L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Fico Eataly World, ingressi a +30%. Gli utili forse nel 2024

                      FICO-Eataly-Word

                      FICO Eataly World prova il rilancio

                      Fico Eataly World, il parco tematico bolognese che espone le eccellenze eno-gastronomiche di tutta Italia, regista alcuni numeri positivi: ad oggi, infatti, è aumentata la permanenza media del visitatore (da 1,5 a 5 ore) ed è raddoppiata la spesa media (dai 15 euro del 2020 agli oltre 35 di oggi), con un incremento di ingressi del 30% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il 2022 promette di chiudere con un fatturato stimato da 12 milioni di euro circa e, nonostante la perdita di bilancio prevista di 3 milioni, dal 2024 — sottolinea l’ad Stefano Cigarini — si comincerà a produrre utile. Nel frattempo Fico guarda all’estero con l’obiettivo di aprire in Cina altre “Disneyland d’Italia”: le tempistiche? Da qui a dieci anni, forse qualcosa prima, in quanto prima “bisogna mettere a regime Fico a Bologna”

                      Dalla Redazione

                      FICO-Eataly_World-greens

                      FICO Eataly World

                      Fico Eataly World, il parco tematico bolognese che espone le eccellenze eno-gastronomiche di tutta Italia, punta sempre più a diventare una vera e propria struttura industriale e, dopo l’avvio di un piano di investimenti di 5 milioni messo a terra per il periodo 2021-2024 e l’interesse immutato dei soci Coop Alleanza e Eataly World (da settembre scorso controllata dal fondo Investindustrial di Andrea Bonomi), si iniziano a vedere i primi frutti: a dimostrarlo i numeri in crescita.

                      Ad oggi, infatti, è aumentata la permanenza media del visitatore (da 1,5 a 5 ore) ed è raddoppiata la spesa media (dai 15 euro del 2020 agli oltre 35 di oggi), con un incremento di ingressi del 30% rispetto allo stesso periodo del 2021, di cui un 60% tramite biglietti online. Gli abbonamenti nel 2022 sono stati 4.900 ma dovrebbero raddoppiare. Il fatturato del 2022 viaggia attorno a quota 10,5 milioni, anche se a questo si deve aggiungere Capodanno che da solo porta dai 500 mila ai 700 mila euro grazie all’organizzazione di un unico ristorante che ad oggi vede già 4.000 prenotazioni nel conto.

                      Tra i progetti avviati o in via di ultimazione per il rilancio del parco tematico troviamo l’accordo con il Food Future Institute che porterà all’interno di Fico uno spazio che indagherà il cibo del futuro, tra insetti e carne artificiale. Nel 2023 arriveranno anche nuovi animali nei recinti riservati. In estate verrà invece inaugurata una nuova area dedicata al mare e ai suoi frutti con ristoranti, fabbriche e allestimenti tematici. Più avanti, nell’area della serra, aprirà anche una “casa delle bolle” dedicata a intrattenere i più piccoli. Nuove sale, inoltre, rafforzeranno le potenzialità del Centro congressi, mentre ai corsi per turisti si aggiungeranno anche lezioni per cuochi professionisti.

                      Come riporta il Corriere di Bologna: “Quest’anno – fa sapere l’ad Stefano Cigarini – prevediamo una perdita di bilancio attorno ai 3 milioni. Realisticamente, il 2024 sarà l’anno in cui torneremo a fare utili”.

                      Servirà ancora qualche anno quindi per registrare degli eventuali utili, ma il lavoro sembra cominciare a dare i suoi frutti. Nel frattempo, Fico – che sin dalla nascita incassa percentuali sui pasti dai singoli operatori e auto-produce energia – guarda fuori dai confini nazionali per studiare seriamente ad un’espansione all’estero, Cina in testa, anche se il progetto di espansione si concretizzerà dopo aver messo a regime Fico a Bologna. Infatti, l’idea alla base è quella di far diventare Fico il parco del cibo italiano all’estero, come “una Disneyland d’Italia”. In Italia, invece, non sono previsti altri Fico Eataly World perché rischierebbero di essere un duplicato dei vari punti Eataly già presenti.

                      Come fa sapere l’ad di Cinecittà World in capo a Fico da inizio 2021, il primo Paese nel quale Fico vuole espandersi è la Cina: “A livello internazionale ci sono 5-6 territori – spiega Cigarini – che hanno avanzato manifestazioni d’interesse, anche se si tratta di progetti da qui a 10 anni”. In Cina, nello specifico, è già stato approvato il piano di fattibilità per il primo punto vendita ad Hangzhou, che verrà disegnato dall’architetto Stefano Boeri. Già firmato anche il contratto preliminare. Sui tempi ancora non ci sono date definite anche se, vista l’operatività del partner in terra cinese, non ci dovrebbe volere troppo tempo. L’espansione internazionale di Fico Eataly World si svilupperà così in una decina di anni attraverso joint-venture con partner locali che svilupperanno di volta in volta il progetto.

                      Fico con BolognaFiere. Grazie all’accordo con BolognaFiere, Fico sarà la location per almeno una decina di manifestazioni dalle dimensioni più ridotte, come le fiere dal modellismo o dei matrimoni.

                      Progetto Stadio. Come riporta il Corriere di Bologna, l’intesa tra Fico e Bologna Calcio porterà nell’area di Fico lo stadio provvisorio mentre verrà ultimato il restyling del Dall’Ara. Alla base dell’accordo, puntualizza Cigarini “Fico mette lo spazio a disposizione, il Bologna calcio mette i soldi e il Comune mette un pezzetto di terra in più. E quando ci sarà lo stadio nuovo, a Fico Eataly World rimarrà la Fico Arena, una tribuna da 4mila posti per ospitare eventi”.

                      Copyright: Fruitbook Magazine