di Massimiliano Lollis
Italiani popolo di vegani? Forse è un po’ presto per affermarlo, ma stando agli ultimi dati diffusi dall’istituto Eurispes nel “Rapporto Italia 2017” sugli stili alimentari, l’affermazione è iperbolica, ma non troppo. Sarebbero infatti 1,8 milioni i consumatori del nostro Paese che decidono di escludere dalla loro dieta qualsiasi alimento di origine animale: si tratta del 3% della popolazione, ed è un dato che solo fino a un anno fa ammontava appena all’1%.
La crescita di uno “zoccolo duro” di vegani è la vera novità: dato ancor più interessante se si osserva che invece, allo stesso tempo, in proporzione diminuiscono i vegetariani, ovvero coloro che escludono solamente carne e pesce, oggi il 4,6% della popolazione (in calo del 2,5% rispetto al 2016). Le due categorie sommate raggiungono il 7,6%, in lieve ribasso (-0,5%) rispetto allo scorso anno.
Le motivazioni alla base della scelta di una dieta priva di alimenti animali possono essere diverse: dalla componente salutistica a quella ambientale, dalla causa animalista a quella più semplicemente modaiola. In ogni caso, se la dieta vegetariana è largamente praticata, è anche vero che oggi si sta assistendo a una vera e propria “radicalizzazione” delle preferenze alimentari nella società, con la presenza di schieramenti opposti.
Il cibo non è più semplicemente un alimento ma è l’espressione di valori, visioni e sensibilità diverse e spesso in conflitto fra di loro. Barricate del popolo della fiorentina e del ragù contro quello del seitan e del tofu, e viceversa. Pregiudizi e mancata informazione portano così a contrapporre visioni diverse in tema di alimentazione.
Come osservato dalla dott.ssa Elena Dogliotti, nutrizionista della Fondazione Umberto Veronesi, in un video di presentazione dedicato al tema: “Sulla dieta vegana e vegetariana circola ancora molta disinformazione, sia da parte di chi la pratica, sia da parte di chi la osteggia. I nostri fabbisogni vanno rispettati, ed è importante che si conoscano bene le proprietà e i valori nutrizionali del cibo per utilizzarlo al meglio, all’insegna di una dieta bilanciata”.
Non mancano però i rischi per chi non si informa: “Con una dieta vegetariana” osserva la dott.ssa Dogliotti, “è più semplice non incorrere in carenze, ma si possono comunque fare errori, come eccedere in carboidrati o latticini, mentre con una dieta vegana è spesso necessaria la supplementazione di vitamina B12 con integratori o con alimenti fortificati”.
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