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                      Fruit Attraction 2018, quattro ragioni per un successo. Il video della manifestazione

                      Fruit-Attraction-2018-Fm

                      L'ingresso della fiera Fruit Attraction (Copyright: Fm)

                      Si è svolta da martedì 23 a giovedì 25 ottobre la decima edizione di Fruit Attraction, la fiera più importante in Spagna per il settore ortofrutticolo, la seconda in Europa per dimensioni (ma per apprezzamento forse la prima) dietro a Fruit Logistica di Berlino. La fiera quest’anno ha riunito in 8 padiglioni 1.600 aziende, su una superficie di 50 mila metri quadrati. Importante la presenza italiana, con circa 130 aziende espositrici distribuite per lo più tra i padiglioni 3 e 10. Riportiamo il video sulla rassegna realizzato da FreshProduceReview. Ma quali sono le ragioni del successo di questa fiera che cresce anno dopo anno?

                       

                      di Eugenio Felice

                       

                      Fruit Attraction 2018 Fm

                      L’ingresso della fiera Fruit Attraction (Copyright: Fm)

                      1. Il periodo dell’anno: ottobre è un mese strategico per le campagne di agrumi, mele e kiwi. Ci troviamo a inizio campagna e le aziende possono discutere con importatori e distributori di ogni parte del mondo di programmi e quotazioni. Questo periodo è anche propizio per presentare e fare assaggiare le ultimissime novità, come hanno fatto Melinda con Morgana e Apofruit con Candine. Il periodo infine è favorevole, con le sue temperature miti che danno la possibilità di fare una pausa o anche un meeting in una delle tante aree atrezzate nell’area esterna che collega i padiglioni dispari con quelli pari.

                       

                      2. Il Paese che la ospita: la Spagna è il primo esportatore europeo di frutta e ortaggi. Ci ha superato da molti anni ormai, raggiungendo ogni anno mete piuttosto lontane come la Cina con le arance. Chiaro che l’attrattiva per importatori e distributori di tutto il mondo è maggiore rispetto, ad esempio, a una fiera che nello stesso periodo potrebbe essere organizzata a Milano o a Roma. La Spagna peraltro è anche un Paese che importa frutta e ortaggi con un mercato distributivo piuttosto dinamico e bilanciato tra grande distribuzione e Mercati all’ingrosso, quindi c’è anche l’interesse di chi esporta in Spagna.

                       

                      (Qui sopra il video della fiera. Per attivare i sottotitoli in italiano cliccare in basso a destra)

                       

                      3. La città che la ospita: Si mormora che alcuni operatori colgano l’occasione di Fruit Attraction per farsi una “gita” a Madrid. Lasciando stare gli eccessi, la capitale spagnola ha senza dubbio un fascino unico e una capacità pressoché infinita in termini di ospitalità e intrattenimento, con un aeroporto ben collegato con il resto del mondo e una metropolitana che funziona. Il clima è lo stesso che si respira in fiera: gli spagnoli sono simpatici, sorridenti, non hanno lo stress dell’orologio e pur con i piedi per terra hanno voglia di fare festa. La città è anche una bella occasione per capire gli ultimi trend della distribuzione.

                       

                      4. Il gioco di squadra: la fiera è organizzata da Ifema, cioè la fiera di Madrid, e Fepex, che è la Federazione Spagnola delle Associazioni di Produttori ed Esportatori di Frutta, Ortaggi, Fiori e Piante. È praticamente la Federfrutta che noi non abbiamo, la federazione che riunisce tutte le associazioni di categoria. La fiera fin da subito ha trovato la regia politica e il sostegno politico. I primi anni centinaia di buyer, quelli veri, sono stati invitati a spese degli organizzatori. C’è insomma un settore coeso che crede e investe nella fiera. E durante il primo giorno non è mancata la passerella del ministro Luis Planas Puchades.

                       

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