L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
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                      Gran bella fiera, il Cibus, peccato che sia penalizzata da un’accessibilità piuttosto difficoltosa. Tra le novità che abbiamo colto, oltre alla nuova normativa sulla quarta gamma che alza l’asticella della qualità sia per produttori che distributori, segnaliamo le nuove referenze biologiche di AD Chini, i nuovi pomodori Pellerossa di Agribologna, le mele Rockit proposte da Melavì, le cipolle pelate e lo scalogno piacentino in agrodolce di Delfanti, per finire con le mousse di mela a marchio Leni’s

                       

                      di Eugenio Felice

                       

                      Fiere di Parma

                      (Copyright: Fm)

                      Partiamo da Verona alle 8.45, l’obiettivo è essere al convegno sulla quarta gamma organizzato da Aiipa al Cibus, in calendario ieri, martedì 6 maggio, alle 10.00. Siamo in ritardo, come al solito. Il navigatore ci indica un’ora e mezza. Siamo ottimisti, pestando un po’ potremmo metterci un’ora e un quarto, pensiamo. Sull’Autobrennero tutto fila liscio. Appena ci immettiamo sulla A1, però, vediamo un cartello che segnala code per lavori in corso e iniziano i problemi. Il nostro ottimismo si scontra con la viabilità italiana. In coda non possiamo non notare degli splendidi cespugli di fiori gialli che costeggiano la linea dell’alta velocità. Alla prima coda per cantiere ne segue un’altra, di otto chilometri, prima dell’uscita autostradale di Parma. Infine una lunga coda per arrivare in fiera, che non è proprio adiacente al casello autostradale. Siamo riusciti a sederci al convegno Aiipa alle 11.45. Nel complesso tre ore, di cui quasi una e mezza in colonna.

                      Parmigiano Reggiano

                      (Copyright: Fm)

                      Questa lunga introduzione per dire che, come avevamo già scritto, il polo fieristico di Parma e quindi il Cibus confermano il grande limite della logistica e dell’accessibilità. Il primo giorno di fiera poi, come ci hanno riferito, non andanvano nemmeno i cellulari. Per un buyer estero che deve atterrare a Milano o a Bologna la fiera è quasi improponibile. Peccato, perché, per quello che abbiamo potuto vedere in mezza giornata, il polo fieristico di Parma è bello e moderno. Cibus, che dura quattro giorni e si chiuderà l’8 maggio, poi è proprio una bella fiera, con il meglio dell’agroindustria italiana ben rappresentata e i padiglioni strapieni di visitatori. Non parliamo ovviamente di una fiera dell’ortofrutta fresca, praticamente assente ad esclusione delle innumerevoli produzioni IGP e DOP più o meno sconosciute al consumatore finale. È la fiera del cibo trasformato, dai salumi ai formaggi, dalle carni alla gastronomia, dalla pastasciutta ai tortellini, dai prodotti dolciari alle conserve, dai condimenti alle più svariate bevande.

                      Fresco Senso

                      Il Duetto di Fresco Senso del Gruppo Agribologna (Copyright: Fm)

                      Il convegno Aiipa. Ma torniamo al convegno sulla quarta gamma organizzato da Aiipa. Diamo di seguito solo alcuni flash, per poi approfondire l’argomento sull’edizione di luglio della rivista Fm. Domenico Brisigotti di Coop Italia ha dichiarato di aspettarsi “una crescita impetuosa del canale discount nella quarta gamma nei prossimi anni” e che se la private label nella quarta gamma è oggi mediamente in Italia al 66% è perché l’industria privata non è stata in grado di sviluppare marchi forti come altri attori dell’agroalimentare (Barilla e Ferrero per fare due esempi eclatanti): “La marca privata – ha detto – è forte perché è debole quella commerciale”. Un aspetto rilevante che è stato trattato è quello della nuova normativa sulla quarta gamma che stabilisce requisiti minimi di qualità e l’aumento della shelf life a 8 giorni. Sull’argomento sempre Brisigotti ha rilevato che “porre l’asticella della qualità più in alto pone problemi sia ai produttori, dato che più di uno dovrà fare degli investimenti per rispettare la nuova normativa, sia ai distributori, dato che garantire una catena del freddo inferiore a 8 gradi centigradi non è per niente semplice. Tutto questo comporterà dei costi, in un contesto di prezzi al consumatore decrescenti“. “Ma il consumatore finale – ha chiesto Brisigotti alla platea e al viceministro Olivero – avrà percezione di questa maggiore qualità?”.

