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                      Fitó Foodture a Marca Fresh 2020: come innovare lungo la filiera delle orticole?

                      Zucchine striate adatte al consumo crudo, pomodori a forma di cuore o multicolore o ancora specifici per il finger food: ecco come Fitó Foodture, la divisione della multinazionale sementifera spagnola Semillas Fitó, nata con l’obiettivo di sviluppare nuovi concept per i consumatori d’oggi, ha creato dei prodotti che diventano brand, per far breccia nel consumatore finale, senza trascurare la creazione di valore per tutta la filiera. A Marca Fresh 2020 Dario Antonante, responsabile Italia per lo sviluppo della divisione Fitó Foodture, illustra così Monterosa, Finggerino, Essentia e Crü. Per ognuno di questi prodotti è stata pensata una road map specifica che tiene conto sia del prodotto, del produttore, del distributore e del consumatore senza tralasciare le attività di posizionamento e comunicazione, il tutto con alla base il cospicuo investimento annuo in ricerca e sviluppo

                      Di Valentina Bonazza

                      Fitó Foodture

                      copyright: Fm

                      Alla prima edizione di Marca Fresh, lo spazio riservato alle novità del comparto dell’ortofrutta posizionato all’interno di Marca by Bologna Fiere 2020, era presente anche la multinazionale spagnola Semillas Fitó, azienda nata nel 1880 a Sant Martí de Provençals a Barcellona, ora giunta alla quinta generazione e tra i leader nelle sementi e nel breeding varietale. Con 800 dipendenti distribuiti in 18 Paesi tra Europa, Asia, Centro e Sud America, conta un fatturato annuo di oltre 100 milioni di euro della divisione orticola. Del fatturato complessivo annuo, circa il 16% viene investito in ricerca e sviluppo, grazie anche ai dieci centri di ricerca che fanno da pionieri della biotecnologia applicata alle orticole.

                      Nel 2017 Semillas Fitó ha creato la Fitó Foodture, divisione formata da un team multidisciplinare, dedicato a sviluppare nuovi concept per nuovi consumatori che si dimostrano essere più consapevoli, esigenti ed attenti. Fitó Foodture (nome nato dalla crasi tra food e future) si propone così di promuovere l’innovazione in ortofrutta lungo tutta la catena alimentare, dal prodotto al consumatore, questo per rispondere alle esigenze del mercato, esplorando nuovi segmenti di business, creando, testando e selezionando i prodotti più innovativi e di alta qualità.

                      Fitó Foodture

                      Da sinistra a destra: il pomodoro Monterosa (prodotto in Italia da Farmers Group), la zucchina Crü e il pomodorino Essentia (prodotti in Italia da Colle D’Oro)

                      Dal progetto sono nate delle varietà di ortofrutta che sono diventate dei veri e propri brand, ognuna adatta a un diverso uso in cucina: “Finggerino, il pomodoro adatto al finger food, è un’idea nata durante una colazione di lavoro e vede una comunicazione attenta a proporlo come snack-veg versatile” spiega Dario Antonante, responsabile Italia per lo sviluppo della divisione Fitò Foodture. Poi ancora Monterosa (leggi qui), il pomodoro insalataro di calibro prodotto in Italia dalla veronese Farmers Group, di cui viene gestita “comunicazione e packaging in stretta sinergia con i nostri partner – spiega Dario Antonante -, in funzione delle richieste del mercato e dei clienti, conservando comunque l’idea originale del progetto”.

                      Fitó Foodture

                      Il pomodoro Essentia, nuovo brand creato per il segmento premium, “è un pomodoro a forma di cuore – prosegue Dario Antonante – di un colore rosso intenso molto attraente ideato per i consumatori attenti ed esigenti. Croccante e gustoso, presenta un’acidità intermedia e un sapore erbaceo e floreale molto marcato”. Dal calibro piccolo, ideale per consumi veloci e facili, cattura l’attenzione del cliente grazie al racconto delle sue qualità e delle sue caratteristiche esprimendo una brand identity forte. Fitó Foodture presta attenzione alla sostenibilità del suo packaging, utilizzando materiali, grammature e formati per performare al meglio ed evitare sprechi di prodotto.

                      Infine Crü, la zucchina striata adatta alle ricette del raw food, e dalla quale è nato un vero e proprio manifesto che fa leva sulle peculiarità salutistiche del consumare cibo crudo. Il packaging è studiato di conseguenza, con vassoi avana che presentano il solo logo stampato, con un occhio di riguardo alla tipologia di inchiostri utilizzati. “Per ogni prodotto creiamo quindi una road map specifica per veicolarlo al meglio – specifica Dario Antonante -, studiando i partner più adatti, un piano di sviluppo, la produzione, il posizionamento e quindi il packaging e infine il prezzo e le attività di promozione per raggiungere al meglio i consumatori”. Colle D’Oro di Ispica è il loro partner per la produzione dei progetti Crü ed Essentia in Italia.

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                      Ogni progetto Foodture si fonda sulla ricerca della massima sostenibilità possibile allo stato attuale, focalizzandosi su tre macro aree: innovazione e sviluppo, infatti le nuove varietà introdotte devono soddisfare uno standard elevato di tolleranze e resistenze a stress biotici e abiotici così da ridurre i costi di gestione, migliorare la gestione delle risorse (come acqua e suolo) e innalzare la sicurezza alimentare; il posizionamento, tramite un’attenta analisi di mercato e delle sue esigenze per salvaguardare il buon esito economico del progetto e, infine ma non ultime in ordine di importanza, la logistica e il packaging, che sono anche le due aree che vengono considerate attentamente in fase di studio e selezione dei partner in produzione per avere un gestione ottimale dei prodotti e del loro confezionamento al fine di ridurre l’impatto sull’ambiente.

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