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                      Declino del fast delivery? Getir e Gorillas lasciano anche Olanda e Germania

                      Dopo avere lasciato Spagna, Portogallo e Italia, Getir e Gorillas (di proprietà del primo) lasciano, ora, anche Olanda e Germania. Il colosso turco del fast delivery, arrivato inizialmente a una quotazione di 11 miliardi di euro, si concentrerà solo in Turchia, Paese in cui vede il maggior potenziale di crescita sostenibile e a lungo termine

                      Di Matteo Sambugaro

                      Declino del fast delivery? Probabilmente sì. Piattaforme come Getir e Gorillas, presenti fino a qualche anno fa anche in Italia (Getir, fino alla scorsa estate), stanno abbandonando, neanche troppo lentamente, tutti i mercati in cui erano presenti.

                      Gli ultimi addii sono a Germania e Olanda. Nello specifico, il ritiro di Getir significa consequenzialmente anche quello di Gorillas, perché la ex startup è stata acquisita da Getir un anno e mezzo fa.

                      Un modello di business che alla base prevede la consegna della spesa nell’arco di 10 minuti e che ha visto, probabilmente, nella sua premessa il motivo stesso del suo fallimento. Troppe le varianti a sfavore, come l’incapacità di mantenere con costanza gli standard e le tempistiche di consegna, il costo elevato del mantenimento di infrastrutture e di magazzini di approvvigionamento, l’aumento del costo della “manodopera” con l’adeguamento di un welfare base nei confronti dei fattorini.

                      In sostanza, nonostante gli investimenti di centinaia di milioni di euro da parte di fondi come Tiger Global Management e Sequoia Capital nel 2021, il modello di business di Getir si è rivelato poco redditizio.

                      Un copione già visto e che ha coinvolto diverse realtà di questo settore (vedi Everli di cui abbiamo già parlato qui). Dopo un’esplosione iniziale, soprattutto durante il covid, è seguita una perdita di valore. Basti pensare che la start-up berlinese Gorillas, che all’epoca del suo lancio nel 2021 aveva un valore stimato di circa tre miliardi di euro, è stata acquisita da Getir per una cifra stimata di 1,1 miliardi di euro solo un anno dopo. Qualcosa di simile sta avvenendo ora all’azienda turca, che è passata da un valore iniziale stimato di circa 11 miliardi di euro alla valutazione più recente, che ne stima il valore intorno ai 2,3 miliardi.

                      Il prossimo futuro? Il delivery turco dopo avere abbandonato l’anno scorso Spagna, Portogallo e Italia, e recentemente Gran Bretagna, Stati Uniti, Olanda e Germania, si focalizzerà nel mercato da cui tutto è nato, ovvero la Turchia.

                      Secondo quanto riportato da Efa News, si tratta di una scelta inevitabile, d’altra parte solo il 7% del fatturato proveniva dai mercati non turchi. La decisione di Getir consentirà all’azienda di concentrare le proprie risorse finanziarie nel Paese in cui è stata fondata, la Turchia, dove vede il maggior potenziale di crescita sostenibile a lungo termine. 

                      Getir, comunque, si è assicurata un nuovo investimento in un round guidato da Mubadala e G Squared, che utilizzerà per rafforzare la sua posizione nelle sue attività principali di consegna di generi alimentari e drogheria in Turchia.

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