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                      Dal Piemonte arriva Eplì, la mela buona e resistente, ideale da febbraio in avanti

                      Lagnasco Group, realtà che riunisce 280 aziende della provincia di Cuneo, lancia un nuovo brand che identifica valori positivi, per una mela dalle eccellenti caratteristiche organolettiche e dalla elevata shelf life. Eplì è disponibile sul mercato da fine febbraio, la sua particolarità è la coltivazione a ridotto utilizzo di trattamenti chimici, grazie alla naturale resistenza della pianta alla ticchiolatura. Il primo panel test effettuato a marzo in un Ipercoop di Torino ha dato eccellenti riscontri

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      epli mela

                      Eplì, la nuova mela piemontese di Lagnasco Group

                      Non una semplice mela, ma un insieme di valori che esprimono amore per il benessere e per la natura, rispetto del lavoro etico e trasparenza verso il consumatore, e valorizzazione di qualità, territorio e tipicità. È Eplì, il nuovo brand di Lagnasco Group, consorzio con sede a Lagnasco, in provincia di Cuneo, che dal 1996 lavora al servizio delle sue due cooperative associate in rappresentanza di 280 soci produttori.

                       

                      In un’epoca di grande cambiamento e di crisi per il settore ortofrutticolo, sia in Italia che all’estero, la Lagnasco Group con il lancio di questa nuova mela – presentata ufficialmente nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta il 7 aprile – ha voluto offrire ai consumatori la possibilità di nutrirsi in modo salutare, selezionando una varietà che resiste, per sua stessa natura, ai parassiti. Eplì infatti viene prodotta con un processo attento a ridurre notevolmente i trattamenti sulle coltivazioni, favorendo un’agricoltura sostenibile e pulita. Il frutto è regolare, di forma allungata con una buccia liscia di colore rosso intenso. La polpa è giallo crema e il suo profumo è piacevolmente dolce e fresco. Grazie all’innata resistenza del suo albero alla ticchiolatura, l’intervento dell’uomo nella coltivazione è ridotto, questo significa più rispetto per l’equilibrio naturale dell’ambiente e più benessere per tutti.

                       

                      È una mela ‘Story Inored’, libera da diritti e studiata dall’INRA francese (istituto di ricerca pubblica) e licenziata da NOVADI. Nasce, cresce e viene lavorata in Piemonte, prodotta secondo i più elevati standard qualitativi, tracciabile dal campo alla tavola. Matura 15 giorni dopo la Golden Delicious e viene raccolta a ottobre nella stessa area di produzione della Mela Rossa IGP.

                       

                      Un frutto semplice e gustoso, in cui dolcezza e acidità si incontrano in un equilibrio inconfondibile. Queste caratteristiche si conservano molto a lungo, grazie all’elevata shelf life di Eplì, che è pronta per andare in commercio da febbraio in avanti, quando ha raggiunto la sua maturazione ideale. Questa mela ha anche una particolare resistenza alla manipolazione e alle ammaccature, semplificando la gestione del prodotto nel punto vendita.

                       

                      A marzo è stato effettuato il primo test di vendita, presso l’IperCoop del Centro Commerciale Parco Dora di Torino. Nelle giornate di venerdì 11 e  sabato 12 oltre 1.500 persone hanno degustato Eplì e i risultati del panel test sono stati più che soddisfacenti, rivelando indici di massimo gradimento.

                       

                      Il progetto Eplì viene alla luce con la consapevolezza che oggi più che mai, il prodotto in sé non è più sufficiente. Per attrarre i consumatori e la grande distribuzione bisogna creare un valore aggiunto, capace di garantire con un prezzo equo e giusto il lavoro di chi produce, di chi vende e rispettare il consumatore.

                       

                      “Quello che ci interessa – spiega Simone Bernardi, Presidente della Lagnasco Group – è creare una nuova relazione, fondata sul dialogo, con il consumatore, cercando di andare oltre il semplice, e per noi superato, concetto di fìdelizzazione. Vogliamo comunicare non solo la bontà della nostra mela ma, anche messaggi semplici come fare la raccolta differenziata, o camminare mezz’ora al giorno. Messaggi positivi per tornare a vivere in modo consapevole, che saranno indissolubilmente legati al nostro brand.”

                       

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