                      Leni's

                      La mousse Leni’s in vasetto di vetro (Credit: Luca Speroni/Fruitecom)

                      L’ortofrutta al Cibus. In fiera sono presenti aziende che hanno a che fare con il settore ortofrutticolo. È il caso dei prodotti Leni’s di VOG Products: alle mele trasformate del Trentino Alto Adige è dedicato uno stand ampio, in cui sono presentate al pubblico le ultime novità: gli spicchi di mela già tagliati, lavati e pronti al consumo in bustina da 80 grammi, le spremute di mela 100% nelle bottiglie in vetro da 1 litro e 250 ml e la nuova mousse di pura mela in vasetto di vetro. La filosofia del brand Leni’s è chiara: fornire modi alternativi e pratici per consumare la mela. In un altro padiglione è presente invece il competitor AD Chini, con uno stand altrettanto ampio. L’azienda trentina può utilizzare il marchio Melinda per i prodotti trasformati. Allo stand vengono presentate le ultimissime novità: le mousse bio e le rondelle di mele essiccate Goldensec bio (vedi foto sotto). Si tratta delle prime referenze biologiche per l’azienda di Cles, realizzate solamente con mele Golden biologiche e frutta biologica accuratamente selezionata e privata di semi, mantengono inalterate tutte le proprietà della frutta fresca: vitamine, fibre alimentari e sali minerali.

                      Chini Bio

                      Le rondelle di mele essiccate bio di Chini (Copyright: Fm)

                      Nello stesso padiglione, il 3, sono esposte poi le mele Rockit, cui dedichiamo, per la rilevanza, un articolo a parte (clicca qui). Altra novità da Delfanti, storica azienda piacentina specializzata nell’aglio, nelle cipolle e nello scalogno. Francesco Delfanti ci ha presentato con la consueta gentilezza e garbo le ultime novità, che hanno comportato un certo investimento tecnologico: il prodotto pelato – aglio, cipolla borrettana e scalogno – che sarà disponibile da questa estate e lo scalogno piacentino in agrodolce. “L’ottima qualità e la genuinità del prodotto – ha dichiarato Francesco Delfanti – hanno incuriosito e conquistato, oltre ai visitatori e agli operatori, anche alcune personalità di spicco: Edoardo Raspelli, noto giornalista e gourmet, ha infatti presenziato al nostro stand, dove ha potuto approfondire la storia e le caratteristiche dello scalogno piacentino oltre a degustare stuzzicanti specialità come la salsa di scalogno piacentino e lo scalogno piacentino in agrodolce”.

                      Delfanti Cibus

                      Cipolle borrettane pelate, scalogno piacentino fresco e in agrodolce (Copyright: Fm)

                      Finiamo con lo stand di Agribologna / Conor, dove viene presentata tutta la gamma di frutta di quarta gamma, in parte rinnovata, compresa la linea Fresco Senso, e come assoluta novità i pomodori Pellerossa, prodotti fuori suolo e sotto serra climatizzata in stile olandese a Medicina, in provincia di Bologna, su una superficie di un ettaro. Un progetto pilota, partito in aprile con la fase commerciale, con due varietà, un piccadilly e un grappolo, destinati alla grande distribuzione italiana ed estera, con una particolare attenzione all’ambiente. Il sapore, hanno assicurato dallo stand, si mantiene su standard molto elevati.

                       

                      Pellerossa

                      La nuova linea di pomodori Pellerossa di Agribologna (Copyright: Fm)