L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
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                      Eataly Verona (copyright: FM)

                      Eataly apre a Verona su 11.200 mq suddivisi tra cibo, arte, cultura e convivialità. Di questi, 2.500 mq sono dedicati all’offerta eno-gastronomica di Eataly; 5.000 sono quelli dedicati invece alla nuova fondazione Eataly Art House – E.ART.H. che ospita mostre di artisti contemporanei. Più di 10.500 le referenze disponibili, di cui 1.000 inserite tra gli scaffali di Eataly per la prima volta e strettamente legate al territorio veneto. “Più del 50% dell’ortofrutta esposta è raccolta e lavorata in Veneto, come citano anche i cartellini sui prodotti sfusi esposti. Un lavoro che non riguarda solo il reparto ortofrutta ma che prosegue anche nell’offerta gastronomica del ristorante Agricolo – Cucina delle Stagioni” ci spiega Fabio Mamprin, store manager di Eataly Verona. “Questo è l’ultimo punto vendita che inauguro in veste di amministratore delegato – fa sapere Nicola Farinetti, ad di Eataly -. A dicembre diventerò presidente lasciando la carica ad Andrea Cipolloni”

                      Di Valentina Bonazza

                      Eataly Verona (copyright: FM)

                      Riqualificazione architettonica, valorizzazione artistica e attenzione ai prodotti locali. Si presenta così Eataly Verona che sorge in quelli che erano gli spazi dell’antica Stazione Frigorifera Specializzata: uno straordinario edificio di “archeologia” industriale che dal 5 ottobre ricomincia una nuova vita, mantenendo salde le sue origini. Il punto vendita di Verona si articola su 11.200 mq complessivi, di cui 2.500 dedicati all’alimentare, e che vede una proposta di oltre 10.500 prodotti di cui 1.000 nuovi e inseriti tra gli scaffali di Eataly per la prima volta e strettamente legati al territorio veneto.  Un punto vendita che ripensa ancora una volta il concetto di “supermercato” per offrire ai clienti nuove esperienze che vanno al di là dei prodotti alimentari (benché premium), come l’arte, per rendere il punto vendita anche un luogo di aggregazione, cultura e innovazione.

                      Ortofrutta.

                      Ad accogliere i clienti all’ingresso un reparto ortofrutta che richiama i mercati rionali. La selezione dei prodotti ortofrutticoli è ad opera di Ortobra Gourmet di Sergio Fessia, società cuneese che gestisce tutti i reparti frutta e verdura di Eataly in Italia e a Monaco, Stoccolma e Parigi.

                      Grande l’attenzione al territorio veneto. “Più del 50% dei prodotti ortofrutticoli sono coltivati e lavorati in Veneto, come citano anche i cartellini sui prodotti sfusi esposti – ci fa sapere Fabio Mamprin, store manager di Eataly Verona -. Alta l’attenzione quindi ai prodotti del territorio veneto, alle eccellenze italiane e alla stagionalità. Un lavoro a tutto tondo che non riguarda solo il reparto ortofrutta, ma che prosegue anche nell’offerta gastronomica del ristorante Agricolo – Cucina delle Stagioni che troviamo al centro del punto vendita, sotto la magnifica cupola dell’ex stazione frigorifera. Il menù del ristorante infatti lavora con molti ortaggi del territorio e di stagione, stando attenti alle diverse varietà, come si può vedere già dal menù, che illustra varie tipologie di radicchio della regione, ingrediente che compare nell’offerta del ristorante”. Una stagionalità richiamata da una grafica tonda che fa da cupola all’ingresso del reparto ortofrutta e che indica – appunto – l’ortofrutta mese per mese. 

