(Copyright: Fm)

Nel fallimento della Industrialfrut di Tassullo (TN), società della famiglia Zadra specializzata nelle forniture di frutta, mele in particolare, destinate all’industria del baby food, sono spariti oltre 9 mila cassoni (o “bins” come li chiamano gli addetti ai lavori) che la stessa azienda aveva preso a noleggio dalla SFT – Società Frutticoltori Trento di Romagnano (TN) nell’agosto del 2018. Il danno stimato è per circa 700 mila euro. Questa “sparizione” di beni ha spinto il pm Pasquale Profiti ad avviare degli accertamenti per cui si ipotizza la bancarotta fraudolenta. Industrialfrut è stata dichiarata fallita il 21 luglio del 2020. La crisi si era evidenziata nel 2018, con una perdita di quasi 9 milioni di euro che aveva fatto andare in negativo il patrimonio netto per oltre 6,7 milioni di euro. Nel 2019 la perdita era stata di 2,2 milioni di euro.

La SFT, attraverso l’avvocato Maurizio Roat, a giugno ha presentato denuncia e istanza di ammissione al passivo fallimentare. Ogni cassone ha un valore di circa 75 euro +Iva e su 9.353 cassoni ne sono stati trovati solo sei. La SFT ha chiesto il sequestro ipotizzando in denuncia i reati di appropriazione indebita, ricettazione e furto. Sui cassoni peraltro solitamente è sempre impresso il nome del proprietario, quindi non possono essere spariti nel nulla. Stando ad alcune informazioni comparse sulla stampa locale trentina, una parte dei cassoni sarebbe stata stoccata in magazzini diversi da quelli di Tassullo, tra cui quello di Industrialfrut a Terrazzo, nel Veronese, con il nome SFT e la marca abrasa. Quindi i cassoni sarebbero stati fatti sparire apposta per essere rivenduti: questi almeno i dubbi di SFT che ora sarà la magistratura a verificare.

Copyright: Fruitbook Magazine