L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Germania, al via i prodotti vegan al banco servito di REWE: “Il 20% dei clienti li vuole”

                      Acquistare prodotti vegan e plant-based nel banco gastronomia servito del supermercato, accanto a formaggi e salumi. In Germania è possibile farlo in alcuni supermercati della catena tedesca REWE. L’iniziativa – che vede l’offerta in fase di test di 34 referenze vegan nei banchi freschi serviti di un campione di store selezionati – è stata annunciata da Alexander Rußler, project manager di REWE per l’ambito Vegan&Vegetarian: “Il 20% dei nostri clienti – dichiara – vorrebbe un assortimento vegano al banco servito”. Ecco perché la strategia di REWE si rivolge ai consumatori onnivori e flexitariani più che ai vegani “duri e puri”

                      Di Massimiliano Lollis

                      REWE vegan

                      Alexander Rußler (REWE) illustra ai giornalisti il nuovo banco vegan in un punto vendita REWE.

                      In Germania, nei punti vendita REWE, i prodotti vegan e vegetariani non mancano, così come nella pressoché totalità dei supermercati italiani. Anche nei nostri punti vendita, infatti, tofu, seitan, polpette e hamburger vegetali nel banco frigo sono oramai una presenza consueta quanto apprezzata da una quota sempre meno minoritaria di consumatori. Vegani e vegetariani, certamente, ma non solo: sono sempre più numerosi gli italiani che – per motivazioni magari più legate al salutismo e al portafoglio che ad etica e sostenibilità – decidono di integrare la propria dieta con prodotti plant-based, talvolta sostituendo completamente pasti a base di prodotti di origine animale con alternative “green”.

                      Ora la catena tedesca REWE annuncia un vero e proprio passo in avanti, e non da poco: l’introduzione di prodotti vegan e plant-based all’interno dell’assortimento dei propri banchi serviti di gastronomia, che in genere abbondano di salami, formaggi e altri prodotti a base di carne e latticini.

                      La novità, che in una prima fase pilota vedrà l’offerta di 34 referenze vegan in un campione selezionato di store per valutarne l’impatto, è stata annunciata lo scorso 22 settembre tramite un comunicato da Alexander Rußler, project manager di REWE per l’ambito Vegan&Vegetarian. “Negli ultimi mesi – dichiara – abbiamo ampliato i nostri assortimenti vegani e vegetariani nelle aree self-service, ad esempio per quanto riguarda i prodotti sostitutivi del latte, della carne, degli insaccati, del formaggio e del pesce, e le alternative convenience. Anche gli assortimenti nelle aree dei prodotti secchi e dei surgelati sono stati ottimizzati. Per noi, che siamo un retailer a 360 gradi, il banco servito della gastronomia svolge un ruolo molto importante. Di conseguenza, ci sembrava naturale offrire prodotti alternativi vegani nel banco servito dei freschi”.

                      Tra le 34 referenze disponibili – tutte certificate vegan con il marchio ProVeg – ci sono salame vegano e salsiccia di fegato vegana, spiedini barbecue vegani e bistecche vegane, diverse alternative di formaggio stagionato e insalate di gastronomia vegane.

                      Rußler, che afferma che un sondaggio a livello dei clienti REWE ha dimostrato che il 20% degli intervistati vorrebbe acquistare prodotti plant-based al banco freschi servito, spiega che l’iniziativa si rivolge soprattutto ai consumatori onnivori interessati alle alternative vegan, più che ai vegani veri e propri: “Con le attuali tendenze vegane – spiega – abbiamo osservato come i clienti onnivori siano sempre più aperti alle alternative vegane e vegetariane. Poiché questi consumatori fanno già la spesa ai banchi serviti, ci rivolgiamo principalmente a loro. Per questa ragione – aggiunge – i prodotti vegani saranno collocati in un punto centrale del banco, ad esempio accanto ai formaggi o alla gastronomia”.

                      REWE vegan

                      La strategia commerciale di REWE in questo ambito pare quindi ricalcare quanto fatto da grandi gruppi commerciali e di ristorazione – McDonald’s ad esempio – in ambito plant-based: rivolgersi soprattutto al consumatore onnivoro e curioso, più che al vegano convinto, per fare breccia nella sua voglia di alimentarsi in modo gustoso e, allo stesso tempo, più salutare possibile.

                      Per quanto riguarda invece i consumatori vegani e vegetariani puri, Rußler afferma di essere consapevole che non sarà facile attirarli al banco servito: un po’ perché in genere si tratta di clienti che, per ovvie ragioni, non frequenta i banchi della gastronomia, un po’ perché questi vedono comunque, tutt’oggi la prevalenza di prodotti di origine animale. Viene però garantito il massimo rigore nella divisione dei prodotti: “Nel banco – spiega – vengono utilizzati appositi divisori tra le tipologie di assortimento, così come diversi sono i taglieri utilizzati, le posate e i vassoi. Naturalmente i prodotti vegan vengono conservati separatamente dagli altri, e il nostro staff al banco è stato formato in modo specifico sulla gestione di questo tipo di prodotti”.

                      Un altro aspetto importante è l’attenzione alla sostenibilità ambientale: i prodotti al banco servito prevedono infatti un quantitativo minore di packaging. Inoltre, il cliente può utilizzare contenitori riutilizzabili e ricevere dall’addetto consigli utili sui prodotti e sulle porzioni di cui ha bisogno, evitando al minimo ogni spreco.

                      Per capire se in un futuro non lontano i banchi gastronomia dei supermercati REWE – e un giorno, chissà, anche quelli della Gdo italiana – si riempiranno di prodotti vegan bisognerà attendere la fine del 2022, quando, una volta conclusa la fase di test, REWE farà le sue valutazioni in base a vendite e gradimento da parte dei consumatori. “Nel corso del periodo di test – conclude Rußler saremo certamente in grado di raccogliere molte informazioni utili. Solamente quando avremo valutato tutti i dati decideremo come procedere”.

                      Copyright: Fruitbook Magazine