                      Tra i prodotti veneti troviamo radicchi, zucchine, insalate, cavolfiori, verze e rape, ad esempio, venduti sfusi, a libero servizio, anche se sarà presente l’addetto del reparto per assistere la clientela e pesare i prodotti scelti. Numerose anche le referenze piemontesi, a partire dai piccoli frutti, ma non solo. Abbastanza ampia la selezione di mele tra cui spiccano le Renetta, le SweeTango e alcune referenze bio confezionate e le pere, tra cui le Nashi. Ortofrutta che arriva anche dal sud Italia, come nel caso del pomodoro Spunzillo dei Monti Lattari. Presenti anche le fragole prodotte da “Le fragole di Sofia”: start up di Rovigo che produce fragole in una serra tecnologica ed innovativa che adotta pratiche di coltivazione sostenibili in regime di lotta integrata.

                      eataly verona

                      Fabio Mamprin, store manager Eataly Verona (copyright: FM)

                      La location.

                      Eataly Verona è il 15esimo Eataly in Italia e il 45.esimo nel mondo. Un punto vendita che è prima di tutto una riqualificazione di una zona strategica per la città: sorge in via Santa Teresa 12, nella zona sud degli Ex Magazzini Generali, a pochi passi dalla zona fieristica e dalla stazione, ben collegata al centro storico. Si tratta di un edificio dal grande valore architettonico e industriale: La Rotonda, l’antica stazione frigorifera specializzata progettata dall’ingegnere Pio Beccherle, inaugurata nel 1930.

                      Di fatto un eccezionale episodio di cultura tecnologica avanzata e sicuramente uno dei più significativi manufatti di archeologia industriale compresi tra gli anni Trenta e Quaranta. Complesso che nasce dalla necessità commerciale di raggruppare in un unico polo logistico tutta la produzione ortofrutticola per poterla distribuire ed esportare più efficientemente. L’edificio, infatti, fu progettato per permettere ai vagoni ferroviari di entrare dall’ingresso principale costituito da un poderoso portale per raggiungere poi la piattaforma girevole nel centro dell’edificio, del diametro di 17,94 metri, posta in un ambiente coperto a cupola, dove oggi sorge il ristorante “Agricolo” da 320 coperti.

                      Sotto la cupola, infatti, si smistavano i vagoni carichi di merci nelle sette gallerie di refrigerazione e nelle otto celle per frutta e verdura. Esternamente alle celle vi è un altro anello che era destinato a locali per la lavorazione delle derrate e ai macchinari del frigorifero. I lavori nell’area sono stati guidati dall’architetto Mario Botta – su commissione di Cariverona – che ha agito con l’obiettivo di preservare il valore storico e culturale dell’edificio. Un pezzo di storia che oggi vede ritornare “nella sua pancia” l’ortofrutta del territorio.

                      Alla storia dell’edifico è dedicato il “Museo della Ghiacciaia”: un’area al piano terra che permetterà ai clienti di Eataly di poter scoprire tramite video, fotografie e pannelli, come funzionava la stazione frigorifera specializzata, e di ammirare i macchinari originali che producevano il “freddo” per la conservazione degli alimenti che poi partivano su treno.

                      Eataly

                      La parte centrale di Eataly Verona, sotto la cupola, ospita il ristorante “Agricolo” da 320 coperti (copyright: FM)

                      I reparti e l’arte.

                      I vari reparti, che si snodano ad anello, sono intervallati da corsie (dove un tempo passavano i vagoni merci) dedicate ai percorsi artistici del progetto Art Market, che offre appunto ai clienti la possibilità di vedere (e acquistare) opere d’arte di artisti emergenti. Tutto il layout del negozio e gli arredi interni sono firmati da Eataly Design, la divisione guidata dall’architetto Thomas Bartoli, che progetta gli store Eataly in Italia e nel mondo.

                      Sempre al piano terra troviamo anche due aree didattiche della Scuola di Eataly realizzate da Green Pea, che ha curato la selezione e l’arredamento. Le aule ospiteranno un ricco palinsesto di corsi, degustazioni e laboratori (molti già in programma), mentre uno spazio adiacente è dedicato ai casalinghi, alla cosmesi, alla libreria.coop, e al corner Barberino’s.

