasformazione e fornire un business più forte e più agile in un mondo in cui alcune abitudini dei clienti sono cambiate per sempre. A tre mesi di distanza e il nostro programma Never the Same Again sta procedendo bene. Questo anche se le prospettive sono incerte e rimaniamo cauti. Nell’ambito del nostro programma Never The Same Again per accogliere quei cambiamenti positivi nel modo di lavorare che la crisi ha portato, oggi annunciamo proposte per razionalizzare ulteriormente le operations all’interno dei negozi e le strutture organizzative del Gruppo. Queste proposte sono un passo importante per diventare un’azienda più snella e più veloce, in grado di soddisfare le mutevoli esigenze dei clienti e ci impegniamo a sostenere i colleghi in questo periodo“.

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