                      Mentre al primo piano, che un tempo ospitava i locali destinati a magazzini per i cereali (il cui scopo principale era quello di meglio isolare dall’esterno la parte raffreddata dell’immobile), ora trova posto un centro congressi modulabile da 200 posti e la sede della Fondazione Eataly Art House – E.ART.H. Una nuova fondazione voluta da Oscar Farinetti, Chiara Ventura, manager culturale, e Francesco Farinetti, ad di Green Pea, con sede per l’appunto a Eataly Verona. Uno spazio dedicato all’arte, che offre un ricco palinsesto di mostre e iniziative culturali realizzate con voci del panorama artistico contemporaneo aperte alla città (a pagamento).

                      La conferenza stampa di presentazione si è svolta in due fasi: una prima itinerante, che ha visto il tour degli spazi commerciali guidato da Nicola Farinetti, e la seconda, al primo piano nella sala conferenze dove ha preso la parola Dario Franceschini, ministro della cultura, Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, Nicola Farinetti, ad di Eataly, Chiara Ventura, vice presidente di Eataly Art House, Vincenzo Tinè, soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio Verona, Rovigo e Vicenza, e il sindaco di Verona Damiano Tommasi.

                      Eataly Verona (copyright: FM)

                      Eataly è nata 17 anni fa insegnando un nuovo linguaggio del cibo, quando programmi sul cibo in Italia praticamente non ce n’erano, ora sono più di 160. Abbiamo copiato tantissimo, e tantissimi hanno copiato da noi. Il nostro compito da leader è quello di essere però sempre un passo avanti e questa nuova apertura è una rivoluzione. Abbiamo scelto Verona perché è strategica dal punto di vista logistico e perché sorge in una regione che nel giro di 60 anni è passata dall’essere tra le più povere d’Italia alle più ricche. Inoltre Verona è una città d’arte e quindi dovevamo fare qualcosa. Un’idea nata parlando con il ministro Franceschini, che mi disse che avrei dovuto fare anche ‘Arteataly’ e da questo siamo partiti per creare poi la fondazione E.ART.H” sottolinea Oscar Farinetti, che da poco ha venduto il 52% di Eataly a Investindustrial del finanziere Andrea Bonomi. Così facendo, la creatura di Farinetti – che dopo il Covid non navigava in buone acque – ora ha ricevuto una nuova boccata d’ossigeno grazie a un aumento di capitale di 200 milioni di euro, che le permetterà di sanare il suo debito e di premere nuovamente l’acceleratore sullo sviluppo globale (leggi qui per approfondire).

                      “Ereditiamo dalle precedenti amministrazioni questa apertura e questo spazio, che rientra in un progetto ampio di riqualificazione di una zona strategica della città. Nostro compito è di accogliere e far viaggiare il meglio possibile questo progetto in un’ottica di continuità. Uno spazio che non è solo rigenerazione architettonica, ma un luogo importante di aggregazione sociale e culturale e per permettere al tessuto cittadino di fare squadra” dichiara Damiano Tommasi, sindaco di Verona.

                      “Questa è la mia ultima inaugurazione di Eataly in veste di amministratore delegato – fa sapere Nicola Farinetti, ad di Eataly -. Da dicembre sarò presidente e al mio posto verrà Andrea Cipolloni”. Cipolloni, infatti, sarà ad di Eataly già da dicembre 2022. Il suo ruolo sarà quello di condurre Eataly verso una crescita del fatturato grazie a nuove aperture già previste, in particolare in Nord America, nuovi formati e lo sviluppo e-commerce. Andrea Cipolloni lascia così il ruolo di Ceo di Autogrill Italia ed Autogrill Europa dopo una grande esperienza nel mondo retail, comprese le insegne Unieuro e Pittarosso.

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